
Dal 16 al 19 settembre, Catania sarà protagonista della scena enologica internazionale ospitando il Concours Mondial de Bruxelles. La città accoglierà 40 giudici internazionali chiamati a valutare 350 vini dolci, fortificati e ossidativi provenienti da tutto il mondo, confermando il ruolo della Sicilia come crocevia del patrimonio vitivinicolo mediterraneo.
Quindici anni dopo l’edizione di Palermo del 2010, il concorso torna nell’isola con una Sessione interamente dedicata ai Vini Dolci e Fortificati.
Per quattro giorni, Catania diventerà il centro di un evento di respiro globale organizzato da Vinopres e PRC Repubbliche, in collaborazione con la Regione Siciliana, il Dipartimento Agricoltura e l’IRVO — Istituto Regionale Vino e Olio.
La manifestazione riunirà produttori, enologi, giornalisti e degustatori provenienti da 18 paesi, trasformando la città in un palcoscenico internazionale per vini che sono al tempo stesso eccellenze enologiche ed espressioni culturali delle comunità che li producono. I vini dolci e fortificati si confermano così non solo simboli di qualità ma anche di identità collettiva e di un consumo culturale che unisce memoria e futuro.
Il programma prevede tre giorni di degustazioni alla cieca, masterclass e incontri tematici. Tra gli appuntamenti più attesi, una tavola rotonda dedicata al percorso di riconoscimento UNESCO dei vini della Sun Belt Zone (Marsala, Jerez e Samos), iniziativa di diplomazia culturale volta a valorizzare tradizioni vinicole che hanno segnato la storia del Mediterraneo.
Spazio anche all’innovazione e alla sostenibilità, con focus sui cambiamenti climatici, la tutela della biodiversità e la promozione dei vitigni autoctoni come leve strategiche per il futuro della viticoltura mediterranea. Le masterclass, guidate da Pietro Russo MW e dall’enologo Giuseppe Figlioli, offriranno un’esperienza sensoriale che coniuga rigore tecnico, divulgazione e cultura.
“Siamo onorati di riportare il Concours Mondial de Bruxelles in Sicilia dopo 15 anni”
dichiara Baudouin Havaux, presidente del Concours Mondial de Bruxelles.
“Questa regione è il palcoscenico ideale per vini che incarnano patrimonio, innovazione e identità culturale. In Sicilia, il vino è un’eredità viva, tramandata e condivisa da generazioni. Con il CMB abbiamo sempre sostenuto i vini dolci e fortificati, impegnandoci a far riconoscere il valore delle loro tradizioni e a celebrare il loro futuro.”
“La scelta di Catania come sede di questa sessione – aggiunge Salvatore Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana – è un riconoscimento al lavoro di viticoltori, enologi e comunità che hanno reso i vini dolci e fortificati patrimonio identitario della Sicilia. Con l’IRVO e l’Assessorato sosteniamo questa iniziativa come opportunità di valorizzazione dei vitigni autoctoni, di apertura dei mercati esteri e di riflessione sulle sfide globali legate al clima e alla biodiversità Questo evento vuole essere un’occasione per raccontare al mondo una Sicilia autentica, proiettata al futuro e capace di trasformare il vino in consumo culturale e strumento di crescita”.
L’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio è orgoglioso di accogliere e promuovere, insieme all’Assessorato dell’agricoltura, la prestigiosa sessione dedicata ai vini dolci e fortificati del Concours Mondial de Bruxelles. Per Giusi Mistretta, Commissario straordinario dell’Istituto e Vito Bentivegna, Direttore generale, l’evento rappresenta anche una straordinaria occasione di promozione per l’enoturismo, l’economia locale e la cooperazione tra istituzioni, consorzi, produttori e operatori del settore. La Sicilia custodisce un’identità enologica profonda e distintiva, che merita di essere raccontata su palcoscenici internazionali come questo. L’IRVO, da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo dell’Isola, considera questa occasione una sfida e un’opportunità per ribadire che, anche nei segmenti più raffinati del mercato, la Sicilia è protagonista.
I risultati del concorso saranno pubblicati il 29 settembre sul sito www.concoursmondial.com
Le immagini ufficiali dell’edizione 2025 saranno disponibili su Flickr
Ferdinando Calaciura – [email protected] – 338 3229837
Gran Via – Società & Comunicazione Srl
Contatto stampa CMB:
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.