
Qualche anno fa sembrava solo una “ragazzata”, un’iniziativa estemporanea di un gruppo di giovani agricoltori castronovesi. E invece, con la sua quarta edizione, Agricastrum di Castronovo di Sicilia si è definitivamente affermata come una delle manifestazioni agricole più interessanti e promettenti del Sud Italia. Un evento che cresce di anno in anno, sia per il numero e la qualità delle aziende espositrici, sia per l’ampio coinvolgimento di pubblico, per la presenza di numerose istituzioni (Regione Sicilia, UniPA di Palermo, Comune di Castronovo di Sicilia, L’Ente di sviluppo Agricolo, L’ITS Sicani, l’Ordine degli Agronomi di Palermo, numerosi partner e tecnici.
La manifestazione si è svolta in un’area espositiva di oltre 5 ettari, collocata in posizione strategica lungo la SS189, proprio allo svincolo di Castronovo di Sicilia. Un vero e proprio hub dell’innovazione agricola, pensato per affrontare con coraggio e competenza le grandi sfide che il comparto primario si trova oggi ad affrontare: dalla crisi idrica ai cambiamenti climatici, dalla sostenibilità ambientale alla riduzione dei costi di produzione.
Agricastrum in pochi anni è riuscita a trasformarsi in un appuntamento di riferimento nazionale, unendo tradizione e innovazione, passato e futuro. L’obiettivo? Rendere visibile e accessibile l’agricoltura moderna, fatta di tecnologie avanzate, precisione e sostenibilità.
Tra gli ospiti istituzionali, da segnalare la partecipazione l’assessore alle Attività produttive Edy Tamaio, il sindaco di Castronovo di Sicilia Vitale Gattuso, diversi dirigenti dell’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA), l’Università di Palermo, oltre a numerose altre realtà pubbliche e private.
Il cuore pulsante di Agricastrum 2025 è stato lo spazio dedicato all’esposizione e dimostrazione dei più recenti macchinari e attrezzature agricole. Le principali concessionarie del settore hanno offerto agli imprenditori agricoli la possibilità di testare i mezzi in un campo prove di oltre 20 ettari: un’occasione concreta per confrontarsi con le ultime novità e valutare gli investimenti futuri.
Agricastrum, però, non è solo una fiera: è anche un luogo di incontro, confronto e scambio. Qui, le scelte tecniche si discutono tra colleghi, tra produttori, ricercatori e tecnici del settore.
A rendere l’evento ancora più coinvolgente, il raduno dei mezzi agricoli siciliani, un autentico spettacolo di colori e passione che ha attirato visitatori e appassionati da tutta l’isola. A questo si sono aggiunti momenti di intrattenimento, aree ristoro, spettacoli musicali e attività per le famiglie e i più piccoli.
Grande attenzione è stata riservata anche alla formazione e all’informazione.
Fulcro della manifestazione è stato il convegno tecnico dedicato alle più recenti tecnologie in agricoltura.
Il sindaco di Castronovo di Sicilia, Vitale Gattuso, ha accolto con entusiasmo i partecipanti e si è congratulato con i giovani organizzatori.
Poi è seguito l’intervento dell’Assessore regionale Edy Tamaio, che ha elogiato la crescita della manifestazione e l’impegno dei giovani organizzatori, sottolineando l’importanza dell’evento per l’intero territorio siciliano.
Commovente l’intervento del Presidente di Agricastrum Giuseppe Guarino (influencer del mondo agricolo) e a seguire quello di Fabrizio Gentile che hanno ringraziato tutti i partecipanti, gli espositori, il numeroso pubblico e lo straordinario gruppo dei giovani castronovesi orgoglio di una Sicilia della “restanza”.
Sono seguiti gli interventi tecnici:
- La dott.ssa Lucia Vintaloro, dirigente della SOPAT di Bisacquino, ha presentato le attività promosse dall’Ente nell’area di competenza, con particolare focus sulle tecniche sostenibili e l’innovazione territoriale.
- I Prof. ri Carlo Greco e Santino Orlando (UNIPA) hanno presentato un focus sull’agricoltura di precisione, l’uso di droni, sensori e tecnologie smart.
- Il Dott. Raffaele Ranieri ha approfondito la tecnica della coltivazione su sodo, con i risultati delle ultime sperimentazioni sul campo.
- Il Dott. Salvatore Fiore, presidente dell’Ordine degli Agronomi siciliani, da buon conoscitore delle problematiche agricole ha analizzato le criticità legate ai bandi del PSR e ha anticipato la nuova programmazione.
Il convegno è stato moderato dal giornalista e scrittore Mario Liberto. Dopo il dibattito è seguita una degustazione di prodotti a base di cipolla, inserita nell’elenco del MASAF come (PAT) offerti dalla Sopat di Bisacquino.
Non è mancato lo spazio dedicato alla promozione del territorio: un’area coperta ha ospitato le aziende agroalimentari locali; gli organizzatori hanno offerto una degustazione gratuita dei loro prodotti castronovesi, celebrando l’autenticità e la ricchezza dei sapori territoriali.
Durante l’evento, qualche isolata voce del pubblico ha evidenziato problematiche legate alla coltura del grano, fondamentale nelle aree interne. Tuttavia, è stato più volte ribadito che Agricastrum è una fiera dell’innovazione agricola, non un’arena politica. Le questioni legate alla PAC o ai mercati internazionali vanno affrontate nei tavoli istituzionali e non in una manifestazione tecnica.
Il successo della quarta edizione di Agricastrum è la dimostrazione concreta che il mondo agricolo ha bisogno di spazi come questo, dove giovani e meno giovani possano confrontarsi e guardare con fiducia al futuro. La quinta edizione è già in cantiere, con l’obiettivo di rafforzare l’identità dell’agricoltura multifunzionale, attrarre nuovi investitori e valorizzare le competenze di una nuova generazione di agricoltori resilienti, preparati e determinati.

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.
