LE TRADIZIONI MEDITERRANEE IN CUCINA (LE MELANZANE).

Questa volta è la grande nostalgia per i viaggi a determinare l’argomento dell’articolo: la Grecia è stato una delle nazioni che ricordo con grande piacere e, in particolar modo Patmos, l’isola dell’Apocalisse dove ho mangiato la Moussaka più buona della Grecia che ho visitato. A Patmos non bisogna perdere una visita al “Monastero di San Giovanni” costruito sulla colonia romana di detenzione di prigionieri, anche cristiani, dove Giovanni, l’ultimo degli apostoli in vita, conosciuto coll nome di Teofilo, ha ricevuto le visioni dell’Apocalisse, trascritte poi nel “Libro della Rivelazione”. Se volete avere un’idea riguardo la vita degli schiavi di quel periodo, e rendere più agevole la lettura dell’Apocalisse, vi invito a vedere il film “San Giovanni l’Apocalisse” Ed. San Paolo, che racconta la realtà del periodo, e come Giovanni ha ricevuto la “Rivelazione”.

Ma riprendiamo i panni della nutrizionista. La melanzana è un ortaggio che appartiene alla famiglia della Solanacee, ricchissima di minerali come potassio, fosforo e magnesio. Proprio per la presenza di magnesio e potassio è particolarmente utile durante il periodo estivo perché aiuta e reintegrare questi sali minerali che vengono persi facilmente col sudore. La presenza del potassio lo rende anche un ottimo depurativo del fegato. Contengono una buona dose di vitamine, vitamina A, quelle del gruppo B, vitamine C e K. Sono molto ricche di fibre, quindi, favorisce la funzione intestinale e molto ricche di acqua. Come tutti gli alimenti viola, è ricco di sostanze ad azione antiossidante, quindi, costituiscono una buona protezione contro l’invecchiamento.

Per la presenza della solanina, sostanza tossica che si perde con la cottura, non va mai mangiata cruda, mentre per eliminare il gusto amaro basterà metterle sotto sale per alcune ore e poi lavarle sotto l’acqua corrente per eliminare l’eccesso di sale.

Abbiamo detto che è molto ricca di acqua, circa il 92%, la restante parte è costituita da fibre, 3,4%, poi proteine, grassi e carboidrati. Ha un apporto calorico molto basso, 24 calorie per 100 g di prodotto edibile, quindi, è particolarmente indicato nei regimi alimentari ipocalorici, però bisogna fare attenzione ai condimenti perché assorbe parecchio olio, invertendo, quindi, la situazione.

Andando verso il Monastero, all’incirca all’ora di pranzo, mi sono fermata in un locale, dalla vista mozzafiato, l’accoglienza squisita e la più buona Moussaka degustata in Grecia. Era senza besciamella e senza patate e “ricercando su internet” ho visto che è la versione turca della Moussaka (https://www.cucchiaio.it/ricetta/moussaka/).

Ingredienti:

  • 800 g di melanzane;
  • 1 cipolla;
  • 400 g di carne macinata di agnello;
  • 200 g di passata di pomodoro;
  • 100 g di pecorino grattugiato;
  • olio per friggere;
  • sale;
  • pepe;
  • noce moscata;
  • cannella;
  • cumino;
  • olio extravergine di oliva.

Preparazione:

Affettate le melanzane nel senso della lunghezza, salatele e mettetele a scolare per mezzora circa. Nel frattempo, preparate il sugo: affettate la cipolla e fatela appassire con un cucchiaio di olio extravergine. Aggiungete il macinato di agnello e rosolatelo per 5 minuti. Salate, pepate e aggiungete cannella e cumino.

Unite la passata di pomodoro e proseguite la cottura sino a quando il sugo si sarà asciugato. Nel frattempo, sciacquate e strizzatele le melanzane, asciugatele e friggetele in abbondante olio fino a doratura. Lasciatele intiepidire su un piatto coperto con carta assorbente.

In una pirofila da forno stendete uno strato di melanzane, ricoprite con il sugo di carne e spolverizzate con il pecorino grattugiato. Fate uno o due strati ricominciando dalle melanzane e finendo con il sugo ricoperto con il formaggio grattugiato.

Mettete in forno caldo a 180° per circa 20 minuti fino a quando la moussaka risulta croccante in superficie. Tagliate a fette e servite.

Questa è una versione più leggera rispetto alla tradizionale greca dove sono presenti anche le fettine di patate e coperta da un buon strato di besciamella. La versione turca ricorda un po’ la nostra parmigiana di melanzane, mentre quella greca un po’ le lasagne al forno.

Cercando di conoscere un po’ la storia di questo piatto, ho scoperto che è la versione greca di un piatto turco molto antico, infatti, anche il nome si pensa abbia un’origine orientale. È un piatto che è diventato tipico di diversi paesi orientali, oltre alla turca e greca, viene preparato anche nei Balcani, in Romania, nella Macedonia, in Bulgaria e in Albania. Esiste anche una versione ebraica che, però, non presenta formaggio, perché, per le regole della Cucina Kosher, non si possono associare latticini e carne.

Concludo con alcune curiosità sulle melanzane (https://meinmilanblog.wordpress.com/2019/03/21/10-curiosita-sulle-melanzane/):

  • La melanzana è il frutto di una pianta annuale della famiglia delle Solanacee originaria delle zone calde di India e Cina.
  • La melanzana è coltivata in Italia nelle regioni meridionali, in modo particolare in Sicilia.
  • Esistono moltissimi tipi di melanzane che si distinguono, solitamente, per la forma, che può essere tonda, allungata e ovale, e per il colore, che va dal lilla molto chiaro al viola intenso.
  • Il colore viola intenso, quasi nero della melanzana, è una forma di difesa geneticamente selezionata dalla pianta in difesa dai raggi ultravioletti del sole.
  • La melanzana, originaria dell’India, venne importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo dagli Arabi nel VII secolo.
  • Gli Arabi chiamavano in antichità la melanzana “badingian” e in Italia venne inizialmente chiamata “petonciana” o “petonciano” o anche “petronciano”, per poi solo in un secondo momento chiamarla con l’attuale nome.
  • Le melanzane sono ricchissime di acqua e, per questo motivo, possono essere considerate un alimento depurativo, utile in caso di ritenzione urinaria.

Buon appetito!