La bottiglia di porcellana, dorata, unica al mondo, in vendita per beneficienza, opera di Yuriko Damiani, in esposizione nell’hub del terminal 1 dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.
La storica azienda Pallini lancia la bottiglia di limoncello ricoperta d’oro, realizzata da un’artista giapponese. Un pezzo d’arte, unico soprattutto per i materiali utilizzati. La struttura è in porcellana, dipinta da Yuriko Damiani, con oro antico proveniente dal Giappone. Un elemento raro, in Italia l’artista è la sola a possederlo. Opaco, ruvido al tatto, è sottoposto a uno speciale trattamento ideato da Yuriko, “oro antico giapponese con sotto oro”. L’artista, per metà giapponese e metà italiana, ha creato il suo stile inconfondibile, che mescola temi e riferimenti artistici tra oriente e occidente. Oggi il suo tratto è considerato inconfondibile e unico. L’opera finita per Pallini, una bottiglia gigante, ha richiesto numerosi passaggi di ‘pennellate’ a mano e ben sei cotture. L’antico oro giapponese rappresenta il tipico giallo oro dei limoni Igp della Costiera amalfitana utilizzati per realizzare il Limoncello Pallini.
Il progetto si chiama Golden Nectar e nasce prima dello scoppio della pandemia da Covid. Sulla bottiglia sono riportati alcuni simboli che rimandano all’idea di rinascita e alla famiglia Pallini. Per la sua realizzazione – che si può ammirare in un breve documentario diretto da Giovanni Stella e prodotto da Smile Vision srl al link https://www.youtube.com/watch?v=zHE1kbbsi1c – Yuriko si è ispirata a più richiami simbolici. Ha diviso la bottiglia in dodici parti, sotto la superficie d’orata si intravedono dodici strisce che la attraversano. Tra i significati attribuibili al numero, quello di fine ciclo e di ripartenza verso nuove sfide. E’ presente anche un’ape, il cui legame con la rinascita è noto, oltre a significare coraggio e determinazione. La bottiglia, se da un lato rappresenta un innegabile valore artistico, dall’altro, dunque, è intrisa di numerosi significati propiziatori. Pallini ha deciso di battezzare in questo modo un nuovo percorso, in un momento, al livello globale, difficile. Un auspicio per tempi migliori. “Anche l’idea stessa dell’oro, è un modo di comunicare un prodotto ricco, pieno di vita, è un oro caldo, infatti, nei confronti di chi guarda”, spiega Micaela Pallini, presidente dell’azienda. Le difficoltà del momento rendono necessario un richiamo alla responsabilità, a un forte senso di comunità per il bene collettivo. Un messaggio racchiuso proprio nell’opera di Yuriko, che si presta a vari livelli di lettura. Presente, infatti, anche un rimando alle attuali tematiche ambientali. L’ape è lì per lanciare l’appello per un cambio di rotta in favore del pianeta. E’ un insetto che rischia l’estinzione dovuta alla progressiva perdita dell’habitat selvaggio in favore dell’urbanizzazione, al riscaldamento globale e altri comportamenti di cui l’essere umano è unico responsabile.
La bottiglia sarà esposta all’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino in una teca della Gondola Pallini, presso l’Hub East al Terminal 1 e sarà in vendita a circa 7mila euro. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto alla Caritas.
Il limoncello è il prodotto con cui la Pallini, già nota nella produzione di liquori, apre un nuovo corso, a partire dagli anni 2000. In breve si trasforma nella punta di diamante dell’azienda, diventando leader nel Duty Free e Travel Retail e uno dei liquori italiani più iconici nel mondo, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui la Medaglia d’Oro allo Spirit Selection del Concours Mondial de Bruxelles 2020. Attraverso questa iniziativa, Pallini continua e rafforza il suo percorso che contempla scelte che coinvolgono sempre di più tradizione e innovazione, producendo liquori secondo antiche ricette, ma impiegando le tecnologie e gli strumenti più moderni. Il connubio con l’arte, nelle intenzioni dell’azienda, ha tra gli obiettivi quello di rafforzare il consumo responsabile e di qualità.
Dopo questa esperienza artistica, Pallini intende continuare, in futuro, con nuove collaborazioni, per far reinterpretare agli artisti il proprio marchio che da 145 anni rappresenta il perfetto stile italiano nel mondo.
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Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.