
Dalle bevande alcoliche a quelle analcoliche, un ecosistema ripensato per accompagnare la trasformazione del settore.
Vinexposium infonde al suo evento parigino 2026 una nuova dimensione. Wine Paris si amplia, si struttura e si adatta alle nuove dinamiche di consumo. Tre universi – Wine Paris, Be Spirits e Be No – riuniti in un unico luogo per presentare un’offerta completa di bevande alcoliche e analcoliche.
La prossima edizione rafforzerà il ruolo di motore di slancio per tutta la filiera di Vinexposium, supportando i cambiamenti su scala mondiale.
“Con Wine Paris, Be Spirits e ora Be No, Vinexposium presenta un’offerta chiara e mirata, basata su tre assi fondamentali che rispecchiano le trasformazioni del settore in corso: dalle bevande alcoliche a quelle analcoliche. In un contesto economico complesso, la nostra responsabilità, a fianco della filiera, è di fare chiarezza, federare le energie e tracciare un percorso verso un futuro sostenibile”, afferma Rodolphe Lameyse, Direttore Generale di Vinexposium.


WINE PARIS:
IL CUORE PULSANTE DELLA SCENA VINICOLA MONDIALE
Evento leader per produttori e buyer di tutto il mondo, Wine Paris accoglierà nel 2026 oltre 6.000 espositori in rappresentanza di 60 paesi e oltre 60.000 visitatori provenienti da 155 paesi. La fiera del prossimo anno ospiterà nuove partecipazioni collettive nazionali e regionali, tra cui quelle di: Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Cipro, Turchia, Nuova Zelanda, Bulgaria e Germania.
WINE PARIS:
RECORD DI PRESENZE ITALIANE
L’Italia conferma il suo ruolo strategico nell’ambito di Wine Paris, registrando, dal 2019, un’importante crescita: la sua superficie espositiva si è moltiplicata per 4,5. Nel 2026 ha registrato
un altro aumento di +25% di superficie rispetto al 2025, confermandosi il primo Paese espositore dopo la Francia. Con circa 30 partecipazioni collettive e la rappresentanza di 25 regioni produttrici, tra cui tutte le principali regioni vinicole del Paese, l’Italia si distingue come protagonista dell’edizione 2026. Riunisce sia case emblematiche – Masi, Tua Rita, Tenuta San Guido, Gaja, Allegrini, Piccini – sia nomi nuovi come Ethica Wines, Saccheto, Fratelli Martini Secondo Luigi o Istituto Grandi Marchi, offrendo una visione completa del panorama vitivinicolo italiano.
“La dimensione mondiale di Wine Paris si amplia ogni anno, alimentata dall’arrivo di nuovi paesi espositori. Questa diversificazione geografica attira compratori da tutto il mondo di provenienza internazionale creando leve concrete per le esportazioni. In questa dinamica, l’Italia gioca un ruolo centrale, la cui presenza fedele e in costantecrescita riflette l’importanza delle grandi regioni produttrici europee per Vinexposium”. – Nicolas Cuissard, Direttore di Wine Paris.
BE SPIRITS:
LA VETRINA MONDIALE PER I DISTILLATI E MIXOLOGY

Creato nel 2020, Be Spirits si è imposto come uno degli universi più creativi e innovativi di Wine Paris. Nel 2025 ha riunito oltre 300 espositori provenienti da 34 paesi. Nel 2026 diventerà un evento a sé stante, che confermerà la sua crescente portata internazionale con nuove partecipazioni collettive nazionali in provenienza da: Scozia, Messico, Giappone, Stati Uniti, Irlanda e Australia.
Questa dinamica è alimentata anche da una presenza italiana sempre più importante, con una decina di espositori e due partecipazioni collettive dedicate (ICE e IDM Südtirol). Maison emblematiche come Bottega, Nonino Distillatori, Mazzetti d’Altavilla o Antica Distilleria Quaglia si affiancano marchi meno noti come Holywatergin, J.Rose o Visionair Gin, che illustrano la ricchezza del know-how italiano in spirits, liquori e distillati. La nuova partecipazione collettiva regionale Alto Adige Spirits metterà in evidenza anche le specificità dell’Alto Adige.
Tra i nuovi paesi rappresentati citiamo anche: Filippine, Monaco, Madagascar, Panama, Bulgaria e Ucraina.
Caratterizzato da format immersivi come l’Infinite Bar e il Be Spirits Stage, Be Spirits ha costruito il proprio marchio distintivo incentrato sulla mixology, la varietà dei know how e l’innovazione. La sua offerta si amplia e include birre, sidri, sake e le bevande RTD (Ready to Drink), in fase con i nuovi consumi e abitudini in un mercato in piena evoluzione.
BE NO:
UNA SVOLTA STRATEGICA PERLE BEVANDE ANALCOLICHE
Importante novità del 2026: Nasce Be No, un format inedito dedicato alle alternative analcoliche. “Be No riunisce vini, liquori, birre e RTD analcolici – dealcolizzati o prodotti senza fermentazione – insieme a bevande fermentate o botaniche ispirate ai codici alcolici. In particolare, ci sono diversi marchi italiani che rappresentano una nuova generazione di prodotti alternativi, guidati da un forte posizionamento, da radici locali e dalla domanda di qualità“, spiega Audrey Marqueyssat, Direttrice di Be Spirits e Be No.
Una risposta chiara che riflette una tendenza mondiale, che registra una crescita a due cifre.
Riunendo 12 paesi, dall’Europa all’Australia, Be No si apre anche all’Italia, rappresentata da quattro brand che coprono segmenti di mercato complementari: Bella Drinks, pioniere dello spumante analcolico a base di mosto Glera, Franc Lizêr di LEA Winery, azienda biologica friulana con un approccio innovativo e libero al vino analcolico, Marcati, storica distilleria impegnata anche nel segmento analcolico, e Feral, un nuovo arrivato da seguire. Questa presenza illustra l’impegno dei produttori italiani nell’evoluzione delle abitudini di consumo e la loro capacità di investire in nuovi territori di mercato.
Per affiancare questa evoluzione del mercato e stimolare l’ispirazione, Be No proporrà i Be No Talks in un nuovo format di 45 minuti, un luogo di confronto e condivisione. Be No completa l’offerta di Wine Paris 2026, fornendo un quadro leggibile in un paesaggio in fase di ricomposizione.
“Ciò che consolidiamo a Parigi fa parte di una più ampia visione a 360° che svilupperemo in tutti i nostri eventi. Vinexpo Americas, Vinexpo Asia e Vinexpo India integreranno a loro volta questa segmentazione a partire dal 2026. Anticipando le grandi evoluzioni del settore, il nostro impegno è di affiancare la filiera nel suo sviluppo a livello internazionale, con informazioni chiare e un contesto di mercato condiviso“, conclude Rodolphe Lameyse, Direttore Generale di Vinexposium.
INFORMAZIONI PRATICHE
Wine Paris, Be Spirits and Be No 2026 dal 9 all’11 febbraio 2026Paris Expo Porte de Versailles.
Per maggiori informazioni, visitate il sito web di Wine Paris e la rubrica media.
Per visualizzare la galleria fotografica dell’edizione 2025, cliccate qui.
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.
