Concorso organizzato dall’associazione Vinoway.
Si è tenuta ieri 10, ottobre 2020, la premiazione per il Miglior Enologo Italiano, concorso organizzato dall’associazione Vinoway. La premiazione si è svolta a Bari presso il prestigioso Hotel Nicolaus nell’ambito della manifestazione Vinoway Wine Selection, trasmessa in streaming sulla nuova piattaforma Vinoplay.com e ripreso dalla televisione TRM, canale 519 della piattaforma Sky
Quest’anno la manifestazione ha festeggiato la sua quarta edizione, premiando i migliori professionisti del mondo del vino, le aziende che hanno raggiunto l’eccellenza a livello nazionale e i migliori vini. La selezione è stata durissima, i vincitori hanno superato la concorrenza di circa quattromila vini, selezionati dal Comitato di degustazione dell’Associazione Vinoway.
Ecco i professionisti del mondo del vino: Miglior Giornalista enogastronomico a Fabrizio Salce; Miglior comunicatore ad Alessandro Rossi; Miglior Wine promoter ad Anna Gennari; Miglior agronomo (prima volta che viene premiata questa figura) ad Antonio Capone della Cantina Mastroberardino; Miglior imprenditore italiano (Nord) a Fiorenzo Dogliani, Miglior imprenditore italiano (Centro) a Valentino Sciotti, Miglior imprenditore italiano (Sud) a Paolo Leo; Miglior Viticoltore italiano a Walter Massa; Miglior novità del 2020 a Bruno Vespa per il suo vino Terregiunte che ha unito Veneto e Puglia in un connubio di grande qualità; Migliore Cantina sociale a Cantine Kellerei Bozen di Bolzano; Premio comunicazione social a Chiara Soldati. Premio miglior giovane enologo italiano va a Nicola Biasi (coordinatore tecnico del Wine Research Team di Riccardo Cotarella).
Ma il premio più atteso è stato quello per il Miglior enologo.
Premio Miglior enologo italiano va a Mariano Murru (Direttore tecnico delle Cantine Argiolas, e presidente Assoenologi Sardegna)
L’edizione 2020
Durante la cena di gala del 10 Ottobre, si sono susseguite le premiazioni nelle diverse categorie, dove sono stati svelati punteggi dei cento migliori vini d’Italia.
“Nessuno ha raggiunto il massimo punteggio di 100/100”, come spiega il patron della serata e presidente dell’Associazione Vinoway, Davide Gangi, “non esiste per noi l’eccellenza assoluta, il massimo che abbiamo voluto dare è un punteggio di 97/100”, c’è sempre un margine di miglioramento. Le cantine premiate vanno da Bolzano fino all’isola di Sardegna. Come “Is Solinas Doc 2017, di Argiolas premiato con 97/100, un vino carignano è anche l’altro vino sardo premiato “Giba Rosso Doc” Carignano 2017 della cantina Giba con 95/100.
I premi
L’azienda Argiolas conquista 11 premi nel catalogo generale di Vinoway Wine Selection (tutte con punteggi oltre 90/100), e Mariano Murru, Direttore tecnico della cantina, il premio come Miglior enologo italiano 2020.
La motivazione del premio: riceve il premio come Miglior enologo italiano 2020 per la dedizione e la costanza mostrata nella ricerca della qualità e nella valorizzazione dei vitigni e dei vini tradizionali della Sardegna.
Mariano Murru, già premiato come Miglior enologo della Sardegna nel 2009 e con il prestigioso Premio Giacomo Tachis nel 2018.
Nell’arco degli anni si è impegnato in numerosi progetti di ricerca sia a livello nazionale che internazionale, ha spaziato anche in altri settori dell’agroalimentare, occupandosi anche di olio, liquori e birre artigianali. Partecipa regolarmente in qualità di giudice a diversi concorsi internazionali, segue l’Associazione Enologi in qualità di presidente regionale impegnandosi attivamente, insieme ai colleghi, nella valorizzazione di tutto il comparto vitivinicolo.
La dichiarazione a caldo del neo eletto: “Sono emozionato ed onorato nel ricevere questo importante riconoscimento, un premio per tutti coloro che con uguale spirito si impegnano giornalmente per il miglioramento qualitativo dei vini della nostra terra portando lustro all’Italia nel mondo”.
La giornata dell’11 ottobre è stata dedicata alla tavola rotonda “Prospettive di successo del vino italiano nel mondo”, con produttori, giornalisti, Istituzioni e le personalità premiate in questa edizione. Erano presenti al dibattito, il vignaiolo Walter Massa, il senatore Dario Stefano, il produttore Dogliani e la produttrice Chiara Soldati.
L’11 ottobre è stata presentata anche l’innovazione dell’edizione del 2020: la App Vinoway Wine Selection 2021. Sarà in Free Download su Play Store e su App Store, in cui verranno inserite tutte le informazioni delle aziende e dei vini premiati.
Press Release
Vinoway
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.