
A due anni dall’apertura, il ristorante di Prati conferma la sua missione: portare in tavola una cucina inclusiva, stagionale e di qualità, dove gusto e leggerezza convivono senza differenze.
A due anni dall’apertura, New Food Experience si conferma come una delle realtà più interessanti nel panorama gastronomico romano dedicato alla cucina senza glutine e senza lattosio. Nato a settembre 2023 nel quartiere Prati (via Germanico 190), il ristorante firmato New Food Gluten Free – azienda romana leader nella produzione artigianale gluten free – è oggi un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza di gusto accessibile a tutti, senza rinunce e senza etichette, tanto da essersi guadagnato fin da subito l’inserimento della prestigiosa guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso.
“Ci rendiamo conto, a volte, di fare un vero e proprio servizio sociale” raccontano dalla proprietà. “Le persone che qui festeggiano compleanni o ricorrenze spesso ci ringraziano perché possono finalmente godersi un pranzo o una cena senza limitazioni. Il nostro obiettivo, però, è proprio questo: normalizzare. È un ristorante per tutti, anche chi non è celiaco esce soddisfatto e spesso neppure si accorge di aver mangiato gluten free”.

Photo Credit : Eleonora Siddi
Una cucina semplice, stagionale e golosa
Guidata dallo chef Davide Belardinelli, 34 anni, la cucina di New Food Experience (che strutturalmente è una sola e interamente dedicata al gluten free) è in continua evoluzione e sempre più vicina ai gusti della clientela. Piatti chiari, leggibili e stagionali: è questa la chiave del successo di un menu che ha saputo conquistare anche chi non ha intolleranze alimentari.
La brace è protagonista in molte preparazioni, così come l’uso di materie prime di stagione e ingredienti italiani selezionati. Dall’iconica Fettuccina Experience (burro, Parmigiano, crudo di manzo e gel di limone) ai primi della tradizione romana, passando per piatti come la linguina al nero di seppia con baccalà mantecato o il collo di maiale alla brace con purea di patate viola e castagne, la proposta cambia a ogni stagione ma resta fedele a un principio: la cucina senza glutine può (e deve) essere buona, rassicurante e golosa.




Photo Credit : Eleonora Siddi
“Fare ciò che piace al cliente, con semplicità e chiarezza” spiega lo chef Belardinelli. “Testiamo spesso nuovi piatti come fuori menu: se piacciono, entrano in carta. La risposta del pubblico è sempre più positiva, anche da parte di chi arriva qui un po’ scettico”.
A completare l’esperienza, una carta dei vini curata e trasversale, che attraversa l’Italia da nord a sud valorizzando piccole cantine e produttori selezionati. Un percorso pensato per accompagnare con equilibrio i piatti della cucina.


Photo Credit : Eleonora Siddi
Laboratorio e ristorante: un dialogo continuo
La sinergia con il laboratorio New Food Gluten Free – fondato nel 2013 e oggi con sei store attivi su Roma e un settimo in apertura – rappresenta uno dei punti di forza del progetto.
Oltre il 50% dei prodotti utilizzati in cucina nasce proprio dal laboratorio centrale di Massimina: pasta fresca, pane, dolci, lievitati. Una collaborazione costante che dà vita a piatti in co-produzione, come la linguina al nero di seppia o il cestino del pane con focaccia, pizzetta e sfoglia croccante, veri simboli del brand.

Photo Credit : Eleonora Siddi
Un’esperienza completa, anche da asporto
Con i suoi 40 coperti interni e un piccolo dehors su via Germanico, New Food Experience è aperto tutte le sere e a pranzo nel weekend. È sempre disponibile anche il servizio di asporto, molto richiesto e apprezzato da una clientela ormai fidelizzata, italiana e internazionale.
Per la proprietà, “l’obiettivo è continuare a crescere, mantenendo alta la qualità e ampliando il concetto di inclusione gastronomica. New Food Experience non è un ristorante per chi ha un’esigenza: è un ristorante per chi ama mangiare bene, semplicemente”.

Photo Credit : Eleonora Siddi
CONTATTI
New Food Experience – Ristorante
Via Germanico, 190 – Roma
Aperto tutte le sere, sabato e domenica anche a pranzo
Tel. 334 793 0430
newfoodexperience.it
New Food Gluten Free – Punti vendita
Monteverde – Piazza Carlo Alberto Scotti, 18
Casal Palocco – Via di Casal Palocco, 24
Ponte Milvio – Via Riano, 52
Ponte Sisto – P.za S. Vincenzo Pallotti, 208
Piazza Fiume – Via Salaria, 70
Eur – Viale Beethoven, 47

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.
