
di Fulvio Falbo
Per me tra le uscite editoriali più interessanti di questo 2025, nel panorama enogastronomico, spicca senza dubbio “Champagne. Passato, presente e futuro di un vino leggendario” di Francesco Piccat, pubblicato da Kellermann Editore. Il saggio, di 144 pagine, non è, e non vuole essere, una guida enologica ma piuttosto un racconto storico, culturale e sensoriale che accompagna il lettore lungo il percorso di uno dei vini più iconici del mondo.

Francesco Piccat, giornalista e comunicatore originario di Saluzzo nonchè professore al museo del vino di Parigi di degustazione, articolista e referente francese di EpulaeNews, unisce la sua passione per la cultura del vino a un rigoroso approccio storico e a una narrazione chiara e coinvolgente. Il risultato è un’opera scorrevole e accessibile anche ai non addetti ai lavori, capace di affascinare chiunque ami le storie che il vino porta con sé. Il testo stimola il desiderio di approfondimento personale, offrendo al lettore puntuali riferimenti bibliografici per continuare il viaggio. Il volume è stato appena presentato – con successo – al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove ha attirato l’interesse non solo degli addetti ai lavori, ma anche del grande pubblico già memore del precedente lavoro di ricerca edito sempre da Kellerman Editore dal titolo Borgogna. Storie di grandi vini francesi (2024) oggi alla 3° ristampa.


Un viaggio nella storia… con un calice in mano
Il libro si apre con un’immersione nelle origini dello Champagne, risalenti al XVII e XVIII secolo, quando ancora il celebre vino delle feste era, curiosamente, un vino fermo. Con cura e passione, Piccat narra come l’evoluzione delle tecniche enologiche, la genialità dei monaci – tra cui il leggendario Dom Pérignon – e i mutamenti climatici e sociali abbiano dato origine a un vino straordinario, divenuto emblema di eleganza e celebrazione
Non mancano riferimenti agli episodi storici che ne hanno fatto un mito: dai banchetti reali francesi e britannici alle due guerre mondiali, passando per l’espansione dello Champagne nel mercato globale. L’autore intreccia con maestria eventi storici e vicende delle famiglie produttrici, restituendo un ritratto vivido e coinvolgente dell’evoluzione della regione e del vino che ne incarna l’identità
Tradizione e innovazione: una sfida ancora attuale
Un aspetto molto interessante del libro è la riflessione sull’equilibrio tra passato e futuro. Oggi lo Champagne vive un momento di grande fermento anche se con un leggero calo di vendita: le Maison più storiche continuano a dominare il mercato, ma si fanno spazio nuove realtà, piccoli vigneron che riscoprono metodi antichi e introducono tecniche più sostenibili.
Piccat descrive come l’identità dello Champagne sia oggi il frutto di una continua tensione tra innovazione tecnologica e rispetto per la tradizione e guida il lettore alla scoperta delle diverse zone della regione, delle uve principali (Pinot Noir, Meunier, Chardonnay) e delle sfumature stilistiche che ogni produttore imprime nella bottiglia.
Per me un libro per tutti, anche per chi vuole semplicemente imparare a bere meglio, scoprendo cosa si cela in ogni bicchiere anzi… in ogni coppa !
Per chi volesse leggere questo libro:

Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.