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IN PARADISO A VENEZIA

di Leonardo Felician

Riprendere e rilanciare lo storico ristorante Paradiso a Venezia, lasciato lentamente in abbandono, cambiando nome per chiamarlo In Paradiso è una sfida audace. Ma a una ventina d’anni da quella scelta, con tanto lavoro e tanta tenacia, i nuovi gestori Marina Bertoldini, Fabio Marafatto e Mehdy Di Loreto possono dire di averla vinta. Situato a un passo dall’ingresso Giardini della Biennale e affacciato sulla fermata del vaporetto sulla laguna, comodissimo da raggiungere, il locale si è trasformato in uno spazio multifunzionale immerso nel verde nel cuore del sestiere di Castello: ristorante, bistrot, location per eventi, sede espositiva. E’ aperto durante la stagione della Biennale, che nonostante il nome a Venezia si alterna ogni anno, con focus sull’arte e sulla architettura rispettivamente. Il ristorante è chiuso soltanto in inverno, da fine novembre a metà marzo.
L’edificio che lo ospita è una piccola palazzina liberty a un solo piano in mezzo agli alberi, con una splendida copertura di glicini sulla veranda, un vero mare di fiori che ha l’abitudine di fiorire proprio per l’inaugurazione della Biennale. All’esterno si trovano diverse sale all’aperto, che possono chiudersi con pareti mobili in caso di meteo incerto. La terrazza Eden è il fiore all’occhiello: immersa nel verde, con spettacolare vista al tramonto sulla laguna, circondata da piante di limoni da cui si ricava un limoncello riservato agli ospiti più cari. Complessivamente si riescono ad organizzare eventi fino a quasi 350 persone. Al piano terra, salette raccolte offrono riparo e tranquillità e a volte sono usate per piccole esposizioni di quadri e di sculture. Perfetto per una colazione all’ombra dell’arte prima di una visita ai padiglioni, un pranzo rilassato o una cena elegante dopo l’esplorazione della mostra, In Paradiso è diventato un indirizzo richiesto anche per matrimoni di locali o di stranieri e per ricevimenti istituzionali legati ad eventi in prevalenza all’apertura e alla chiusura della Biennale. Non a caso, una parete del locale è tappezzata di foto di ospiti illustri: da Pablo Picasso ai protagonisti dell’arte contemporanea. E Massimiliano Gioni, personaggio del mondo dell’arte e curatore della Biennale del 2013, ha intitolato proprio Caffè Paradiso il suo libro di interviste a una quindicina di direttori dell’esposizione.

La cucina scelta e supervisionata personalmente dai titolari è fedele alla tradizione veneziana, ma aggiornata con gusto di settimana in settimana a seconda degli arrivi dal mercato e dalla stagione. Gli antipasti propongono un Tris di Tartare dello Chef, lo Sposalizio del Mare con pesce e verdure di stagione e una selezione di tipici cicchetti a 5 euro al pezzo. Tra i primi piatti spiccano i classici Spaghetti alle cozze e vongole, gli Gnocchi Moro con pesce, fatti con patate al nero di seppia e un delicato ragù bianco di pesce, i Ravioli spinaci, ricotta e tartufo e gli immancabili Spaghetti al nero di seppia. Più elaborati i Tagliolini all’astice con pomodorini di Sicilia o i Paccheri campani con pesce del giorno, datterini gialli e limone di Sorrento. Per due persone, la Zuppa di pesce o tra i secondi la Grigliata di pesce offrono un assaggio completo del mare.

Ancora tra i secondi, spazio sia al pescato del giorno che ai grandi classici: Seppie in nero con polenta, Frittura alla Malamocchina, ma anche piatti di carne e vegetariani come la Tagliata di Angus, il Fegato alla veneziana e le Costicine di agnello. Non mancano contorni stagionali e un piatto vegetariano realizzato ad hoc con le verdure disponibili negli orti di Sant’Erasmo. Si conclude con il Dolce dello Chef.

La carta dei vini è articolata e ben scelta, spesso proposta anche al bicchiere in abbinamento con i piatti scelti. Tra i bianchi veneti si trovano Soave, Pinot Grigio, Sauvignon blanc e Lugana, tutti anche al calice. Il Friuli Venezia-Giulia è ben rappresentato da Ribolla Gialla e Chardonnay; il Trentino propone Gewürztraminer e Müller Thurgau. Dal Piemonte arriva un Langhe Bianco, mentre dalla Sicilia completano la selezione il Grillo e l’Etna Bianco, molto minerale e ottimo accanto a pesci un po’ grassi. Ottima la proposta di bollicine: Prosecco veneto di varie cantine, Franciacorta e alcune etichette francesi di pregio. Una menzione meritano gli aperitivi, ideali per chi desidera semplicemente fermarsi per una pausa elegante nel verde: dal Paradiso classico con succo di anguria fresca e Prosecco Millesimato, al Paradiso Royal con l’aggiunta di vodka, fino ai grandi classici come Negroni, Americano e Spritz in varie versioni. Il tutto servito con cortesia e un servizio attento, in un contesto sospeso tra arte e natura, un angolo di quiete lontano dal turismo di massa.

Info

Ristorante in Paradiso

Giardini della Biennale, Castello 1260, Venezia(VE)

Tel: 041 2413972

Email: [email protected]

www.inparadiso.net