
Press Release
Si è chiusa a inizio settembre, nello stato di Jalisco, in Messico, la 27ª edizione dello Spirits Selection by CMB, confermandosi punto di riferimento mondiale per il settore dei distillati. L’Italia si è distina con un numero record di medaglie e Gran Medaglie d’Oro, accompagnate da due prestigiosi riconoscimenti speciali, a testimonianza di una presenza sempre più autorevole sulla scena internazionale. Dall’8 al 10 settembre, 2.598 campioni provenienti da 70 paesi sono stati valutati alla cieca da una giuria di140 esperti internazionali. Un banco di prova che premia sia i produttori storici sia i Paesi emergenti in rapida crescita.

Messico: un mezcal protagonista
Il Paese ospite ha primeggiato per numero di riconoscimenti, tra cui la prestigiosa Rivelazione Spirits Selection assegnata al Mexcalito de Mi Corazón Papalometl. La degustazione alla cieca ha rivelato un mezcal cristallino di straordinaria complessità e intensità, capace di intrecciare note di frutta matura, sandalo, incenso e spezie affumicate. Al palato ha conquistato la giuria per la sua eleganza, mineralità e salinità marcate, un finale lungo e una struttura perfettamente equilibrata.
Italia: due Rivelazioni e un successo crescente
L’Italia si conferma tra i cinque Paesi più premiati della competizione, con un aumento significativo di medaglie e Gran Medaglie d’Oro. Due prestigiosi riconoscimenti hanno impreziosito questo risultato:
- Rivelazione Amaro: Amaro San Simone (Mavolo Antonio Srl)
- Rivelazione Grappa: Grappa Riserva Rebo Barricata (Distilleria Peroni Maddalena dei F.lli Andreoli S.n.c.)
Questi traguardi evidenziano la ricchezza e la varietà dei distillati italiani, dagli amari alle grappe, e sottolineano la capacità del Paese di coniugare tradizione e innovazione. Con tali riconoscimenti l’Italia afferma il suo ruolo di leader sul mercato globale dei distillati.
Francia: tradizione, innovazione e boom della vodka
I risultati francesi raccontano un equilibrio dinamico tra radici e sperimentazione: armagnac, liquori e cognac continuano a incantare per raffinatezza, mentre i produttori esplorano nuove espressioni aromatiche. La Francia ha registrato un incremento del 13% nelle partecipazioni e del 45% nelle medaglie, consolidando il suo ruolo di protagonista nel panorama mondiale.
Per la vodka, questa edizione ha segnato una tappa storica: per la prima volta una vodka di uva francese ha ottenuto il premio Rivelazione. Un risultato che si inserisce in una competizione particolarmente intensa, con la Polonia a condividere il palmarès di Medaglie d’Oro e Grand Oro.
Asia: nuove protagoniste
L’India ha conquistato la sua prima Rivelazione Blended Whisky con Woodburns Contemporary Indian Whisky, segno di un settore in piena espansione.
In Giappone, invece, continua il successo degli shochu con una Rivelazione per Honkaku Shochu, che sottolinea la raffinatezza dei distillati tradizionali nipponici.
Paesi emergenti e sorprese
Tra i nuovi protagonisti, la Serbia ha registrato il maggior numero di partecipazioni tra i Paesi balcanici, conquistando ben quattro Gran Medaglie d’Oro e la Rivelazione Rakija con Žuta Dunja. La Scozia ha ottenuto la Rivelazione Scotch Whisky, attribuita a Tri Carragh Lowland Distillery – Dalrymple, mentre l’Irlanda ha consolidato il crescente successo dei suoi whisky pot still, sempre più apprezzati a livello internazionale.
La Germania ha stupito con un incremento record del +510% di campioni presentati, in particolare nella categoria whisky, aggiudicandosi la Rivelazione World Malts Whisky e una medaglia d’oro per un Williams, in linea con la sua storica tradizione nei distillati di frutta. La Svezia ha registrato progressi significativi, incrementando sia il numero di campioni presentati sia le medaglie conquistate.
Tra i territori emergenti, l’isola Mauritius ha confermato la sua eccellenza: per la seconda volta, Gray’s Distillery ha ricevuto la Rivelazione Rhum grazie a New Grove Emotion. Infine, Cipro ha fatto un debutto straordinario, aggiudicandosi la sua prima medaglia d’oro con la Zivania.
America Latina: il trionfo dell’agave
Accanto al Messico, che ha celebrato la Rivelazione dell’anno con un mezcal, anche la tequila ha conquistato un riconoscimento speciale con Maestro Dobel Blanco. Con ben 62 riconoscimenti complessivi, la tequila conferma la sua straordinaria forza a livello mondiale.
Il Brasile ha vinto un numero maggiore di medaglie d’oro, tra cui la Rivelazione Cachaça. La Bolivia ha conquistato la sua seconda Rivelazione in due anni con il Singani, mentre il Perù ha incrementato sensibilmente il numero di medaglie aggiudicandosi la Rivelazione Perù. Il Venezuela, infine, ha visto crescere l’apprezzamento internazionale per il suo distillato locale di agave, il cocuy.
Una vetrina delle tendenze mondiali
Il Concours Mondial de Bruxelles (CMB), fondato nel 1998, è un evento globale che riunisce ogni anno oltre 15.000 campioni di vino provenienti da tutto il mondo, suddivisi in sessioni e selezioni tematiche.
Accanto a questa storica competizione enologica è nato lo Spirits Selection by CMB, oggi realtà indipendente ma sempre sotto l’egida del CMB, interamente dedicata ai distillati. Grazie a una giuria specializzata e alle degustazioni alla cieca, la competizione non solo premia l’eccellenza tecnica, ma evidenzia anche le tendenze culturali e gustative che plasmano il mercato mondiale.
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Anne de Bidlot
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.