Il 6 luglio scorso è nata la Slow Wine Coalition, una rete tematica internazionale che mette insieme tutti coloro che amano un vino buono, pulito e giusto, cioè un vino la cui produzione rispetti l’ambiente, difenda il paesaggio e costituisca motore di sviluppo culturale e sociale. Ecco il Manifesto per il vino buono, pulito e giusto.
Obiettivo della rete tematica è quello di creare occasioni di discussione, confronto, promozione per far crescere in consapevolezza la comunità, rafforzando l’economia dei produttori.
Grazie a questo Manifesto, a cui ispirarsi, Slow Food intende riunire tutti i protagonisti della filiera intorno alla consapevolezza che il ruolo del vino non può essere più soltanto quello edonistico legato al piacere della degustazione, ma seguirà sempre di più la via di un’autentica sostenibilità ambientale, della tutela del paesaggio e della crescita culturale e sociale dei territori del vino.
Un’azione concreta per far fronte all’inquinamento, al depauperamento della biodiversità a causa dell’utilizzo di diserbanti e disseccanti, delle monocolture nelle aree di maggior pregio, dello sfruttamento della manodopera, ecc. ecc. …
Pertanto è necessaria un’unità di intenti, ovvero la creazione di una rete che aiuti a far conoscere questi sforzi, a invogliare i produttori a seguire un nuovo approccio che promuova culturalmente e con intelligenza i prodotti che sono frutto di un’agricoltura che aiuta territorio, paesaggio e società. Riunendo in un’unica rete vignaioli e produttori, appassionati e professionisti – dal distributore all’oste, dal sommelier all’enotecaro, dal giornalista al blogger – è possibile incidere concretamente sul futuro della viticoltura.
Per prendere parte alla Slow Wine Coalition, basta firmare il Manifesto presente sul sito dedicato. Possono firmare il Manifesto tutti coloro che si riconoscono nelle linee guida del decalogo, siano essi produttori, degustatori, tecnici, professionisti del settore o semplici appassionati di un certo modo di fare vino.
L’appuntamento più importante per i componenti della Slow Wine Coalition sarà l’evento: Slow Wine Fair di Bologna, che si terrà dal 26 febbraio al 1° marzo 2022, volto a promuovere e sostenere una produzione, un consumo ed una promozione di un vino che fa bene all’ambiente, al paesaggio e a coloro i quali lo realizzano.
Sociologa, da circa trent’anni sommelier, ha conseguito nel 2009 il master in Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche. Ha svolto attività di relatrice nei corsi di formazione di numerose associazioni di sommellerie e sin dal 2006 collabora con EPULAE Accademia Enogastronomica Internazionale, di cui è stata, tra l’altro, cofondatrice e vicepresidente nazionale. Ha rivestito il ruolo di Consigliere nazionale di Slow Food Italia e di collaboratrice della guida Osterie d’Italia, menrtre permane il suo contributo alla guida dei vini Slow Wine e l’attività di relatrice nei Master of Food®. Nel 2008 ha ideato l’originale manifestazione a carattere nazionale: Laghidivini, il festival dei vini prodotti sulle sponde dei laghi italiani, che si tiene annualmente sul lago di Bracciano (RM). Da circa dieci anni si occupa di gastronomia storica, con particolare riguardo al Ducato di Bracciano e ai vini medicinali. Nel 2018 ha pubblicarto il suo primo libro, un saggio sulla gastronomia e la cosmesi rinascimentale (Alla corte di donna Isabella De’Medici Orsini. Racconti e ricette-YCP) e ha dato vita al suo blog personale www.sandraianni.it. Tra le varie esperienze figurano numerosi interventi in convegni a carattere nazionale, membro di giuria in competizioni per bartender, concorsi enologici e in commissioni di valutazione di eventi di ricostruzione storica. Collabora, sin dal 2007 come articolista alla web magazine Food & Wine Epulae News per il quale dall’autunno scorso cura una rubrica dedicata alle piante eduli. Recentemente con la Web TV si.Channel.tv ha avviato un progetto di webinar sulla storia della gastronomia.