Il Borgo di Ficuzza batte un forte colpo identitario con l’apertura di Vaccamè. Di Giorgio Fiammella


Nel Borgo di Ficuzza, una nuova avventura prende vita con l’inaugurazione di Vaccamè, un locale che va oltre il semplice concetto di bar e ristorante, ma si propone come un punto di incontro e di valorizzazione delle radici del territorio. Viene da dire: il tempo passa, ma l’identità di un luogo e le sue tradizioni resistono al cambiamento.
Guidata da Giuseppe Giardina, legato da generazioni all’allevamento familiare di vacche da latte e vitelli da carne, Vaccamè si presenta come un’efficace vetrina per i prodotti agroalimentari locali. Qui trovano spazio formaggi tipici come il caciocavallo, la vastedda e la ricotta salata, ma anche le carni di bovini integrati con il territorio circostante, offrendo un assaggio autentico della montagna di Ficuzza.
L’obiettivo di Vaccamè è ambizioso: diventare un punto di riferimento per la promozione dei prodotti locali, tra cui funghi, pecorino, miele, insaccati e persino il tartufo, raccontando così l’intera esperienza sensoriale di una passeggiata nella riserva naturale circostante.
Un ruolo fondamentale è giocato anche dalla produzione di salumi, con il contributo esperto di Carlo Greco. Utilizzando ingredienti locali di prima qualità e antiche tecniche di lavorazione, Vaccamè promette di sorprendere i palati più esigenti.
La cucina di Vaccamè è un omaggio al passato del territorio, pensata per suscitare emozioni e ricordi attraverso piatti autentici e tradizionali. Dalla spuma di caciocavallo, all’olio alle pigne, fino ai vari tagli di carne alla brace, ogni piatto racconta una storia e una cultura.
Ma ciò che rende davvero speciale questa nuova impresa è il forte legame identitario che si respira tra le mura di Vaccamè. Oltre a essere un punto di ritrovo per gli abitanti del Borgo, il locale promette di contribuire al richiamo turistico di Ficuzza, offrendo un’esperienza unica e autentica ai visitatori regionali, nazionali ed internazionali.
In definitiva, Vaccamè è più di un semplice locale: è un simbolo di rinascita e di orgoglio per il Borgo di Ficuzza, un luogo dove le tradizioni si mescolano all’entusiasmo di una comunità che vuole ripartire e condividere il proprio cuore con il mondo.