
di Sandra Ianni
Ha registrato un grande successo la quindicesima edizione di Laghidivini®, l’evento dedicato ai vini prodotti nei dintorni di laghi italiani, nato nel 2008 a Bracciano (RM) da una mia originale idea.
Laghidivini costituisce il primo festival a carattere nazionale di questo tipo, che quest’anno, dopo una pausa di riflessione, si è presentato rinnovato nel format, sposando una versione itinerante. Versione che si è rivelata vincente al fine di far conoscere e legare insieme vini, storia, territorio e cultura.
Ad aprire il festival nel pomeriggio del 13 novembre, presso il Centro Studi Epulae, l’incontro “A tavola con la storia” ispirato a due grandi personalità, come la giudichessa Eleonora d’Arborea e il premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda. Il 14 novembre a Cagliari, presso lo show room di Martino Midali, un evento che ha coniugato moda, colori e cultura enogastronomica.


La nuova dislocazione geografica, a Poggio dei Pini – Capoterra (CA), ha permesso alla kermesse di arricchirsi di spunti, di collaborazioni e di nuove sinergie. Decisamente nuova, rispetto alle precedenti edizioni, l’informale inaugurazione dei banchi d’assaggio sulle sponde del lago di Poggio dei Pini, che ha avuto luogo nella mattinata del 15 novembre, dopo un breve e piacevole percorso lungo il sentiero che costeggia il lago .

I banchi d’assaggio a Poggio dei Pini hanno costituito un appuntamento imperdibile, con la presenza di curiosi e preparati visitatori, giovani appassionati, numerosi enologi e professionisti del settore. Tra questi Tonino Arcadu, autore del libro “La vite ritrovata“, che ci ha incantati disquisendo sulle origini del vitigno Cannonau.
Selezionati territori, tra laghi, fiumi e stagni, dal Piemonte alla Sicilia, affiancati alle rispettive produzioni enologiche di eccellenza. Dalle blasonate etichette a base di Cagnulari agli spumanti, dai grandi passiti ai novelli, dai vini lungamente affinati a quelli da vitigno a piede franco.
I banchi d’assaggio hanno visto la partecipazione di circa quaranta tra laghi, stagni e fiumi, e circa cinquanta affermate aziende, ognuna delle quali con almeno tre differenti referenze in degustazione.
Dal lago di Garda, con Enantio e Trento Doc, al lago Cedrino con i suoi meravigliosi Cannonau; dai laghi siciliani del Biviere e Arancio con i loro Moscati, Grillo e Nero d’Avola ai Vermentino e Cagnulari; dagli spumanti da Sangiovese del lago di Vico al Torbato del lago Baratz; senza trascurare il Gamay del Trasimeno e il Verdicchio dal lago di Cingoli (AN); il Vernaccia dello stagno di Cabras e i passiti di Strevi; i vini docg Nizza e Moscato d’Asti del fiume Belbo e tanti altri ancora. Insomma una carrellata di vini ognuno con la propria storia ed i tipici profumi ed aromi da scoprire insieme ai competenti sommelier e professionisti del settore che li hanno presentati.
E’ stato un piacevolissimo ripasso generale dell’enografia nazionale e della geografia del nostro paese ma soprattutto, a mio avviso, Laghidivini ha rappresentato l’opportunità di un’ulteriore presa di coscienza sulle differenti declinazioni che assume il vino e come attraverso di esso si possa veicolare un territorio.
Ho seguito con piacere le master class coordinate da Angelo Concas che hanno visto la partecipazione dell’azienda agricola Casa Grazia di Gela, che sorge sul lago del Biviere (CL), con la preziosa collaborazione dell’export manager Nicolò Buscaglia.
A seguire quella relativa alle aziende che sorgono nei pressi del lago di Garda (VR) e al fiume Adige con l’intervento di Silvano Ceolin referente di Cà Sabbionare – Vini Colombo e Cantina di Avio.

Nel pomeriggio di domenica 16 novembre sono proseguite le master class con le degustazioni guidate sempre da Angelo Concas, al quale ho fornito il mio contributo nel narrare le produzioni del lago Arancio, del fiume Belbo, del lago di Ortiglieto (AL), del Trasimeno e quelle relative ai principali laghi vulcanici del Lazio. Quest’ultimi, rispetto alle passate edizioni del festival tenutesi in Bracciano (RM), hanno beneficiato dell’opportunità di apparire più interessanti ed “esotici”. Grandissimo, infatti, è stato il successo registrato tra il pubblico dell’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, della Malvasia Puntinata, del Violone, dell’Aleatico, del Greco di Vignanello e del Procanico.

Un ringraziamento speciale va a tutti coloro i quali hanno collaborato, a vario titolo, alla riuscita dell’evento e all’associazione Epulae, in particolare al presidente nazionale Angelo Concas, che ha coordinato e sostenuto fortemente l’iniziativa.
Un sentito grazie per la partecipazione e la fattiva collaborazione a Fernando Testa, referente di Epulae Bracciano e Tuscia, ed al presidente dell’Assoenologi Sardegna Mariano Murru.
Tra le numerose sorprese di questa edizione: l’effervescente partecipazione di Silvano Ceolin, in qualità di presidente nazionale del Comitato Italiano per la difesa del Piede Franco, che ha illustrato l’importanza di preservare il patrimonio di quelle viti che costituiscono sentinelle della biodiversità.
Nella mattinata del 17 novembre con una piacevolissima visita guidata presso la tenuta Cantine Nuraghe Antigori, situata nelle immediate vicinanze di Capoterra, si è conclusa la quindicesima edizione del festival, suggellata dal brindisi con uno spumante ancestrale e con l’arrivederci, per la XVI edizione di Laghidivini, sul lago di Garda e in Sicilia.

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Sociologa, saggista, sommelier, da oltre trent’anni sommelier, nel 2009 ha conseguito il master in Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche. Ha svolto attività di relatrice nei corsi di formazione di numerose associazioni di sommellerie e sin dal 2006 collabora con EPULAE Accademia Enogastronomica Internazionale, di cui è stata, tra l’altro, cofondatrice e vicepresidente nazionale e come articolista contribuisce al web magazine Epulae News. Ha rivestito il ruolo di Consigliere nazionale di Slow Food Italia, collabora alla redazione delle guide Osterie d’Italia e Slow Wine e svolge attività di formatrice. Nel 2008 ha ideato l’originale manifestazione a carattere nazionale: Laghidivini, il festival dei vini prodotti sulle sponde dei laghi italiani, che si tiene annualmente sul lago di Bracciano (RM). È relatrice e consulente in gastronomia storica con particolare riguardo al Medioevo e al Rinascimento ed ai vini medicinali. Nel 2028 ha dato vita al suo blog www.sandraianni.it. Tra i suoi libri figurano: Alla corte di donna Isabella de’ Medici Orsini. Racconti e ricette (2018), Fame di Fiori. Nutrirsi di bellezza (2021), Ippocrasso. Storia di un vino speziato (2022) con YCP. A tavola con Tanaquilla, Velia, Larthia e le altre (2022) per Intermedia Edizioni e Vocabolario del cibo. Racconti e curiosità sulle pietanze che portiamo in tavola (2024). Tra le varie esperienze figurano numerosi interventi in convegni a carattere nazionale, membro di giuria in competizioni per bartender, concorsi enologici e in commissioni di valutazione di eventi di ricostruzione storica.
