“VessaGlico”: L’aglio bianco di Vessalico. Di Fulvio Falbo

Foto di copertina tratta dal sito www.mangiareinliguria.it

Di Fulvio Falbo.
L’aglio di Vessalico, una vera gemma della Liguria di Ponente – per l’esattezza – rappresenta non solo un ingrediente culinario di pregio, ma anche un pezzo di storia e cultura locale. Questo particolare tipo di aglio, coltivato nel piccolo comune di Vessalico, nell’entroterra ligure, è conosciuto per le sue caratteristiche organolettiche uniche e per una tradizione agricola che si tramanda da generazioni.

L’origine dell’aglio di Vessalico è strettamente legata alla fiera omonima, che si tiene ogni anno dal lontano 1760. Questa manifestazione, nata come luogo di scambio tra i commercianti della Liguria e del Piemonte, ha contribuito nel tempo a consolidare la reputazione di questo aglio come prodotto di eccellenza e diventando un momento centrale per la comunità locale, dove produttori e appassionati si ritrovano per celebrare e promuovere questo prezioso bulbo, simbolo di una cultura agricola profondamente radicata.

Ma cosa rende così speciale l’aglio di Vessalico? Innanzitutto, il suo aroma: delicato ma persistente, con un sapore intenso che però non sovrasta gli altri ingredienti. Questo aglio si distingue per un’alta digeribilità e una medio/lunga conservabilità, grazie anche alla sua coltivazione biologica e ai metodi tradizionali di essiccazione all’ombra. Il bulbo, composto da piccoli spicchi di un bianco rosato, è il risultato di una coltivazione manuale sui terrazzamenti liguri, dove le piante crescono senza l’uso di irrigazione, a meno di condizioni di estrema siccità. Questo metodo garantisce che il terreno mantenga tutte le sue proprietà nutritive, essenziali per la qualità del prodotto finale.

Come tutti gli agli, anche quello di Vessalico vanta numerosi benefici per la salute. È un potente alleato contro l’ipertensione, aiuta a combattere i radicali liberi grazie alle sue proprietà antiossidanti, e agisce come antiparassitario naturale. Inoltre, il suo consumo regolare può prevenire la formazione di coaguli nel sangue, rendendolo un alimento prezioso per la prevenzione di malattie cardiovascolari.

In cucina, l’aglio di Vessalico è un ingrediente fondamentale per molte ricette della tradizione ligure. Uno degli usi più celebri è nel pesto genovese, dove si combina perfettamente con il basilico, i pinoli, e l’olio extravergine di oliva, creando un condimento ricco e aromatico. Un’altra preparazione tipica è l’aje’, una sorta di crema a base di aglio, tuorlo d’uovo e olio d’oliva, utilizzata come accompagnamento per patate e verdure. La versatilità di questo aglio lo rende ideale per arricchire numerosi piatti, senza mai risultare eccessivo o invasivo.

La valorizzazione e la promozione dell’aglio di Vessalico sono oggi affidate a iniziative locali e a consorzi che ne garantiscono la qualità e l’autenticità. La Fiera dell’Aglio di Vessalico, oltre ad essere un evento celebrativo, funge da vetrina per i produttori, che possono così far conoscere il loro prodotto a un pubblico più ampio. Inoltre, l’attenzione verso pratiche agricole sostenibili e la crescente domanda di prodotti biologici hanno contribuito a incrementare l’interesse per questo aglio anche al di fuori della Liguria.

L’aglio di Vessalico, dunque, non è solo un ingrediente, ma un simbolo della cultura e della tradizione ligure. Il suo futuro sembra promettente, grazie alla continua dedizione dei produttori locali e al crescente apprezzamento per i prodotti tipici italiani. In un mondo sempre più globalizzato, l’aglio di Vessalico ci ricorda l’importanza di preservare e valorizzare le nostre radici, attraverso il sapore autentico e inimitabile di una storia secolare.

Personalmente ho molto apprezzato la possibilità di trovare i prodotti locali liguri tra cui l’Aglio di Vessalico nei piccoli supermercati. Perché, secondo me, la valorizzazione del territorio deve essere continua ed alla portata di tutti.