Serralunga d’Alba (CN), 27 aprile 2021.
La Casa E. di Mirafiore ha prodotto il Langhe Nascetta 2020 Biologico, il primo bianco dello storico marchio piemontese fondato nel 1878: un vino nato per rivalorizzare un antico vitigno autoctono, capace di esaltare il territorio delle Langhe quale patria non solo di grandi vini rossi, ma anche di eccellenti bianchi.
Il Langhe Nascetta 2020 Biologico di Casa E. di Mirafiore, è ottenuto da un vitigno autoctono quasi dimenticato, a difesa del patrimonio pedografico italiano. Antica varietà a bacca bianca coltivata nelle vigne di Serralunga d’Alba, è un ritorno alla tradizione che la storica azienda agricola interpreta con la precisione, l’equilibrio e l’eleganza che la contraddistinguono.
Il Langhe Nascetta è un vino avvolgente, fresco e strutturato che nasce da uve Nascetta, con cui Casa E. di Mirafiore debutta nel mondo dei bianchi. Con oltre 140 anni di storia e punto di riferimento per i grandi rossi piemontesi, la cantina, diventata Azienda Agricola Biologica nel 2018, esprime anche in questa etichetta l’innovazione rappresentata dal recupero delle tradizioni.
Preservare la biodiversità del territorio e continuare a coltivare i vitigni della tradizione piemontese è la filosofia che ha portato alla nascita del Langhe Nascetta 2020 Biologico: un bianco proveniente da una varietà quasi dimenticata in un territorio dominato dal Nebbiolo, coltivata a circa 300 metri di altitudine su terreni argillosi ricchi di marne calcaree che donano al vino struttura, acidità, complessità e mineralità: il Langhe Nascetta 2020 Biologico è caratterizzato da un processo di vinificazione e affinamento che riprende la tradizione, preservando le qualità organolettiche dell’uva e garantendo un vino che sappia esaltare il territorio. L’uva raccolta in piccole casse da 20kg cadauna, viene conferita in cantina e avviata alla pressatura senza subire la classica operazione di diraspatura per evitare ogni possibile danno al raspo ed estrarre in modo molto soffice solo il mosto fiore, che decanta in vasca per 24/36 ore. Il mosto pulito viene poi portato alla temperatura di 16 gradi per favorire l’avvio della fermentazione alcolica che dura circa 3 settimane, dopodiché il vino sosta sulle proprie fecce fino a inizio Primavera, momento in cui inizia la preparazione per la messa in bottiglia. Di colore giallo paglierino con evidenti riflessi verdognoli, presenta un profumo intenso di frutta bianca e albicocca che può sfociare in erbe aromatiche. Al palato è avvolgente con una nota fresca e leggermente acida che dona una piacevolissima persistenza e un’ottima sapidità. Rispetto della terra e delle tecniche vinicole del passato, insieme alla ricerca di un’alta qualità e della massima eco-sostenibilità possibile, sono i valori con cui la storica Casa E. di Mirafiore ha prodotto questo bianco vino.
Casa E. di Mirafiore – Con oltre 140 anni di storia, celebre per la produzione di grandi vini rossi piemontesi, Casa E. di Mirafiore rappresenta uno stile vinicolo che combina la rigorosa tradizione locale con le tecnologie della viticoltura biologica. La sua tenuta nel cuore delle Langhe, dove si estendono i celebri paesaggi vitati riconosciuti patrimonio mondiale dall’UNESCO, è contraddistinta dal 2018 da una coltivazione biologica certificata che non prevede l’utilizzo di prodotti di sintesi e garantisce la massima sostenibilità e il rispetto dell’ambiente per una qualità pulita del vino. Uno stile che è espressione storica del marchio: fondata nel 1878 dal figlio del primo Re d’Italia, Emanuele Alberto Guerrieri Conte di Mirafiore, la cantina conosce da subito un’epoca di grande splendore distinguendosi per i criteri innovativi adottati per la produzione di vini di qualità. Dopo la grande depressione economica del ‘900, che portò anche alla vendita del marchio, nel 2008 questo ritorna nel cuore del Villaggio, ricomincia a produrre i suoi Cru di Barolo aprendo le porte delle sue cantine ai visitatori del Villaggio Narrante.
Casa di E.Mirafiore
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.