
Cabras, 23/09/2025 – La bottarga proposta con un risotto agli agrumi, con mirtillo e bottarga, con una Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1998 in accompagnamento. Sul palco, in chiusura della IV edizione Festival della Bottarga, lo chef 2 stelle Michelin Davide Oldani – ospite d’onore della manifestazione enogastronomica che si è svolta a Cabras (OR) lo scorso weekend – ha duettato con Andrea Atzori, responsabile commerciale della Cantina Contini 1898 e sommelier. Un abbinamento apprezzato anche da Oldani, come ha sottolineato nell’incontro condotto dalla giornalista Lara De Luna: la tendenza dolce del piatto, unita alla sua sapidità e alla lieve nota acida, ha trovato infatti un perfetto equilibrio con il vino.

Nella foto da destra: Andrea Atzori, Lara de Luna e Davide Oldani
Poco prima aveva intrattenuto gli spettatori in un vivace showcooking lo chef e conduttore televisivo romano, Max Mariola, con un sempre classico risotto mantecato alle arselle, sfumato con Vernaccia di Oristano DOC della Cantina Contini, condito con zafferano e bottarga. L’assaggio del piatto con degustazione di vino (Vernaccia do Oristano DOC 2021) è con il vicepresidente della Cantina Contini 1898 e presidente del Consorzio della Vernaccia DOC di Oristano, Mauro Contini. Con il conduttore Manolo Orgiana di Spirito Autoctono i tre si interrogano se sia preferibile l’assaggio del piatto e poi del vino, o viceversa, concordano che non vi è una regola. Mariola suggerisce di iniziare dal suo piatto.



La giuria
La bottarga di muggine, prezioso simbolo del territorio, ha trovato un’affinità speciale con la Vernaccia di Oristano, storico vino della Valle del Tirso. I due “ori” si sono spesso incontrati nei piatti e nei brindisi proposti, dando vita ad accostamenti apprezzati da pubblico e chef. Come sottolinea Mauro Contini, “la Vernaccia di Oristano DOC, grazie al suo affinamento in legno, è il vino che meglio si armonizza con la intensa sapidità della bottarga di muggine, valorizzandone il gusto senza sovrastarlo”.
Non sono mancati gli abbinamenti cibo-vino con bottarga, Vernaccia e Nieddera negli show cooking degli chef Salvatore Camedda, Imma Diana e Salvatore Ticca: Camedda ha proposto Ciccioneddus con aglio, olio e peperoncino in verde, con cannolicchi e crema di alici e bottarga. Diana ha realizzato un piatto di tortellini con ricotta, seppia, bottarga ed aglio nero, accomoagnato da una Vernaccia di Oristano DOC Flor, mentre Ticca ha presentato una Bouillabaisse fredda di muggine e bottarga.
Cala così il sipario sulla IV edizione del Festival della Bottarga, che ha registrato oltre 10mila presenze nel weekend dal 19 al 21 settembre 2025. Cabras ha vissuto tre giornate intense in cui cucina, tradizioni, cultura e musica hanno raccontato l’identità del Sinis a un pubblico numeroso e partecipe. Un’edizione che ha confermato la bottarga di muggine e la Vernaccia di Oristano come protagonisti assoluti, celebrati da chef, produttori e appassionati in un perfetto incontro tra gusto e territorio.
Cocktail a base di Vernaccia con fingerfood di bottarga: vince Ari Deidda di Cagliari

Cocktail contest Colpi di Vernaccia: al centro Ari Deidda, vincitore della III edizione
Conquista il contest di cocktail “Colpi di Vernaccia” Ari Deidda, giovane bartender cagliaritano e titolare dell’eco cocktail bar Ricicla, Riduci, Riusa. Fedele alla sua filosofia del “non si butta via niente”, ha presentato il cocktail “Tomaccia” (Da “Tomato e Vernaccia”), una combinazione di Vernaccia di Oristano DOC Contini, soda al vermouth dealcolato Silvio Carta e acqua distillata degli scarti dei pomodorini datterini. “La Vernaccia è un prodotto territoriale, molto flessibile e adatto nella mixology – spiega Ari sul palco – noi lo proponiamo da solo – e ha un suo pubblico di estimatori – o nel mix, lo usiamo nel classico cocktail italiano “Bicicletta” che oggi vive un revival”.
La realizzazione di Deidda è stata accompagnato da un finger food: raviolo di sedano con ripieno di ricotta di pecora, condito con burro alla Vernaccia, pecorino, finocchietto selvatico e una spolverata di bottarga. Deidda oltre ad aver conquistato la giuria con il primo posto, ottiene anche altri tre riconoscimenti: miglior decorazione, miglior finger food e miglior speech. La migliore tecnica viene invece assegnata ad Andrea Vacca di Sorso, bartender dell’Hotel Valle dell’Erica.
La competizione “Colpi di Vernaccia”, ideata da Andrea Balleri – brand ambassador della Cantina Contini – ha messo alla prova la creatività e il gusto dei partecipanti nella realizzazione di cocktail a base di Vernaccia di Oristano, e ha visto anche la presenza e supervisione tecnica di Ernesto Molteni, Segretario nazionale A.B.I. e coordinatore per la Sardegna, ha ricordato che l’aperitivo resta un rito intramontabile, capace di stimolare l’appetito e offrire spazio alla creatività nella mixology.
Lo show è stato condotto dai giornalisti Lara De Luna, Francesco Bruno Fadda di The Over Magazine e Manolo Orgiana di Spirito Autoctono, ed è stato realizzato in collaborazione con Contini 1898, A.B.I. Professional – Associazione Barmen Italiani, Silvio Carta Distillerie, Consorzio della Vernaccia e Spirito Autoctono Media.
Contini 1898
“Un Cuore antico, una Nuova Casa”. Nata nel 1898 per intuizione del capostipite Salvatore Contini, la Cantina Contini 1898 è la prima e più antica cantina della Sardegna. Qui, nelle cantine, site lungo le sponde dello stagno di Cabras, riposano in botte – pazientemente e al buio – i vini Vernaccia di Oristano DOC e DOC Riserva in attesa di essere imbottigliati. Oggi l’azienda produce una gamma completa di vini, oltre venti etichette tra rossi, bianchi, spumanti e rosé – tra cui il “Karmis” Bianco Isola dei Nuraghi IGT e l’Attilio, spumante metodo Charmat da uve Vernaccia – presente sia nei mercati nazionali che internazionali. Dal 2022 – dopo un importante lavoro di restyling – è stato inaugurato lo spazio hospitality e multifunzionale, dedicato alle degustazioni, agli eventi e alla visita della Cantina, prenotabili direttamente dal sito: vinicontini.com
Ufficio Stampa Cantina Contini
Giulia Eremita
Tel./WA 348 036 0916

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.