Nel 2012, dopo una decina d’anni di gavetta nel mondo degli alcolici a livello internazionale per aziende innovative, Stefano Di Dio – milanese classe 1976, laurea in filosofia morale e una passione per gli sport estremi -intraprende una propria attività, massimizzando l’esperienza accumulata negli anni, con la creazione di un vermouth. Nasce così OSCAR.697, il Vermouth prodotto con amore in Italia, contemporaneo, urbano, metropolitano, un prodotto della tradizione italiana visto e interpretato con gli occhi di un imprenditore che sta vivendo il terzo millennio.
Una filosofia del bere che si esprime in tre tipologie di OSCAR.697 Vermouth: Rosso, Bianco & Extra Dry, con il Trebbiano di Romagna come base vino molto neutro e più longevo rispetto ad altre tipologie quali Moscato o Cortese. Tre tipologie disponibili nei migliori cocktail bar italiani e internazionali, distribuiti in Italia da Rinaldi 1957. Fiori di sambuco, bergamotto e pepe nero gli ingredienti che identificano OSCAR.697 Bianco. La versione Extra Dry, con finocchio selvatico, rosa canina e infuso di rovere,è invece il perfetto compagno di viaggio per tutti gli amanti dell’iconico Dry Martini Cocktail, sia a base gin che a base vodka.
Ma è il vermouth OSCAR.697 Rosso il fiore all’occhiello del vermuttista Stefano Di Dio: il rabarbaro per esaltare e riempire le note erbacee in combinazione con l’assenzio comune e la liquirizia in sostituzione della china per pulire la bocca e incentivare la bevuta sono le botaniche che lo caratterizzano. Infine, caramello naturale come colorante, anziché caramello sintetico, per aggiungere una nota dolce e non invasiva che ammorbidisce l’alcolicità del prodotto. Perfetto come aperitivo, ottimo sia in purezza che in miscelazione per molti cocktail. Al naso è erbaceo, leggermente balsamico, con un sentore spiccato di assenzio comune, mentre al palato si presenta rotondo, pieno e con una preponderanza di rabarbaro. Il finale è gentile, persistente, secco, grazie all’utilizzo della liquirizia. Un vermouth da trattare come un vino bianco, da tenere quindi in frigorifero e da servire fresco. Sempre ricordando che il vermouth è un vino aromatizzato e fortificato, con una gradazione alcolica relativamente bassa, 16 gradi nel caso di OSCAR.697. Dopo l’imbottigliamento, l’OSCAR.697 Vermouth viene affinato in bottiglia per circa due mesi prima di essere commercializzato, in modo da ottenere un prodotto equilibrato e perfettamente omogeneo dall’inizio alla fine.
SCHEDA TECNICA E NOTE DI DEGUSTAZIONE:Colore: rosso, leggermente scarico, grazie all’utilizzo di caramello naturale che si amalgama perfettamente con gli altri ingredienti dando anche una nota leggermente più dolce al prodotto finito
Profumo: erbaceo, leggermente balsamico, con un sentore spiccato di assenzio comune
Palato: rotondo, pieno con una preponderanza di rabarbaro
Finale: gentile, persistente, secco grazie all’utilizzo della liquirizia in sostituzione della china
Volume: 16 gradi con 140gr di zucchero aggiunto
Formato: 75 cl
Prezzo medio al pubblico: 18 euro
Per maggiori informazioni:
www.oscar697.com
http://instagram.com/oscarvermouth697
www.facebook.com/oscar697
Ufficio stampa Rinaldi 1957
Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail
cell. (+39) 348 0646089
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.