APPUNTAMENTO IL 26 E 27 FEBBRAIO CON LA VALPOLICELLA ANNUAL CONFERENCE. TASTING, MERCATO E TERRITORIO IN PRIMO PIANO
Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) 2 febbraio 2021.
Cento stakeholder, di cui 80 esteri, tra operatori del trade, wine specialist, Master of wine e stampa specializzata. Ma anche 1200 campioni di Amarone, Valpolicella e Ripasso (4 referenze per ciascun vino per ogni partecipante) pronti a decollare verso 25 Paesi target: dagli Emirati Arabi a Hong Kong, dalla Russia agli Stati Uniti, dal Giappone alla Germania. Sono i dati in anteprima della Valpolicella annual conference, il nuovo evento totalmente digitale del Consorzio di tutela della prima Dop di vino rosso in Veneto e tra le più importanti d’Italia, in programma il 26 e 27 febbraio. “Un format tanto smart quanto efficace – sottolinea il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini, – che vede la denominazione veronese fare da apripista a un concept innovativo, multicanale e di servizio in grado di collegare contemporaneamente tutti i decisori del settore: produttori, buyer e operatori esteri e stampa nazionale e internazionale. Tra i punti di forza del progetto – aggiunge il presidente – non solo i contenuti di filiera che saranno oggetto di confronto anche istituzionale, ma soprattutto i digital tasting rigorosamente live dei tre principali vini espressione del territorio e dell’elevata qualità raggiunta dalle cantine della Valpolicella”.
Sono sette gli appuntamenti in calendario nella due giorni della Valpolicella annual conference, trasmessi in diretta streaming sulla piattaforma Zoom e sui principali canali social del Consorzio (Facebook e Instagram).
Ad aprire i lavori venerdì 26 febbraio (dalle 11.00 alle 12.15) il confronto su ‘Gdo, horeca, e-commerce: il futuro commerciale del vino è multicanale’, con gli interventi di Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, Francesco Scarcelli, responsabile alcolici Coop Italia, Paolo Zanetti, fondatore Callmewine, Alessandro Boga, specialist Wilson Daniels portfolio Italia, Luca Pizzighella, brand manager Signorvino, e Roberto Burro, docente di psicologia Università di Verona.
La prima giornata proseguirà poi con 3 sessioni di digital tasting in lingua inglese. Obiettivo: confrontare i vini di metodo e quelli di territorio in relazione al cambiamento climatico e all’evoluzione dei consumi. In particolare, appassimento e invecchiamento saranno al centro della degustazione dedicata all’Amarone (dalle 14.00 alle 15.00) per stampa e operatori accreditati. A guidare i partecipanti collegati da 25 Paesi saranno Wojciech Bonkowski, wine expert e giornalista, Enrico Nicolis, enologo, Maurizio Ugliano, professore dell’Università di Verona, e Jc Viens, Wset educator.
Il ‘nuovo’ Ripasso, regolamentato dal disciplinare modificato nel 2019, sarà al centro del secondo focus, sempre del 26 febbraio (dalle 15.00 alle 15.50). Tra gli speaker: Michelle Cherutti-Koval, Master of wine, Alessandro Bellotto, enologo e consulente Giotto Consulting, Tone Veseth Furuholmen, senior product manager Vinmonopolet As e Alberto Brunelli, enologo e consulente del Consorzio vini Valpolicella. Il calendario della giornata si chiuderà con il Valpolicella nei calici (dalle 16.00 alle 16.50) e i contributi di Alberto Ugolini,Sensory analyst e Wine Educator, Gabriele Gorelli, ceo Brookshaw&Gorelli, e di due Master of wine Nick Bielak e Lin Liu. In questo caso, riflettori puntati sul rinnovamento e posizionamento su un mercato sempre più light-bodied oriented, del vino che più riflette il terroir della denominazione.
Apertura istituzionale per la seconda giornata della Valpolicella annual conference con il convegno sulle ‘nuove politiche a sostegno del mercato del vino italiano’ (27 febbraio dalle 10.00 alle 10.50). Parteciperanno ai lavori: Federico Caner, assessore Agricoltura Regione Veneto, Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, entrambi membri della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere, Paolo Castelletti, segretario generale Unione italiana vini e Christian Marchesini, presidente Consorzio vini Valpolicella.
A seguire (dalle 11.00 alle 11.40) la presentazione della ricerca sul ‘posizionamento dei vini della Valpolicella sui principali mercati target’ a cura di Denis Pantini e la relazione sul ‘cambiamento climatico: le influenze in Valpolicella’ di Diego Tomasi, ricercatore Crea-Vit.
Il Consorzio Vini Valpolicella vanta oltre l’80% della rappresentatività della denominazione. Nella provincia leader in Italia per export di vino, la Valpolicella detiene quasi 8.400 ettari vitati dislocati nei 19 comuni della Doc veronese ed esprime ogni anno un giro d’affari di circa 600 milioni di euro.
Si ringraziano gli sponsor e i partner della Valpolicella Annual Conference:
Banco BPM, BCS Group, Cattolica Assicurazioni, Diam Bouchage, Digital Network, Enocea, Siquria, The Somm Journal, VASONGROUP, Vassanelli Lab, Verallia, Veronafiere Spa, Vinovae, Volkswagen Veicoli Commerciali.
Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg.
Press release : Ufficio Stampa Consorzio Valpolicella
Tommaso Accordini e Alessandra Sgaggio
Telefono: 0457703194 – 334 1666006 – E mail: [email protected]Grazie mille,
Tommaso Accordini
Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Viale del Marmo, 10/A Villa Brenzoni-Bassani, 37015 Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR)
T. +39 045 7703194 Fax +39 045 7703167 P. + 39 334 1666006
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.