Bolgheri, 23 settembre 2020 _ Ornellaia presenta l’annata 2018 di Le Serre Nuove dell’Ornellaia, second vin della tenuta bolgherese e oggi etichetta a tutto tondo, amata dagli appassionati di tutto il mondo. Primo nella sua categoria in Italia, questa preziosa cuvée nasce dalla vendemmia 1997 e anno dopo anno, si afferma come importante espressione della sua denominazione, Bolgheri Rosso Doc.
Il suo carattere e la sua personalità, che sfoggiano lo stile e savoir-faire tipici di Ornellaia, uniscono un promettente potenziale evolutivo ad un’innata piacevolezza. In quest’ultima versione, Le Serre Nuove dell’Ornellaia si presenta con complessità aromatica e tannini avvolgenti, che ricordano i vini bolgheresi delle annate 2013 e 2010.
La 2018 è stata caratterizzata da un clima equilibrato con piogge primaverili, che hanno rifornito ampiamente le falde acquifere messe alla prova durante la calda estate precedente. Dopo una primavera piovosa, l’estate soleggiata e serena ha accompagnato i grappoli alle settimane della vendemmia in un clima quasi perfetto. Gli zuccheri e l’acidità si sono sviluppati lentamente e gli acini, complice l’idratazione abbondante del terreno, hanno raggiunto le giuste dimensioni. A settembre le temperature sono state calde durante il giorno e fresche durante la notte e hanno permesso all’uva di preservare gli aromi. “Dopo una serie di annate siccitose, le condizioni della 2018 hanno dato un tocco decisamente autunnale alla vendemmia, premessa ideale per un’annata particolarmente bilanciata, di grande complessità aromatica”, così racconta Axel Heinz, Direttore di tenuta.
Ogni singola parcella di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot è stata vendemmiata e vinificata separatamente, e solo dopo i primi 12 mesi di maturazione in barrique è stato effettuato l’assemblaggio che poi è rimasto ad affinare altri tre mesi in legno prima di essere messo in bottiglia come Le Serre Nuove dell’Ornellaia.
Olga Fusari, Enologo dell’azienda, lo descrive come “un vino di grande complessità aromatica, peculiarità distintiva dell’annata. Tra profumi di frutti di bosco, mora, lampone, ciliegia rossa, si aprono sentori floreali di rosa selvatica e note speziate di pepe rosa e liquirizia. È un Le Serre Nuove dell’Ornellaia avvolgente ed equilibrato, con un corpo slanciato, elegante e con un finale croccante e sapido”.
Mentre si attende il debutto del portabandiera Ornellaia 2018 previsto la prossima primavera, Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2018 rivela già l’impronta dell’annata e regala grandi soddisfazioni nel bicchiere, promettendo gioia ed evoluzione anche nel tempo. Un classico nato in un’annata classica che esprime al meglio il territorio della sua DOC Bolgheri.
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Il nome ORNELLAIA evoca l’eccellenza enologica ed interpreta l’espressione autentica della bellezza toscana. La tenuta comprende una superficie vitata di 115 ettari sulla costa toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. La gamma vede al vertice il Bolgheri DOC Superiore Ornellaia cui fanno corona oltre a Le Serre Nuove dell’Ornellaia, Le Volte dell’Ornellaia e per i vitigni in bianco Ornellaia Bianco e Poggio alle Gazze dell’Ornellaia. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in poco più di trent’anni – il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia – i vini della tenuta a grandi successi di pubblico e di critica sia italiana che internazionale.
Per info:
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Adriano Ronconi [email protected] 3284696041
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.