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Alta Langa conquista Roma: bollicine piemontesi protagoniste nella Città Eterna

di Fulvio Falbo

Lunedì 16 giugno 2025 potrebbe essere un giorno speciale per tutti gli amanti delle bollicine d’autore. Nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio, precisamente allo Spazio Field (via Merulana 248), torna nella Capitale Alta Langa Roma, l’appuntamento B2B dedicato esclusivamente alle Alte Bollicine Piemontesi. Un evento che già lo scorso anno ha fatto parlare di sé e che quest’anno promette di fare ancora meglio.

Dalle 10.30 alle 17.30, più di 30 produttori dell’Alta Langa DOCG presenteranno al pubblico – composto da operatori Horeca e stampa – oltre 70 etichette di Metodo Classico. Non un banco d’assaggio qualunque, ma una vera e propria esperienza sensoriale che attraversa i versanti alti delle colline piemontesi. In degustazione: bianchi, rosati e riserve in versione brut e pas dosé. Insomma, per ogni palato esigente ci sarà qualcosa da scoprire.

Marco Reitano, sommelier del ristorante tristellato La Pergola del Rome Cavalieri, guiderà alcune masterclass su invito, offrendo una lettura tecnica e appassionata di un territorio che sta conquistando sempre più spazio nelle carte dei vini dell’alta ristorazione

Immagini  iShock

Oltre alla  giornata del 16 numerosi saranno gli eventi. Nei giorni precedenti, dieci ristoranti simbolo della scena gastronomica romana saranno coinvolti in un servizio fotografico davvero speciale. L’obiettivo? Portare lo spirito elegante e contemporaneo dell’Alta Langa DOCG direttamente nella quotidianità di chi lavora dietro i fornelli e in sala. Le immagini, pubblicate sui canali social del Consorzio, saranno una celebrazione della ristorazione romana e del suo legame con questo spumante di territorio.

I locali protagonisti di questa “anteprima diffusa” sono nomi che gli appassionati conoscono bene: Mirabelle, L’Arcangelo, Sushisen, Baccano, Armando al Pantheon, Osteria Chiari e altri ancora. Dieci firme diverse, dieci modi unici di raccontare Roma a tavola, uniti dalla passione per le bollicine piemontesi.

Debutterà ufficialmente durante l’evento anche “Onde”, una nuova installazione pensata dal Consorzio Alta Langa per raccontare – in modo artistico e innovativo – il proprio territorio. Si tratta di una struttura in legno, composta da strati sovrapposti che riprendono le curve di livello delle colline dell’Alta Langa, verniciate in un elegante giallo-oro.

Più che un semplice plastico, Onde è un simbolo: un’ode visiva alla geografia e all’identità delle colline tra Asti, Cuneo e Alessandria. Un territorio unico, sospeso tra mare e Alpi, capace di produrre spumanti eleganti, strutturati e – cosa non da poco – sempre millesimati. Sì, perché ogni bottiglia di Alta Langa DOCG riporta in etichetta l’anno della vendemmia, proprio come un grande vino da meditazione.

Un cocktail per brindare all’incontro

Non solo degustazioni in purezza: durante la giornata si potrà anche assaggiare un cocktail esclusivo, creato per l’occasione da Giacomo Colamarino, bar manager del cocktail bar Ai Piani Sottobanco. Il nuovo cocktail chiamto  Alta Langa Passion ed è un mix  di Alta Langa DOCG, sciroppo al frutto della passione, succo di lime, vodka e lime. Fresco, esotico e con quel tocco effervescente che solo queste bollicine sanno dare.

“Volevamo qualcosa che raccontasse l’incontro tra Roma e il Piemonte – ha spiegato Colamarino – e il carattere elegante dell’Alta Langa è stato perfetto per una ricetta che vuole essere celebrativa ma anche creativa”.

Oggi il Consorzio Alta Langa riunisce 90 produttori e altrettanti viticoltori. Una realtà solida che punta sulla qualità e sulla valorizzazione di un territorio straordinario, dove i vigneti si trovano tutti oltre i 250 metri di altitudine. Le uve utilizzate sono Pinot Nero e Chardonnay, spesso vinificate in purezza e sempre raccolte a mano, con grande attenzione alla selezione. Lo spumante viene affinato per almeno 30 mesi sui lieviti: un tempo lungo, ma necessario per raggiungere quella complessità aromatica e quella finezza che sono oggi il tratto distintivo dell’Alta Langa.

Con oltre 3,2 milioni di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2024, l’Alta Langa guarda al futuro con entusiasmo. Il mercato è ancora prevalentemente italiano (85%), ma l’export è in crescita. E intanto, dopo essere stato nominato “Vino dell’Anno Regione Piemonte” 2025, questo spumante continua a conquistare palati, una bottiglia alla volta.

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