
Il 9-10 novembre 2025, alla FAB – Fondazione Bertoni di Saluzzo, va in scena la rassegna “Svitati” dedicata ai vini da piccole produzioni, da vitigni rari e antichi, coltivati in zone marginali e spesso estreme. La manifestazione ospita, dalle ore 10:00 alle 19:00, i banchi di assaggio di piccoli produttori “eroici” provenienti da tutta Italia.
Accompagnano la degustazione tre masterclass, condotte dall’AIS, Associazione Italiana Sommelier Piemonte – delegazione di Cuneo-Alba (due previste per la giornata del 9 novembre e una gratuita e riservata agli operatori ho.re.ca prevista per lunedì 10 novembre).
L’evento, patrocinato dal Comune di Saluzzo e da Terres Monviso, è organizzato dal Consorzio Colline Saluzzesi insieme all’Associazione Italiana Sommelier Piemonte – delegazione di Cuneo-Alba, e si pone l’obiettivo di offrire ai visitatori, dagli appassionati ai professionisti (operatori della ristorazione, del turismo e sommelier) la possibilità di incontrare produttori che hanno scelto la strada del vino di qualità come identità di territorio, e operano in contesti vitivinicoli meno conosciuti o al di fuori delle strade più battute del vino.
Il Monviso e Saluzzo al centro della rete tra piccoli produttori di vini autoctoni e da zone marginali
Saluzzo, centro di un’area pedemontana dalla storia viticola importante e naturale confluenza delle valli che si distendono ai piedi del Monviso, si candida, con Svitati, a luogo ideale per la riscoperta di una produzione enologica alternativa a quella legata alle logiche dei grandi numeri e alle dinamiche connesse alla popolarità di un brand.
L’obiettivo della manifestazione dal titolo “Svitati” è proprio quello di dare spazio non solo ai produttori locali (Consorzio “Colline Saluzzesi”) ma anche a tutti quegli “artigiani del vino” che in zone impervie e spesso sconosciute – in Piemonte ma anche fuori regione – tutti i giorni cercano di produrre vini garantendo una filiera completa dalla vigna al vino, recuperando vitigni storici e vigne abbandonate, nello sforzo di mantenersi presenti e competitivi sul mercato.
Svitati nasce dunque per questo: guardando al Monviso come punto di rifermento ma anche includendo areali non necessariamente montani.
La marginalità, la verticalità e la diversità, richiamate anche dal claim “Altri vini”, non sono infatti esclusivamente geografiche: “Svitati” è sfida ai luoghi comuni, che nasce dall’idea di realizzare vini fuori dalla rotta mainstream. Un luogo quindi mentale, non solo fisico, che diventa anche stile delle singole aziende secondo paradigmi diversi.
Cosa accomuna quindi gli “Svitati”?
- la rarità dei vitigni, spesso autoctoni e antichi, coltivati e vinificati
- le difficoltà pratiche e logistiche nella gestione di vigne abbarbicate su pendii ripidi oppure in zone dimenticate, svalutate
- la microproduzione e, in generale, le piccole dimensioni
- la marginalità delle zone di origine – fuori dalle rotte enoiche più conosciute
- il desiderio di sperimentare, creando nuovi vini da vecchi e nuovi vitigni.
Svitati propone quindi un orizzonte inedito su molte realtà e zone vitivinicole che, da “cenerentole”, promettono di ricoprire un ruolo sempre più rilevante nel panorama nazionale. Uscire dai “luoghi comuni” del vino è una tendenza che non sembra essere un fuoco di paglia, tanto meno una moda: vuoi per il riscaldamento climatico che sta riportando in vita zone un tempo considerate troppo umide, troppo “in alto” o troppo in ombra, ma che oggi possono dare maggiore freschezza ai vini, vuoi per la richiesta ormai crescente da parte dei consumatori più attenti di produzioni alternative, insolite, rare e con tanta storia da raccontare.
Gli “Svitati” sono ovunque si conduca un recupero certosino di vigneti o dove faticosamente si tenti la strada della rinascita di un territorio “svantaggiato” nel panorama enologico italiano, oppure dove la sperimentazione diventa strumento per riformulare la propria identità di terroir.
La manifestazione
Svitati è una manifestazione realizzata dall’AISP (Associazione Italiana Sommelier Piemonte) insieme al Consorzio “Colline Saluzzesi”, patrocinata dalla Città di Saluzzo e frutto della collaborazione con la FAB – Fondazione “Amleto Bertoni” e il CCN – Centro Commerciale Naturale di Saluzzo.
Non è la prima volta per Svitati, che nasce nel 2019 con la presenza di un nutrito gruppo (circa 40) di produttori vitivinicoli in degustazione e che si ripete nel 2023 diventando in tutto e per tutto una manifestazione AIS Piemonte, ma anche attirando una schiera ancora maggiore di aziende partecipanti (circa 60).
Il 2025 si preannuncia una manifestazione di ancora maggiore impatto, anche dal punto di vista mediatico.
- Oltre a un’intensa campagna social in fase di lancio, la comunicazione dell’evento vanta infatti la preziosa
collaborazione dell’influencer cuneese Luca Sbrab (@luca_sbrab), autore di un reel e alcune storie specifiche sull’evento, di prossima pubblicazione sul suo profilo (in modalità collaborazione per il reel).
- Novità di quest’anno inoltre, è anche l’evento “collaterale” previsto per l’8 novembre: Svitati & Content, una sorta di anteprima non meno importante della manifestazione stessa.
Un “fuori salone” che si terrà all’interno della stessa FAB – Fondazione Amleto Bertoni, che si presenta come una giornata ricca di incontri e di talk indirizzati a un pubblico prevalentemente giovane e a tutti coloro che ambiscono a diventare divulgatori scientifici e creatori di contenuti culturali sulle piattaforme digitali di oggi.
Ospiti d’eccezione: Aurora Cavallo (Cooker Girl) Beatrice Mautino, Dario Bressanini, Lorenzo Baravalle, Francesco Quarna e molti altri.
L’evento in numeri:

Gli eventi nell’evento |
La due giorni non si esaurisce nella classica formula della degustazione presso i banchi di assaggio con la presenza dei singoli produttori, ma propone agli appassionati e non, un’originale scelta di masterclass, presso la Sala Tematica della Fondazione “Amleto Bertoni”.
Due masterclass previste per domenica 9 novembre aperte al pubblico si aggiungono alla ricca masterclass di lunedì 10 novembre, quest’ultima riservata a:
-professionisti ho.re.ca
-soci AIS
-giornalisti enogastronomici
Un’offerta vasta e soprattutto dal prezzo popolare in quanto:
- l’ingresso a 20 Euro (ridotto a 15,00 Euro per i professionisti ho.re.ca. e per i soci AIS) consente la degustazione di circa 250 etichette di una sessantina di produttori provenienti da tutta Italia e presenti ai banchi di assaggio, senza limiti di tempo e senza gettoni.
Il biglietto può essere acquistato in loco oppure online sul sito AIS Piemonte https://www.aispiemonte.it/ prodotto/svitati/
– Le masterclass di domenica 9 novembre sono al costo di Euro 30,00 caduna
L’iscrizione online è obbligatoria e include l’accesso gratuito alla degustazione presso i banchi di assaggio (60 produttori, circa 250 vini senza limiti di tempo e senza gettoni).
Iscrizione e acquisto delle masterclass sul sito AIS Piemonte: https://www.aispiemonte.it/ prodotto/svitati/
- La masterclass di lunedì 10 novembre è riservata agli operatori ho.re.ca. e ai soci AIS ed è gratuita in quanto inclusa nel costo del biglietto di ingresso ridotto (Euro 15,00). L’iscrizione alla degustazione guidata è comunque obbligatoria mandando una mail a: [email protected]
Non solo vino: l’area Food
L’Area Food, presente nel padiglione C, completa l’offerta anche dal punto di vista gastronomico con un ricco menu di piatti preparati a più mani da alcuni locali e ristoranti saluzzesi: Turn Over, Caffè Principe, Ristorante Monviso
Affinché la degustazione dei vini, a cui è dedicato l’adiacente padiglione B, trovi il giusto completamento, il menu viene realizzato con prodotti selezionati del Saluzzese:
- la pasta fresca del Pastificio Devalle – Saluzzo
- i salumi del Salumificio Brizio – Venasca
L’accesso all’area food è consentito previo acquisto del biglietto di ingresso alla manifestazione.
Il costo dei piatti / proposte gastronomiche verrà esposto in loco e non è incluso nel biglietto di ingresso.
Tutte le info sull’evento e sulle masterclass su:
www.aispiemonte.it/prodotto/svitati/


Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.