Bio in Sicily 202, manifestazione tenutasi a Bagheria dal 1 al 3 ottobre, ha premiato come esempio virtuoso di buone pratiche la Cooperativa “Nuova Orizzonte” di Valledolmo.
Un sodalizio costituito da 12 soci tutti agricoltori valledolmesi che ammassano mediamente dai 60 agli 80mila quintali l’anno di frumento. La loro attività consiste nell’acquistare semente selezionata che, successivamente, distribuiscono ai loro soci per la produzione grano cartellinato di II°, identificato “per massa”. Naturalmente a questa attività è legata l’acquisto collettivo di fertilizzanti, concimi, ecc. con la riduzione dei costi produttivi.
Il grano ottenuto viene, in seguito, ammassato rispettando dei parametri qualitativi legati all’analisi delle proteine attraverso uno strumento fornito dalla Regione Siciliana in grado di analizzare campioni in pochi secondi senza richiedere l’uso di reattivi o trattamenti preliminari con la macinazione del cereale. In base al contenuto proteico il grano può essere pagato anche 3 punti in più rispetto al prezzo di mercato.
Parte dei soci della “Nuova Orizzonte” hanno realizzato una s.r.l., “Pastificio Vallolmo”, un moderno impianto per la produzione di pasta.
Questa sinergia consente di garantire la qualità del grano e il controllo dell’intera filiera, dalla semina, alla molitura e alla produzione della pasta.
Il grano viene molito in tre pastifici siciliani il cui rapporto, consolidato nel tempo, è garantito da un solido contratto di filiera fatto di parametri di sicurezza alimentare.
Il risultato è una pasta che si distingue per la sua eccezionale qualità e bontà. La “Pasta Vallolmo”, ci spiega Basilio Vallone, presidente della cooperativa “Nuovo Orizzonte” e socio del “Pastificio Vallolmo”, umo straordinario sia sul piano umano che sulla capacità operativa “viene lavorata utilizzando semole di qualità, ottenute da grani prodotti prevalentemente nel territorio circostante, controllati rigorosamente nelle diverse fasi del ciclo produttivo, dalla semina alla trebbiatura fino alla molitura. Grazie alla trafilatura al bronzo, la pasta si presenta leggermente ruvida e di colore chiaro, caratteristiche che ricordano quella di un tempo. L’essiccazione avviene lentamente, al fine di mantenere inalterate tutte le proprietà organolettiche presenti nel grano, conferendo alla pasta un sapore ed un profumo che la rendono particolarmente gustosa. Una filiera a chilometro zero, a garanzia di una pasta assolutamente genuina, dall’inconfondibile gusto del grano duro maturato al sole di Sicilia”.
La “Vallolmo” è la riprova che sul mercato esistono ancora processi produttivi con grani d’eccellenza.
Continua Basilio Vallone: ”In Sicilia esistono ancora degli esempi produttivi virtuosi, bisogna cercarli in ogni meandro del territorio siciliano, chiedere, informarsi della provenienza del grano, i sistemai di molitura, ecc.”.
In Sicilia, ma anche nel resto d’Italia, come hanno evidenziato diversi servizi televisivi e articoli di varie testate giornalistiche, spesse volte ci si deve accontentare del grano che arriva in delle navi e spesso petroliere in disarmo, la cui igienicità supera ogni aspettativa, che sbarcano un prodotto carico di veleni; basta farsi un giro sul Web per accorgersi delle varie segnalazioni e denunce di agricoltori, organizzazioni di categoria, di vari gruppi di interesse, della stampa che quotidianamente rivolgono alle autorità competenti, senza che ci sia un minimo sviluppo.
Grani con presenza di micotossine, sostanze chimiche tossiche prodotte da funghi; alcune micotossine (amanitina, muscarina, ecc.) sono responsabili dei fenomeni di avvelenamento causati dal consumo di alcune specie di macromiceti, cioè di “funghi” nell’accezione comune del termine. Altre micotossine (aflatossine, tricoteceni, fumonisine, ecc..) sono prodotti da muffe e altre specie microscopiche, e sono responsabili di fenomeni di tossicità acuta e cronica, a causa della diffusione di queste come contaminanti di alimenti o, più raramente, ambientali: quando si parla di “micotossine” nel settore mangimistico e cerealicolo, di solito si fa riferimento solo a questo gruppo di micotossine, che si possono accumulare come prodotti secondari di muffe dei generi Aspergillus, Penicillium e Fusarium che contaminano le colture o le derrate alimentari.
La scelta di Bio in Sicily di premiare la Cooperativa “Nuovo Orizzonte” è legata essenzialmente a queste buone pratiche produttive con l’immissione sul mercato di un prodotto salubre e sostenibile.
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.