
IL PUNTO DI VISTA DELL’ENOLOGO ANDREA PALA
Negli ultimi anni, i vini sardi hanno compiuto un significativo salto di qualità, consolidando la loro presenza nei mercati nazionali e internazionali. Questo progresso è il risultato di un impegno costante nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, nell’adozione di tecniche di vinificazione all’avanguardia e nell’uso intelligente delle nuove tecnologie.
La Sardegna vanta una straordinaria biodiversità vitivinicola, con varietà autoctone come il Cannonau, il Vermentino di Gallura, il Bovale, l’Arvisionadu e il Nuragus, che rappresentano un patrimonio genetico unico nel panorama enologico mondiale. Un posto a parte è riservato alla Vernaccia, un altro gioiello che non smette di stupire il palato più fine degli assaggiatori più esperti. Negli ultimi decenni, grazie al lavoro di agronomi, enologi e produttori locali, questi vitigni sono stati recuperati e valorizzati, contribuendo a creare vini di alta qualità che raccontano la storia e l’identità del nostro territorio.
L’adozione di pratiche enologiche moderne e sostenibili ha permesso di esaltare le caratteristiche distintive delle nostre uve, migliorando la qualità complessiva dei vini. L’uso di tecniche innovative, come la fermentazione controllata e l’affinamento in botti di diverse essenze, ha arricchito il profilo aromatico dei nostri vini, rendendoli sempre più apprezzati dai consumatori e dagli esperti del settore.
I riconoscimenti ottenuti in concorsi internazionali prestigiosi, come il Concours Mondial de Bruxelles, il Decanter World Wine Awards e il Vinitaly, testimoniano la qualità e l’eccellenza dei vini sardi. In particolare, il Vermentino di Gallura ha ricevuto elogi dalla rivista Decanter, mentre numerose etichette sarde hanno conquistato la Medaglia d’Oro al Grenaches du Monde, confermando la posizione di rilievo del Cannonau tra i vini rossi internazionali. Anche a livello nazionale, i vini sardi stanno guadagnando terreno, con numerosi premi e riconoscimenti che evidenziano la loro qualità e unicità.
Questo percorso di crescita ha attirato l’interesse di investitori stranieri, che hanno riconosciuto nel nostro territorio un potenziale enologico straordinario. Negli ultimi cinque anni, sono nate nuove cantine, alcune delle quali seguite direttamente da me come enologo, contribuendo a un “piccolo boom” nel settore vinicolo sardo.
In conclusione, i vini sardi stanno vivendo una stagione di grande fermento e successo, frutto di un lavoro sinergico tra tradizione e innovazione. La qualità dei nostri vini è riconosciuta e apprezzata in Italia e all’estero, e rappresenta una risorsa fondamentale per la promozione del nostro territorio e della nostra cultura.
Contatti:
Andrea Pala –Enologo
Telefono: +39 339 6498371
Sito web: www.andreapala.info

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.
