Di Fulvio Falbo.
La 60ª vendemmia dell’Azienda Livon, celebrata il 27 agosto 2024, rappresenta un traguardo di grande importanza nel panorama vitivinicolo del Collio, una delle aree più rinomate del Friuli-Venezia Giulia. Questo importante evento si colloca in un anno caratterizzato da condizioni climatiche complesse che hanno messo alla prova la resilienza e la competenza della famiglia Livon.
Fondata nel 1964 da Dorino Livon, l’Azienda Agricola Livon è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nel mondo vitivinicolo del Friuli-Venezia Giulia, fin dall’inizio, la famiglia Livon ha dimostrato una dedizione ineguagliabile alla qualità e all’innovazione, ponendo l’accento su tecniche di vinificazione che rispettano la tradizione pur abbracciando le nuove tecnologie.
La storia dell’azienda è strettamente legata alla passione per la terra e per il vino ed oggi, sotto la guida di Matteo Livon, l’azienda continua a coltivare questa passione, producendo vini di alta qualità che esprimono al meglio il terroir del Collio.
Nel corso dei decenni, la gamma dei vini Livon si è ampliata per includere alcuni dei più rinomati vitigni della regione, infatti, tra i vini prodotti spiccano, tra gli altri, i bianchi come il Pinot Grigio, il Friulano, e il Sauvignon, noti per la loro freschezza e complessità aromatica e come il Merlot e il Cabernet Sauvignon, per i vini rossi, che si distinguono per la loro struttura e la capacità di invecchiamento.
L’anno 2024 è iniziato sotto il segno di un deficit idrico marcato, eredità delle scarse precipitazioni dell’anno precedente, che avevano lasciato le falde acquifere a livelli preoccupantemente bassi. Tuttavia, contro ogni previsione, la primavera ha sorpreso con un andamento meteorologico eccezionalmente piovoso. Queste abbondanti piogge non solo hanno rimpinguato le riserve idriche, ma hanno anche richiesto un notevole impegno nella protezione fitosanitaria delle vigne, un aspetto cruciale per garantire la salute e la qualità delle uve. Le condizioni avverse non hanno scoraggiato la famiglia Livon, che grazie alla loro esperienza e alla profonda conoscenza del territorio, è riuscita a mantenere le uve in condizioni ottimali fino alla fine di giugno.
Con l’arrivo dell’estate, il quadro meteorologico si è stabilizzato, favorendo lo sviluppo finale delle uve. Il bel tempo, intervallato da leggere precipitazioni, ha creato un equilibrio ideale per la maturazione delle uve. Le alte temperature estive, combinate con le occasionali piogge, hanno permesso di raggiungere una maturazione perfetta, tanto che i primi grappoli di Pinot Grigio sono stati raccolti già il 20 agosto.
Questa vendemmia si distingue non solo per la qualità delle uve raccolte, ma anche per le condizioni climatiche che hanno contribuito a creare un prodotto dalle caratteristiche eccezionali. Le leggere piogge degli ultimi giorni hanno mitigato il calore estivo, favorendo escursioni termiche significative tra il giorno e la notte. Questo fenomeno ha avuto un impatto positivo sui mosti, che si presentano profumati, con un’ottima componente zuccherina e un equilibrio acido ben definito, elementi che preannunciano vini di grande eleganza e struttura.
Matteo Livon e la sua famiglia affrontano questa sessantesima vendemmia con un sentimento di orgoglio e soddisfazione. Questa ricorrenza non è solo un riflesso della loro dedizione e passione per la viticoltura, ma anche della capacità di adattarsi e superare le sfide poste dalla natura, confermando ancora una volta la posizione di rilievo delle Aziende Agricole Livon nel panorama enologico del Collio. Il vino che nascerà da questa vendemmia sarà non solo un tributo alla tradizione, ma anche una testimonianza della continua ricerca dell’eccellenza che ha contraddistinto la famiglia Livon per sei decenni.
Nato nel 1975 a Torino, lavora come Sales nel campo dell’Information Technology da oltre 25 anni.
Questa iperspecializzazione tecnica/tecnologica – per contrappasso – ha portato Fulvio ad appassionarsi a tutto quello che ha a che fare con la capacità umana di produrre bellezza e genuinità.
Con queste premesse – complici numerosi viaggi – ha iniziato un percorso di formazione personale e di ricerca in ambito Enogastronomico.
Laureato in Scienze Economiche e Giuridiche con specializzazione in Gastronomia, Ospitalità e Territorio. Da poco è diventato Sommelier del Riso ed ha frequentato corsi per degustazione e abbinamento del vino.
Referente per Torino e Provincia di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale e articolista di Epulae News Food and Wine Web Magazine per l’Italia.