NINGXIA, CAPITALE MONDIALE DEL VINO NEL 2021.
Si svolgerà in Cina nella Regione Ningxia la prossima edizione del 28 °Concours Mondial de Bruxelles.
È ormai ufficiale, il Concours Mondial de Bruxelles si svolgerà in Cina, a maggio 2021. È la seconda volta che la competizione giunge nell’Impero di Mezzo. Dopo il successo della prima edizione a Pechino, nel 2018, desideroso di scoprire il cuore della produzione viticola cinese, il Concours Mondial de Bruxelles ha scelto la regione di Ningxia come destinazione per la 28ª edizione del concorso.
Questa decisione è stata annunciata durante la chiusura dell’edizione 2020 svoltasi a Brno in Repubblica Ceca dal 3 al 6 di settembre.
Purtroppo, a causa delle restrizioni sanitarie, nessun rappresentante della regione di Ningxia era presente a Brno.
Le sessioni di degustazione del 28° Concours Mondial de Bruxelles si svolgeranno dal 22 maggio al 24 maggio 2021.
L’espansione del vigneto cinese è impressionante. Con quasi 850.000 ettari di vigna, l’Impero di Mezzo si distingue come attore maggiore della viticultura internazionale. La sua produzione conosce uno sviluppo qualitativo e quantitativo eccezionali. Thomas Costenoble, Direttore del Concours Mondial de Bruxelles: “È la seconda volta che quest’evento vinicolo internazionale si svolge in Cina. Dopo Pechino, prendiamo la direzione di Ningxia, la regione viticola cinese più promettente che ci riserverà sicuramente incredibili soprese.”
La provincia di Ningxia, insieme ad altre province come Xinjiang o Giangdong, è una delle aree emergenti di produzione del vino. Baudouin Havaux, Presidente del Concours Mondial de Bruxelles: “Una delle nuove regioni viticole cinesi più interessanti si trova nella regione autonoma di Ningxia. In un prossimo futuro, la regione potrà rivendicare il suo posto tra i territori più reputati al mondo.”
Questa regione desertica, situata alla frontiera con la Mongolia Interna, contava, fino a poco tempo fa, soltanto miniere e centrali elettriche. Situati a un’altitudine di 1.000 metri, i vigneti di Ningxia, che si estendono ai piedi della catena montuosa Helan, hanno messo radici grazie a un programma di irrigazione che attinge acqua dal Fiume Giallo. Su 35.000 ha, sono spuntate su questa pianura arida oltre 150 aziende viticole dall’architettura ostentata. Questo nuovo eldorado non attira soltanto i ricchi imprenditori cinesi che hanno fatto fortuna nella petrolchimica, nell’estrazione di carbone o nel settore edile, ma anche gruppi prestigiosi e riconosciuti, come LVMH e Pernod-Ricard.
I contrafforti orientali della montagna Helan, nel Ningxia, si trovano tra il 30°e il 50° parallelo dell’emisfero nord, considerato come la “Golden zone” per la coltivazione dell’uva da vino. Vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Pinot Nero, il Syrah, e lo Chardonnay sono ampiamente coltivati nella regione ove si trovano anche alcuni vitigni inaspettati come il Gamay, il Sémillon o il Riesling.
La competizione:
Il Concours Mondial de Bruxelles è una competizione internazionale durante la quale i produttori del mondo intero presentano oltre 8.000 vini affinché siano valutati da un panel di degustatori esperti.
Parola d’ordine: distinguere i vini di altissima qualità, senza pregiudizi legati all’etichetta o alla denominazione.
Il Concorso è tra i più importanti eventi internazionali del settore. Dopo la Svizzera, nel 2019, la Repubblica Ceca nel 2020, le degustazioni si svolgeranno, quindi, in Cina nel 2021.
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.