
L’Associazione Paleoworking Sardegna, in occasione della “Sagra de sos culurzones de patata e de s’ortau”, organizza una visita guidata alla scoperta delle storiche vigne e degli antichi palmenti del territorio.Ardauli (OR) – Un tuffo nel passato per riscoprire le radici della civiltà contadina e della viticoltura in Sardegna.
L’Associazione Paleoworking Sardegna è lieta di invitare residenti e turisti all’evento “Trekking tra i palmenti”, una speciale visita guidata che si terrà ad Ardauli domenica 24 agosto 2025, con partenza alle ore 18:00.
L’iniziativa si inserisce nel ricco contesto della “Sagra de sos culurzones de patata e de s’ortau”, organizzata dall’Associazione San Quirico presso l’omonimo e suggestivo novenario.

Il percorso, curato da esperti dell’Associazione Paleoworking Sardegna, guiderà i partecipanti attraverso la vicina località di Manenzia, un’area di grande pregio storico e paesaggistico.
L’itinerario è stato appositamente studiato per permettere ai visitatori di scoprire e comprendere l’importanza dei lacos de catzigare (i palmenti, antiche vasche per la pigiatura dell’uva) e delle vigne storiche che ancora oggi caratterizzano il territorio.

Ardauli, Manenzia: Palmento mobile – Foto di Damiano Urru
Il percorso include anche momenti di degustazione con i vini genuini e artigianali prodotti dai vignaioli locali, che portano avanti una tradizione enologica lunga e molto apprezzata. Non una semplice passeggiata, ma un’esperienza culturale volta a far acquisire una maggiore consapevolezza della profonda valenza storica, antropologica ed economica di questi manufatti. I palmenti, testimonianze silenziose di un sapere millenario, raccontano la storia della civiltà rurale, illustrando l’evoluzione del lavoro e delle tecniche di trasformazione dell’uva dall’età protostorica fino ai giorni nostri.
Questo trekking rappresenta un’occasione unica per contribuire alla riscoperta di vitigni di antica origine e per valorizzare un patrimonio culturale di inestimabile valore. “Questi luoghi non sono semplici rovine, ma libri di storia a cielo aperto”, afferma un portavoce dell’Associazione Paleoworking Sardegna. “Il nostro obiettivo è narrare le storie che custodiscono, per riconnettere la comunità alle proprie radici e mostrare come la tutela del paesaggio sia fondamentale per preservare la nostra identità”. L’invito è rivolto a tutti gli appassionati di storia, natura e tradizioni locali.
Dettagli dell’evento:
●Cosa: Trekking tra i palmenti – Visita guidata
●Quando: Domenica 24 agosto 2025, ore 18:00 – 20:00● Luogo di incontro: Presso il Novenario di San Quirico, Ardauli (OR)
●A cura di: Associazione Paleoworking Sardegna
●Nell’ambito di: Sagra de sos culurzones de patata e de s’ortau (a cura dell’Ass. San Quirico)
Informazioni e contatti: Per maggiori dettagli sull’evento e prenotazioni, si prega di contattare:
●Nome Contatto: Alessandra Urru
●Telefono: +39 346 303 6025
È necessario presentarsi alle 17:30 per formalizzare l’iscrizione.
L’Associazione Paleoworking Sardegna si occupa della ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e culturale della Sardegna, promuovendo una fruizione attiva e consapevole del territorio attraverso eventi, escursioni e attività didattiche.

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.