
77 Grandi Medaglie d’Oro e 221 Medaglie d’Oro per la 33esima edizione. Novità 2025 il debutto dell’Albania, in concorso con due etichette premiate
77 Grandi Medaglie d’Oro e 221 Medaglie d’Oro assegnate tra gli oltre 1000 vini in concorso: è questo l’esito delle commissioni di degustazione riunitesi nei giorni scorsi a Sarre (Aosta) per la 33esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes. Per l’unico concorso enologico al mondo dedicato alla viticoltura di montagna, in forte pendenza o nelle piccole isole e organizzato annualmente da CERVIM – Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, il 2025 segna anche un’importante novità: la partecipazione per la prima volta dell’Albania, premiata con due Medaglie d’Oro.
“Di anno in anno, di edizione in edizione, il Mondial des Vins Extrêmes ci ricorda quanto la viticoltura eroica sia stimolante e affascinante – dichiara il Presidente del CERVIM Nicola Abbrescia –. I vignaioli che prendono parte al nostro concorso internazionale affrontano vendemmie sfidanti e territori unici, creando vini di qualità e carattere. La quota di oltre 1000 etichette e il debutto dell’Albania, piccolo ma interessante produttore con forte potenziale di crescita, confermano come questa competizione sia globale e in continua espansione”.

Nicola Abbrescia
Accanto alle medaglie sono stati assegnati anche 17 Premi Speciali: il Gran Premio CERVIM e il Premio VINOFED al DOP Valle de Güímar Brumas de Ayosa Blanco Seco 2024 di SAT Viticultores Comarca de Güímar (Arafo, Tenerife), il vino che ha ottenuto il miglior punteggio in assoluto e il miglior vino secco della competizione. Il Premio Speciale CERVIM è andato alle aziende vitivinicole Terres des Templiers (Banyuls Sur Mer, Pirenei Orientali), Weingut Reis – Feine Weine! (Briedel, Mosella), La Crotta di Vegneron Coop. Agricola (Chambave, Valle d’Aosta), SAT Viticultores Comarca de Güímar (Arafo, Tenerife) e Domaine Jean-René Germanier (Vetroz, Cantone Vallese). Si sono aggiudicati il Premio Eccellenza CERVIM l’AOP Banyuls Traditionnel Fauve 2014 di Terres des Templiers, il Moselgold Riesling Fruchtig Süß 2021 di Weingut Reis – Feine Weine!, il Calabria IGT Santa Trada 2024 di Casa Vinicola Criserà Srl, il DOP Valle de Güímar Brumas de Ayosa Tinto Joven 2024 di SAT Viticultores Comarca de Güímar e l’AOC Valais Amigne de Vétroz Mitis 2022 di Domaine Jean-René Germanier. Il Premio CERVIM Futuro è stato assegnato a Federico Broglia, il miglior giovane viticoltore alla guida di Domaine Valleise (Arnad, Valle d’Aosta). Il Premio CERVIM Piccole Isole è andato all’IGT Terre Siciliane Grotta dell’Oro 2024 di Azienda Agricola Hibiscus (Ustica, Sicilia), il Premio Donna CERVIM a Maria Antonietta Melis che insieme alle sorelle Emanuela e Roberta conduce l’azienda Eminas SSA (Mamoiada, Sardegna), quindi il Premio CERVIM Originale al vino prodotto con uve di varietà a piede franco DOP Islas Canarias Conatvs Airam 2024 di Bodegas Conatvs (Lajares, Fuerteventura) e, infine, il Premio Mondial des Vins Extrêmes alle Isole Canarie, la zona viticola che ha partecipato con il maggior numero di referenze.


In contemporanea si è svolta la quinta edizione di Extreme Spirits International Contest, concorso internazionale dedicato ai distillati da vinacce, fecce e vino che si propone di valorizzare anche le rispettive zone di produzione. Ottimi i risultati ottenuti: tra i 61 distillati in gara, provenienti da Italia, Spagna e Perù, sono state infatti attribuite 20 Grandi Medaglie d’Oro e 2 Premi Speciali. Si è aggiudicato il Gran Premio Extreme Spirits il distillato che ha ottenuto il miglior punteggio assoluto, il Valle de Güímar Brumas de Ayosa Vermut Blanco 2024 di SAT Viticultores Comarca de Güímar (Arafo, Tenerife), mentre ha vinto il Premio Eccellenza Extreme Spirits il Pisco Viña De Los Campos Mosto Verde Italia di Productora Viña De Los Campos SAC (Lima, Perù) come miglior distillato di vino.
L’elenco completo dei risultati è disponibile sul sito www.mondialvinsextremes.com. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 22 novembre durante Vins Extrêmes 2025, salone internazionale dei vini da viticoltura eroica, in programma il 22 e il 23 novembre al Forte di Bard (Aosta).
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.