
Cabras, 19/08/2025 – Nelle tenute Contini della Bassa Valle del Tirso e del Sinis in Sardegna è iniziata questa settimana la vendemmia, al 127° anno dalla fondazione della cantina più antica della Sardegna. Il 18 agosto hanno preso il via le attività di taglio con la raccolta delle uve Nieddera e Vernaccia destinate agli spumanti, confermando un anticipo rispetto ai tempi tradizionali che negli ultimi vent’anni è diventato la normalità.
Quest’anno l’anticipo si presenta più contenuto e regolare rispetto agli anni precedenti, grazie a condizioni climatiche più favorevoli che hanno caratterizzato l’annata. L’inverno è stato mite con poche piogge, ma superiori agli ultimi 2 anni, mentre la primavera ha visto precipitazioni abbondanti che si sono rivelate molto utili per lo sviluppo vegetativo delle viti. Il mese di giugno, ancora una volta caratterizzato da temperature elevate, ha fatto registrare lievi stress idrici, come in tutta la Sardegna.
Mauro Contini, contitolare alla quarta generazione dell’azienda di famiglia e responsabile della produzione, conferma la tendenza positiva: “Le fasi fenologiche sono in linea con il 2024, certamente la tendenza degli ultimi decenni è quella di un anticipo sullo sviluppo. Continuiamo a mantenere alta l’allerta per gli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici, che continuano a impattare sul nostro settore, ma quest’anno possiamo contare su un andamento più regolare e prevedibile.”

Mauro Contini
Le aspettative per questa vendemmia sono particolarmente elevate sia in termini qualitativi che quantitativi.
Dopo la raccolta iniziale di Nieddera e Vernaccia per la spumantizzazione nelle vigne tra Cabras, Nurachi e Riola Sardo, seguirà la raccolta per la produzione dei bianchi e dei Vermentini. Tra la fine di agosto e i primi di settembre sarà la volta delle uve destinate al Karmis, mentre a settembre si procederà con la raccolta delle uve rosse, partendo da Cannonau e Nieddera per i rosati, per poi procedere con le uve rosse destinate ai vini rossi. La vendemmia si concluderà a fine settembre con la raccolta della Vernaccia destinata alla produzione delle Vernaccia di Oristano DOC e a inizio ottobre con la raccolta delle uve Vernaccia stramature destinate alla produzione del Pontis – IGT Isola dei Nuraghi Bianco Dolce.
Cantina Contini 1898
Un Cuore antico, una Nuova Casa”. Nata nel 1898 per intuizione del capostipite Salvatore Contini e
a sua moglie, Anna Maria Dessì, la Cantina Contini 1898 è la prima e più antica cantina della
Sardegna. Qui, nelle cantine, site lungo le sponde dello stagno di Cabras, riposano in botte –
pazientemente e al buio – i vini Vernaccia di Oristano DOC e DOC Riserva in attesa di essere
imbottigliati. Oggi l’azienda produce una gamma completa di vini, oltre venti etichette tra rossi,
bianchi, spumanti e rosé – tra cui il “Karmis” Bianco Isola dei Nuraghi IGT e l’Attilio, spumante
metodo Charmat da uve Vernaccia – presente sia nei mercati nazionali che internazionali. Dal 2022 –
dopo un importante lavoro di restyling – è stato inaugurato lo spazio hospitality e multifunzionale,
dedicato alle degustazioni, agli eventi e alla visita della Cantina, prenotabili direttamente dal sito:
vinicontini.com

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.