Il 29° Concours Mondial de Bruxelles 2022, svoltosi in Calabria dal 19 al 21 Maggio, chiude i battenti con un grande successo e annuncia i risultati della Sessione Vini Rossi e Bianchi
In Calabria entusiasmo alle stelle e grande partecipazione da parte del pubblico nell’edizione che riporta il vino nella sua terra madre. L’Italia è al secondo posto per numero di Gran Medaglie d’Oro vinte e al terzo posto per numero totale di riconoscimenti.
Chiusura in grande stile per l’edizione 2022 del Concours Mondial de Bruxelles. La competizione vinicola più prestigiosa al mondo ha infatti riempito di gusto e colore le strade di Rende, in provincia di Cosenza, dal 19 al 21 maggio, rivelandosi come di consueto un appuntamento imperdibile per appassionati e operatori del comparto.
Numerosi i focus tematici proposti nel corso dei tre giorni della manifestazione; le degustazioni guidate e i seminari sono stati moderati da riconosciuti esperti di settore, che hanno dato vita ad un dialogo sempre attivo, fonte di importanti spunti di riflessione. Tanti gli argomenti trattati nel folto palinsesto del Concours, dal rapporto tra vino e giovani fino agli effetti benefici del vino, passando per il turismo enogastronomico in Calabria. Ed è stata proprio la Calabria, insieme ai suoi appassionatissimi cittadini, la vera protagonista del Concours Mondial de Bruxelles 2022. L’evento è stato un’autentica festa per i produttori locali, che hanno partecipato attivamente alle numerosissime degustazioni e ai convegni, rendendo così omaggio alla tradizione millenaria che lega la Calabria alla viticoltura. “Numeri e passione – commenta l’Assessore regionale calabrese all’Agricoltura, Gianluca Gallo – che testimoniano meglio di ogni altro dato della riuscita dell’evento e della sua capacità di essere vetrina fondamentale per una narrazione di una Calabria autentica, al di fuori degli stereotipi che tanto penalizzano una terra ricca di risorse e di talenti. In questo quadro, regala ulteriore gioia e soddisfazione l’ottima performance fatta registrare, anche sotto il profilo della gara, da diverse cantine calabresi, con i loro vini di qualità, assegnatari di riconoscimenti prestigiosi”.
Pubblicati anche i risultati della Sessione Vini Rossi e Bianchi 2022, che ha visto gareggiare oltre 7300 vini provenienti da 40 paesi e 6 continenti. Tra i vincitori figurano etichette da tutto il mondo, a partire dai paesi produttori più affermati fino ad alcune piacevolissime sorprese, tra cui, tra le altre, la Cina, il Perù e perfino il Kazakistan. Risultati più che soddisfacenti per l’Italia, che con un totale di 354 medaglie si colloca al terzo posto dopo la Spagna, seconda con 433 medaglie, e la Francia, prima con 455 medaglie. Tra le regioni italiane più blasonate si distinguono la Sicilia con 58 medaglie, la Toscana con 50, la Puglia con 46 e il Veneto con 33. La Calabria padrona di casa ha raccolto 31 medaglie, un risultato estremamente positivo e che fa ben sperare per un futuro vitivinicolo di grandissima prospettiva.
Con ben 16 riconoscimenti, inoltre, l’Italia si piazza al secondo posto per numero di Gran Medaglie d’Oro, preceduta solo dalla Spagna con 17 medaglie. La Gran Medaglia d’Oro è il massimo riconoscimento del Concours Mondial de Bruxelles e viene assegnata solo all’1% dei vini iscritti alla competizione. Come da previsioni, l’Italia ribadisce il suo ruolo centrale nella produzione vitivinicola di qualità. A ricevere il prestigioso premio di miglior vino rosso italiano, Mai Dire Mai, Amarone della Valpolicella DOCG, dell’Azienda Pasqua Vigneti e Cantine, Veneto. Tra i vini bianchi, il miglior italiano è Fileno dell’Azienda CVA Canicattì, Sicilia.
Tutti i vini sono stati degustati dalle commissioni del Concours Mondial de Bruxelles, accuratamente selezionate, composte da esperti del settore in rappresentanza di 45 nazionalità. Il rigoroso processo di valutazione si basa su un modello ideato dall’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) e dall’Unione Internazionale degli Enologi. La medaglia viene assegnata a meno del 30% dei vini iscritti. Una medaglia che fa la differenza: uno studio interno nella grande distribuzione belga, ha infatti confermato un aumento del 30% delle vendite per i vini presenti su scaffale con il bollino della medaglia del CMB.
L’edizione 2022 del Concours Mondial de Bruxelles si è dunque rivelata un successo più che annunciato, caratterizzato dal prestigio della Sessione Vini Bianchi e Rossi, ma soprattutto dal sentimento di convivialità, condivisione e gioia con cui i cittadini calabresi hanno celebrato uno degli eventi sul vino più importanti al mondo. La prossima Sessione Vini Rossi e Bianchi del Concours Mondial de Bruxelles si terrà dal 12 al 14 maggio 2023 in Istria, Croazia, dove il concorso festeggerà la sua 30ª edizione
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Concours Mondial de Bruxelles
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Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.