
di Fulvio Falbo

Origini mediterranee e formazione sul campo
Nato lungo la pittoresca costa jonica della Calabria, a Roccella Jonica, Simone ha respirato fin da bambino l’atmosfera calda della cucina di casa. È lì che la curiosità per i profumi, le storie e l’armonia dei piatti fatti in famiglia gli ha acceso la scintilla che, anni dopo, sarebbe diventata il suo mestiere. Crescendo ha capito che la cucina sarebbe diventata la sua vera voce per parlare di sé e della tradizione, ma anche innovare, senza dimenticare il senso di appartenenza.
Via libera alla gavetta: dopo aver frequentato l’istituto alberghiero nel suo paese natale, Simone è stato “forgiato” sul campo, iniziando la sua carriera all’Hotel Kennedy di Roccella Jonica sotto l’ala di Rocco Agostino, a cui deve la disciplina e il rispetto quasi reverenziale per le materie prime.
Torino: nuova casa, nuovi stimoli
La vita lo porta poi a Torino, città che diventerà la sua “terra adottiva”. Qui, si confronta con cucine stellate e ambienti esigenti, dove la precisione e il dettaglio sono regole ferree, e dove Simone impara quanto la cura – anche nel gesto più piccolo – faccia la differenza tra un piatto qualsiasi e un’esperienza indimenticabile. Lì scopre che ogni sapore tiene dentro una storia, e impara a raccontarla attraverso i suoi piatti.
Chef a domicilio: un progetto tra arte e convivialità
Oggi Simone ha scelto di mettersi in proprio e di portare la sua cucina direttamente a casa tua, con il format di chef a domicilio. Le sue creazioni sono semplici ma curate nei dettagli, capaci di rispettare la stagionalità, i gusti personali e il carattere autentico degli ingredienti – un’esperienza personalizzata pensata per sorprendere.
Stile e filosofia: tradizione, estetica e innovazione
Come molti chef moderni, Simone parte dalla tradizione – la sua base sicura – ma poi aggiunge strati di innovazione. La sua cucina è, come ama dire, “un ponte tra tradizione e arte contemporanea”. È un viaggio sensoriale che unisce gusto ed estetica, quasi come dipingere direttamente nel piatto; un piccolo quadro, che parla e coinvolge prima con gli occhi, poi con il palato.
Un piatto che rappresenta bene questo equilibrio è il suo risotto con ’nduja, provola Silana, liquirizia e porro: sapori calabresi reinterpretati con un tocco creativo e firmano dei nuovi equilibri gustativi pieni di carattere.



Cucina multisensoriale e progetti d’arte gastronomica
Simone non cucina solo per nutrire, ma per emozionare. Attualmente lavora su cene a tema artistico: piatti che diventano quadri commestibili e vere e proprie esperienze sensoriali. Collabora con eventi culturali e artistici, portando la cucina oltre il gusto, in contesti nuovi dove il cibo diventa strumento di dialogo tra discipline.
E guardando avanti, sogna un format strutturato che unisca cucina e arte, forse un laboratorio creativo dove sperimentare strategie culinarie, nuove contaminazioni, e forme di cucina multisensoriale, sostenibile e al passo con l’innovazione tecnologica.
Consigli, sfide e soddisfazioni personali
Ai giovani chef o agli appassionati che vogliono intraprendere questa strada, Simone consiglierà: viaggia, osserva, resta curioso… e non fermarti mai di imparare. La cucina — dice — è fatta di passione, sacrificio e di un desiderio incessante di scoprire.
La più grande soddisfazione? «Il sorriso, la sorpresa sulle labbra delle persone quando porto in tavola qualcosa di inatteso».
Un cuoco che parla con i sapori
In conclusione, Simone Nicoforo incarna la figura dello chef moderno che non rinuncia alla tradizione, ma la ripensa. La sua cucina è mediterranea nell’anima, raffinata nei gesti, creativa nella forma. È una cucina che parla di sé, dell’esperienza, delle regioni, della cultura. Una cucina che merita una platea, che sia una cena in casa o un evento culturale.


Per contatti :
Chef Simone Niciforo
Instagram: @simoneniciforo.chef

Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.
