Oggi parliamo di Borgogna con Francesco Piccat autore del libro “Borgogna – storia di grandi vini francesi” edizioni Kellerman.
Ho avuto modo di conoscere e chiacchierare con Francesco – referente Epulae Francia con base a Parigi – in occasione della presentazione del suo libro al Salone del Libro di Torino.
Il mio incontro al Salone del libro di Torino con Francesco Piccat, a sinistra della foto.
Impossible non percepire la passione per un territorio – la Borgogna – e i vini che in questo vengono prodotti.
Passione che possiamo facilmente cogliere con la lettura del suo libro.
Borgogna è un’opera che esplora l’affascinante e complessa storia della Borgogna, una delle regioni vinicole più prestigiose e celebrate al mondo.
Con una narrazione avvincente e dettagliata Francesco guida il lettore in un viaggio attraverso i secoli, analizzando le sfaccettature storiche che hanno contribuito a rendere il vino Borgogna sinonimo di eccellenza.
Si torna indietro nel tempo fino ai romani, che furono tra i primi a riconoscere il potenziale di questa terra, per passare attraverso il Medioevo, periodo nel quale grazie ai monaci cistercensi e benedettini svolsero un ruolo fondamentale nello sviluppo della viticoltura. Con la loro cura si mapparono i vigneti e i terroir, perfezionando le tecniche di coltivazione e vinificazione con la scelta delle parcelle di terreno più adatte alla produzione di vini di qualità. Facendo di fatto nascere l’idea di “Cru” e “Climats”.
Francesco Piccat descrive con grande dettaglio come la Rivoluzione Francese e le sue conseguenze abbiano profondamente trasformato la struttura della proprietà terriera in Borgogna. La frammentazione dei vigneti, dovuta alla redistribuzione delle terre ecclesiastiche e nobiliari, ha portato alla creazione di una miriade di piccoli produttori, ciascuno con la propria interpretazione del terroir e del vino. Questo mosaico di produttori e parcelle ha contribuito a creare una diversità e una ricchezza uniche, che sono ancora oggi una delle caratteristiche distintive della Borgogna.
L’aspetto che più degli altri mi ha affascinato degli aspetti narrati del libro è la ricchezza di aneddoti e storie personali dei produttori locali e dei personaggi storici.
Impossibile non citare l’Abate Claude Arnoux ed il suo libro pubblicato nel 1728 a Londra – “Dissertazione sulla Borgogna e sui vini che produce” con cui si inizia ad analizzare il fenomeno Borgogna e che inizia a insegnare l’arte della degustazione, cito testualmente: “i vini si bevono in due maniere, con il naso e con la bocca”.
Oppure sorridere scoprendo dell’ossessione di Napoleone per lo “Chabertin” che lo portò ad avere nelle sue campagne una copiosa scorta di vino tanto che il generale Thiard – ciambellano dell’Imperatore – scrisse: “è curioso avere solo birra scadente in una zona così fertile dell’Europa, mentre nell’Alto Egitto, anche quando si attraversa il deserto, si aveva sempre il vino Chabertin”.
La narrazione di Francesco Piccat è accompagnata da una vasta gamma di fotografie e illustrazioni che catturano la bellezza dei vigneti, delle cantine e dei paesaggi della Borgogna ma soprattutto di etichette. Permettendo un’immersione profonda ed unica in questa terra.
“borgogna- storia di grandi vini francesi” non è solo un libro per gli appassionati di vino ma per chiunque sia interessato alla storia, alla cultura ed alla geografia di una delle regioni più affascinanti del mondo.
In conclusione, con questo testo Francesco Piccat offre una visione approfondita della regione vinicola della Borgogna ed attraverso una narrazione ricca di dettagli e aneddoti riesce a trasmettere l’amore e la passione per questa terra e i suoi vini.
Tanto che Alicia Dorey – giornalista di vino dell’anno 2024 e responsabile editoriale di Le Figaro Vins – inizia la prefazione a questo libro dicendo e cito testualmente “Chi avrebbe mai pensato che le più belle pagine scritte di recente sulla Borgogna non venissero dalla penna di un venerabile esperto francese, ma da quella di un fervente appassionato italiano, la cui umiltà ed erudizione suscitano ammirazione? …..”
Alcune note sull’autore:
Francesco Piccat , nato a Saluzzo (Cuneo) nel 1991 ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli in Roma.
Attualmente è analista di mercato presso l’ufficio di Parigi dell’Italian Trade Agency.
Referente per la Francia dell’Accademia Internazionale Epulae per cui pubblica articoli ed interviste.
È inoltre degustatore al Concorso dei Grandi Vini di Francia Mâcon
Nato nel 1975 a Torino, lavora come Sales nel campo dell’Information Technology da oltre 25 anni.
Questa iperspecializzazione tecnica/tecnologica – per contrappasso – ha portato Fulvio ad appassionarsi a tutto quello che ha a che fare con la capacità umana di produrre bellezza e genuinità.
Con queste premesse – complici numerosi viaggi – ha iniziato un percorso di formazione personale e di ricerca in ambito Enogastronomico.
Laureato in Scienze Economiche e Giuridiche con specializzazione in Gastronomia, Ospitalità e Territorio. Da poco è diventato Sommelier del Riso ed ha frequentato corsi per degustazione e abbinamento del vino.
Referente per Torino e Provincia di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale e articolista di Epulae News Food and Wine Web Magazine per l’Italia.