Conferite alla Cantina Li Seddi due Anfore d’Oro e una d’Argento di Epulae.

La commissione degli esperti degustatori di Epulae dei “Pezzi da 90 dell’Enologia Italiana”, presieduta da Angelo Concas e composta dai giudici, Maria Chiara Concas, Isabella Fiori, Maria Adelaide Trupo, Mario Giliberto Ammirati, Antonino Concas, Mario Liberto, ha valutato alla cieca alcune batterie di vini preparate da Giampiero Concas, Segretario Nazionale di Epulae. In queste batterie erano presenti anche i tre vini inviatici dall’azienda agricola Cantina Li Seddi di Badesi, in quanto ritenuti dagli stessi titolari essere potenzialmente dei “Pezzi da 90 dell’Enologia Italiana”. I loro vini hanno trasmesso alla commissione d’assaggio delle emozioni gustative e sono stati pertanto premiati dai giudici con due Anfore d’Oro e una d’Argento.
Di seguito le nostre descrizioni e valutazioni dei vini degustati e premiati dell’azienda agricola Li Seddi di Badesi (OT).

Lagrimedda Vermentino di Gallura Superiore 2019 – 13,5% Vol – 95,5/100 Anfora d’Oro.

Lagrimedda si concede alla vista con un colore giallo oro tenue e con degli affascinanti riflessi riflessi che virano al verderame lucido.
Al naso, si offre immediato e intenso, ricco di profumi della flora selvatica e di complesse fragranze di macchia mediterranea. Con una leggera ossigenazione del vino nel calice, il corredo olfattivo cresce e regala sentori di frutta matura a polpa bianca e gialla, tra cui emergono le fragranze del melone verde maturo, delle pere e delle mele selvatiche.
In bocca, entra elegante, caldo, morbido, ma quasi immediatamente la buona spalla acida regala una notevole sapidità e freschezza che si incorniciano gradevolmente alle note saline e minerali.
Un’ulteriore sorso, conferma appieno una corrispondenza gusto-olfattiva, ma omaggia anche sfumature di scorze di agrumi. Il Finale di bocca è decisamente lungo, armonioso, appagante e di grande persistenza aromatica.

Note: Le uve di Lagrimedda sono donate dalle vigne a piede franco poste a dimora a Badesi in terreni sabbiosi a ridosso delle dune di sabbie a circa duecento metri dal mare. La vendemmia avviene fine settembre, totalmente a mano. Le uve raccolte sono poste in cassette areate, per essere portate immediatamente nella cantina che dista solo venti metri. In cantina avviene quindi la vinificazione in bianco e il mosto ottenuto andrà poi a fermentare in cisterne d’acciaio a temperatura controllata.

Li Pastini Vermentino di Gallura Superiore 2019 – 13,5% Vol – Voto 93,5/100 Anfora d’Argento.

Li Pastini si offre alla vista di colore giallo paglia, con dei riflessi giallo oro di media intensità lucidi, accompagnati anche da leggere sfumature che virano al verdolino.
Al naso, si offre si concede con corredo olfattivo di profumi di campo e di ginestra gialla, a cui fanno seguito piacevoli fragranze di scorze di agrumi. Con due giri di vino nel calice, emergono i gradevolissimi sentori delicati di elicriso e di toni iodati che vanno a completare l’eleganza olfattiva di Li Pastini.
In bocca, il sorso è subito appagante, si concede secco, caldo, morbido. elegante e decisamente sapido, minerale e salino. Ottima la riconferma gusto-olfattiva. Li Pastini chiude con un finale di bocca decisamente lungo e con un’armoniosa persistenza aromatica.


Note: Le uve di Li Pastini sono donate dalle vigne a piede franco poste a dimora a Badesi in terreni sabbiosi a ridosso delle dune di sabbie a circa duecento metri dal mare. La vendemmia avviene fine settembre, totalmente a mano. Le uve raccolte sono poste in cassette areate, per essere portate immediatamente nella cantina che dista solo venti metri. In cantina avviene quindi la vinificazione in bianco e il mosto ottenuto andrà poi a fermentare in cisterne d’acciaio a temperatura controllata.

Pa’ Zia Moscato di Sardegna Passito DOC 2019 – 14% Vol – Voto 96,5/100 Anfora d’Oro.

Pa’ Zia si propone alla vista con un bellissimo colore giallo oro lucido di buona intensità.
Al naso è un’esplosione di profumi. L’aroma tipico dell’uva moscato emerge totalmente. L’aver fatto appassire le uve ne arricchisce il corredo olfattivo regalando note di legnetto di rosa, di scorze di agrumi disidratate al calore del camino. Con una leggera ossigenazione nel calice, Pa’ Zia omaggia il degustatore con sentori di fiori di campo secchi e di macchia mediterranea, tra cui emerge l’elicriso, seguito da note delicate di tabacco biondo e da profumi di frutta a polpa gialla, sia maturi che leggermente disidratati che rammentano le fragranze di banana, albicocca disidrata, pesca percocca, mango, papaya e passiflora.
In bocca, il sorso si concede pieno, elegante e con una dolcezza per niente stucchevole, in quanto supportato da un’ottima spalla acida che regala freschezza, sapidità, mineralità, nonché una gradevolissima salinità che regala una copiosa e gradita salivazione. Al secondo sorso, soffermando il vino nella cavità orale, si ha la sensazione di aver messo in bocca un cucchiaino di un buonissimo budino al crème caramel. La grande corrispondenza gusto-olfattiva è ancor più amplificata e arricchita di note iodate che rendono questo Moscato passito decisamente elegante e con un fin di bocca di lunghissima intensità e di grande persistenza aromatica.

Note: Le uve di Moscato di Pa’ Zia sono donate dalle vigne a piede franco poste a dimora a Badesi in terreni sabbiosi a ridosso delle dune di sabbie a circa duecento metri dal mare. Le uve sono fatte appassire sulla pianta e poi vendemmiate a fine ottobre totalmente a mano. Le uve raccolte sono poste in cassette areate, e poi immediatamente nella cantina che dista solo venti metri. In Cantina avviene quindi la vinificazione in bianco con una leggera macerazione sulle bucce, il mosto ottenuto andrà poi a fermentare in cisterne d’acciaio a temperatura controllata.

Abbiamo chiesto a Franco Stangoni di raccontarci un po’ l’evoluzione dell’Azienda Agricola di famiglia “Cantina Li Seddi”, per far conoscere in maniera più approfondita ai nostri lettori la loro realtà vitivinicola.

“La nostra è un’azienda a conduzione familiare da ben 4 generazioni. Nasce negli anni sessanta per iniziativa dei nonni paterni. L’azienda allora era composta da otto ettari di vigneto e cinque di seminativo. Il vino ottenuto, veniva allora venduto in damigiane a clienti privati che arrivavano nell’azienda da tutte le parti della Sardegna.
Nell’avvicendamento generazionale mio padre Giovanni Antonio, diminuì la superficie del vigneto fino a 4 ettari, per sfruttare il sottosuolo con l’estrazione della sabbia bianca per il settore lapideo sino al 1998, andando così a realizzare un miglioramento fondiario di tutta la superficie e sfruttando l’indotto economico che, nel periodo al quale mi riferisco aveva permesso di superare la fase critica del commercio del vino. Alla scomparsa di mio padre, subentrammo io e mia sorella Maria Gavina e nel contempo iniziammo anche il rimpianto del vigneto di 3 ettari. Nel mentre, il commercio del vino sfuso era in forte calo, per cui decidemmo di imbottigliare il nostro vino e di impiantare altri 3 ettari; con questa operazione andammo anche a recuperare le varietà tipiche quali, Vermentino, Cannonau, Bovale e Moscato. Nel 2002, creiamo la nuova azienda che ha visto nascere anche la nostra Cantina Li Seddi con sede a Badesi.
La nostra azienda per dare la massima espressione del territorio si è impegnata nella ricerca delle migliori varietà d’uva e nella coltivazione della vigna senza pesanti trattamenti, che ci permettono di produrre uve di alta qualità che, utilizzando le migliori tecniche in cantina fanno esaltare le caratteristiche peculiari delle uve tipiche del nostro territorio, per dare così grandi soddisfazioni a noi produttori e ai nostri affezionati clienti.”

Cantina Li Seddi
Via Mare n° 29
07030 Badesi (Olbia Tempio)
Tel. 079 683052