
Per il nono anno consecutivo il Consorzio Alta Langa affianca da protagonista la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in programma ad Alba dall’11 ottobre all’8 dicembre.
“L’Alta Langa docg ritorna anche quest’anno alla Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba – commenta il presidente del Consorzio Alta Langa Giovanni Minetti – e lo fa ancora una volta da protagonista, affiancando come Official Sparkling Wine il Tartufo bianco d’Alba nei momenti più significativi della rassegna. Per noi produttori è sempre un appuntamento molto significativo e motivo di grande orgoglio per la possibilità che ci viene offerta di collocare il nostro prodotto a fianco di una gemma della gastronomia italiana conosciuta in tutte le tavole
di qualità del mondo”.
La stagione del Tartufo bianco d’Alba si apre ufficialmente il 1° ottobre e, come da tradizione, nella notte del 30 settembre, Alba celebra l’inizio della cerca con il Capodanno del Tartufo, dando il via a una stagione che è insieme agricola, gastronomica e spirituale. Un momento simbolico di festa che culminerà in piazza Risorgimento con un brindisi con l’Alta Langa DOCG.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba aprirà le porte al pubblico sabato 11 ottobre con ingresso al Cortile della Maddalena da piazzetta Falcone. I vini Alta Langa DOCG dei soci del Consorzio saranno proposti in degustazione nella Grande Enoteca all’interno del Mercato
Mondiale del Tartufo, il cuore della Fiera. Nel corso degli oltre 30 cooking show (all’interno della Sala Beppe Fenoglio, in cui grandi chef preparano dal vivo una loro ricetta dedicata al Tartufo bianco d’Alba) le Alte Bollicine Piemontesi sono abbinate alle creazioni gourmet nate dall’estro sapiente di alcune tra le più grandi firme della cucina nazionale e internazionale. Novità di quest’anno saranno i Tramonti Gourmet: Aperitivi d’Eccellenza che arricchiranno il programma con un nuovo formato di cooking show: un elegante aperitivo all’italiana capace di unire l’arte culinaria al piacere del brindisi. In un’atmosfera intima e suggestiva, lo chef ospite preparerà dal vivo due piccole creazioni gastronomiche, pensate per accompagnare un calice di Alta Langa DOCG e un cocktail originale a base di Vermouth di Torino IGP miscelato con l’Alta Langa DOCG. Domenica 12 ottobre alle 15 nella Sala Beppe Fenoglio si terrà il workshop Alta Langa DOCG, alla scoperta delle Alte Bollicine Piemontesi, un laboratorio per approfondire la conoscenza della denominazione Alta Langa DOCG tra storia, terroir, persone e quattro calici di bollicine piemontesi.
Mentre domenica 16 novembre, sempre alle 15, nella Sala Vittorio Riolfo (e sempre con accesso dal Cortile della Maddalena), l’Alta Langa DOCG sarà protagonista della Masterclass organizzata dai wine writer Othmar Kiem e Simon Staffler della rivista specializzata Falstaff in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero. L’Alta Langa DOCG sarà inoltre offerta agli ospiti delle “Cene Insolite”, occasioni uniche in
cui grandi chef del panorama nazionale e internazionale incontrano il Tartufo Bianco d’Alba. Occasioni per scoprire luoghi storici e culturali attraverso un’esperienza di visita guidata che si concluderà con una cena d’eccellenza cucinata da prestigiosi cuochi stellati (quest’anno Karime Lopez e Takahiko Kondo – Gucci Osteria, Matias Perdomo – Contraste, Gaetano Trovato – Arnolfo Ristorante*, Floriano Pellegrino – Ristorante Bros’ e Luigi Taglienti). L’edizione di quest’anno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba pone al centro il valore del rispetto: per l’ambiente e la biodiversità che rendono possibile la nascita del Tartufo Bianco d’Alba, per gli animali protagonisti della cerca, per il prodotto stesso e per i consumatori, garantendo qualità, autenticità e trasparenza. Una visione che unisce territorio, tradizione e cultura gastronomica in un modello di eccellenza e sostenibilità riconosciuto in tutto il mondo.
IL CONSORZIO ALTA LANGA
Il Consorzio Alta Langa è stato costituito nel 2001, con l’obiettivo di tutelare un prodotto nato dopo molti anni di ricerche e studi sulla vocazionalità delle aree interessate. Uno spumante nato come progetto sperimentale, riunisce oggi viticoltori e produttori appassionati e lungimiranti che, spinti da un grande orgoglio piemontese, hanno fatto crescere questa denominazione giovane ma con radici profonde che rimandano alla seconda metà dell’800. La
grande scommessa, che unisce tutti, è quella di produrre ogni anno un vino spumante di grande qualità, importante e identitario.
Al 31.12.2024 il Consorzio conta 90 produttori e 90 viticoltori associati e vanta una partnership di lunga data con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, di cui è Main Sponsor, dove l’Alta Langa DOCG è Official Sparkling Wine, e con il mondo Slow Food, in particolare con la Banca del Vino e con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Il Consorzio è inoltre partner tecnico del Teatro Regio di Torino. L’Alta Langa DOCG è stato infine nominato “Vino dell’Anno Regione Piemonte” 2025
L’ALTA LANGA DOCG
L’Alta Langa Docg raccoglie l’eredità e prosegue la tradizione del primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte nella seconda metà del 1800. La denominazione ha ottenuto la Doc nel 2002 e il massimo riconoscimento qualitativo della Docg nel 2011, e oggi ha una produzione ancora molto limitata e rappresentata da circa tre milioni di bottiglie. L’Alta Langa Docg è prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay tra il 90 e il 100%, vinificate
in purezza o insieme in percentuale variabile; il blend può essere integrato con un 10% di uve da vitigni autorizzati alla coltivazione all’interno dell’area di origine, di colore bianco o nero ma non aromatiche. Le tipologie sono bianco o rosé nelle versioni brut, extra-brut o pas dosé
e il vino si avvale di un tempo di affinamento sui lieviti di almeno 30 mesi, come prevede il disciplinare di produzione (60 per la tipologia “Riserva”). Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica annata: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della vendemmia, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica raccolta, effettuata rigorosamente in modalità manuale e con le uve riposte in piccoli contenitori. Viene prodotto in un territorio alto collinare (440 metri slm l’altitudine media) che abbraccia le province di Alessandria, Asti e Cuneo: una terra che dall’Appennino vede le cime innevate delle Alpi e respira il profumo del mare. Una terra che raccoglie l’eredità tramandata dagli avi e mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali. Un territorio prezioso, da sostenere e da scoprire, con una grande biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria ricca di racconti di resistenza bellica e culturale -, che ha fatto fronte al cambiamento dei tempi senza perdere memoria e identità.
I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL’ALTA LANGA DOCG:
- Oltre 90 aziende produttrici associate al Consorzio
- 490 ettari di vigneto tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- Il “vigneto Alta Langa” è – in via indicativa – coltivato per 2/3 a Pinot nero e per 1/3 a
Chardonnay - 3.200.000 bottiglie potenziali prodotte con la vendemmia 2024 (in commercio non
prima del dicembre 2027) - Mercato interno: 85%
- Export: 15%


Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.