La Cascina Chicco, di Canale (Cuneo) è una delle realtà vitivinicole più affascinanti e storiche del Roero.

Di Fulvio Falbo

La storia della cantina Chicco risale al 1950 quando Ernesto Faccenda, conosciuto da tutti con il soprannome di “Chicu”, decide di affiancare alla macelleria che gestiva in paese la produzione di vino prodotto da un piccolo appezzamento di sua proprietà.

Vino e Salame.

Questo fu l’inizio dell’attività di produzione vitivinicola, che tramandato di generazione in generazione, è arrivato ai giorni nostri facendo di quel soprannome il marchio aziendale: Cascina Chicco.

La relazione e la gratitudine verso il passato è tangibile non solo dal nome ma la si può “toccare con mano” arrivando, dopo aver visitato le cantine, alla zona degustazioni. Qui vi attenderà lo storico – e aggiungerei bellissimo – banco da Macellaio della bottega del fondatore Ernesto Faccenda.

Dal 1950 tanti sono stati i cambiamenti, è stata ampliata la Cascina per permettere la lavorazione delle uve, dell’affinamento del vino e per concludere l’imbottigliamento dello stesso. Per questa crescita aziendale, per ovvi motivi sono stati acquistati numerosi terreni nelle zone limitrofe.

Oggi le vigne per i Cru sono situate in Castellinaldo, Mosconi, Ravera di Monforte, Ginestra, Renesio Incisa, Valmaggiore, Ovello.

Da poco, inoltre, l’azienda è proprietaria di una tenuta con relativi vigneti nelle colline senesi a pochi Km da Montalcino in direzione dell’Abbazia di Sant’Antimo dove, nell’antico borgo della Croce, sorge la cantina “Tenuta Croce di Mezzo” in cui produce Rosso e Brunello di Montalcino

Io che mi soffermo “guarda caso” davanti a una Riserva di Barolo del 2018 ancora in affinamento

I vini prodotti sono diversi e rispecchiano i territori di proprietà dell’azienda.

3 tipi di spumante:

  • Cuveè Zero – Metodo Classico – Extra Brut – affinamento 36 mesi in bottiglia sui lieviti
  • Cuveé Zero Rosè – Metodo Classico Extra Brut – affinamento 36 mesi in bottiglia sui lieviti
  • Alta Langa Docg – Metodo Classico Extra Brut – affinamento 36 mesi in bottiglia sui lieviti – 65% Pinot Nero, 35% Chardonnay

3 vini Bianchi

  • Langhe Doc – Favorita
  • Roero Arneis Docg – Anterisio
  • Roero Arneis Docg – Renesio Incisa Riserva

Per i rossi, per ovvi motivi dettati dal territorio, l’offerta è maggiore:

  • Barbera D’Alba Doc – Granera Alta
  • Barbera D’Alba Doc – Bric Loira
  • Langhe Doc – Nebbiolo
  • Nebbiolo D’Alba Doc – Mompissano
  • Roero Docg – Montespinato
  • Roero Docg – Valmaggiore Riserva
  • Barbaresco Docg – Noce Grande
  • Barolo Docg – Rocche di Castelletto
  • Barolo Docg – Riserva Ginestra

Sul Barolo, ho scoperto visitando la cantina, un piccolo aneddoto che vale la pena raccontare per gli appassionati.

Cascina Chicco è una delle poche aziende Vitivinicole che hanno una deroga al disciplinare per la produzione del Barolo.

Il Disciplinare vorrebbe che dalla raccolta all’invecchiamento del vino Barolo si ottenga nella zona di riferimento del Barolo.

Cascina Chicco ha le vigne in Barolo ma la lavorazione e l’invecchiamento avvengono a Canale.

La stessa deroga non è stata riconosciuta per il Barbaresco che invece viene prodotto ed invecchiato nel territorio di riferimento.

La visita guidata alla cantina è stata un’esperienza che consiglio a tutti per capire la qualità dei vini, l’attenzione alla sostenibilità e l’impegno nella valorizzazione del territorio su cui si basa il successo dell’azienda.

Per ciò che riguarda la degustazione è possibile concordare gli assaggi scegliendo dalla carta.

Io personalmente ho degustato:

– Cuvée Zero Rosé 2020

– Roero Arneis – Anterisio 2023

– Barbera D’Alba – Bric Loira 2022

– Nebbbiolo D’Alba – Mompissano 2021

– Barbaresco – Noce Grande 2020

– Barolo – Rocche di Castelletto 2020