
Venerdì 5 dicembre 2025 Buggerru, perla del Sulcis, ospita una giornata interamente dedicata alla cultura del cibo e del vino di Sardegna.
L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino – Delegazione Sardegna in collaborazione con il ristorante San Nicolò di Buggerru e il patrocinio del Comune di Buggerru, organizzano un evento all’insegna della cultura enogastronomica, della buona cucina e alla scoperta di un angolo di Sardegna ancora poco noto: il Sulcis.
L’occasione è la presentazione dell’“Enciclopedia Enogastronomica della Sardegna” dell’antropologa Alessandra Guigoni, socia delle Donne Del Vino della Sardegna. Antropologa culturale e giornalista si occupa da 30 anni di storia e cultura del cibo di Sardegna e valorizzazione delle produzioni locali. L’enciclopedia, in formato ebook, ha 660 pagine, 1000 tra voci (dall’acqua minerale allo zafferano) e ricette storiche e circa 1000 schede delle più importanti aziende dei settori vitininicolo e agroalimentare della Sardegna.
L’iniziativa organizzata dalla Delegazione Sardegna dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, guidata da Nina Puddu, è stata fortemente voluta dalla Vice Delegata Cristina Mamusa, esperta di enogastronomia e titolare de Le strade del gusto (con core business nel turismo enogastronomico), al fine di valorizzare i prodotti e i vini tipici del Sulcis, in collaborazione con la ristoratrice e socia delle DDV, Rossella Cavassa.
La giornata si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione dell’identità enogastronomica isolana. Obiettivo dell’evento è promuovere la conoscenza dei prodotti sardi, sostenere i produttori locali e mettere in evidenza il ruolo crescente delle donne nella filiera vitivinicola e agroalimentare.

Il Comune di Buggerru sostiene la manifestazione, che punta a coinvolgere cittadini, turisti, operatori del settore, scuole e associazioni.
Si parte alle 10:00 con una visita guidata alla Galleria Henry, un’importante galleria mineraria storica scavata nel 1865 e lunga circa 1 km, situata a Buggerru, parte del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna e luogo simbolo della storia mineraria del territorio.
Alle 11:30, nell’Aula Consiliare del Comune, Alessandra Guigoni presenterà l’Enciclopedia, introdotta da Cristina Mamusa. Sono previsti i saluti della sindaca Laura Cappelli.
Alle 13:30 il pubblico prenotato potrà partecipare a una degustazione al Ristorante San Nicolò, affacciato sulla splendida spiaggia omonima, guidato da Rossella Cavassa, con un menù dedicato ai sapori del Sulcis.
Il menu prevede un Tortino di carciofi sardi e il tipico Mustazzeddus del Sulcis, una focaccia golosa al pomodoro, in abbinamento allo spumante metodo classico Solais, da uve Vermentino, Vol. 12,5%, della Cantina di Santadi.
A seguire l’Hummus di ceci di Musei con polpo; come primo piatto i Sappueddus di farina integrale con salsa al pomodoro, con la preziosa dimostrazione pratica della preparazione a cura della cuoca Chiara Cogotti nota per il suo impegno nella promozione della cultura enogastronomica della Sardegna; in abbinamento Froris, Carignano del Sulcis DOC rosato, annata 2023, vol. 13% della Cantina di Santadi.
Il secondo è un classico Tonno cotto a vapore con cipolla e galletta carlofortina abbinato a due vini: al Rocca Rubia, Carignano del Sulcis DOC Riserva, annata 2022, vol. 14,5 % della Cantina di Santadi e al Mommotino, Isola del Nuraghi IGT rosso, annata 2022, vol 13% della Cantina Gibadda.
Per terminare sarà offerta la deliziosa Pasticceria secca sarda tra cui spiccano le tradizionali Pastiglie di Iglesias dolcetti tipici sardi a base di mandorle tritate, zucchero, scorza di limone e cannella in abbinamento al vino passito Sorbino, Isola dei Nuraghi IGT, annata 2024, vol 14,5 % della Cantina Gibadda.
Il costo del menù è di 25 euro, con prenotazione anticipata (email: [email protected], tel 328 75870557)
Le produttrici vitivinicole associate che hanno aderito alla manifestazione sono la Cantina di Santadi e la Cantina Gibadda.
La Cantina Santadi, di recente entrata a far parte dell’associazione con Chiara Atzeni (responsabile dell’hospitality), è una rinomata cantina cooperativa, famosa per la sua produzione di vini, in particolare del Carignano del Sulcis DOC
La cantina Gibadda, della socia Patricia Vidotto, è un’azienda vitivinicola situata ad Arbus, nel sud della Sardegna che offre anche esperienze enoturistiche con degustazioni. È specializzata nella produzione di vini da vitigni autoctoni come Barbera Sardo, Bovale, Cannonau, Carignano, Monica e Vermentino.

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.
