
di Fulvio Falbo
Settembre a Roma non è solo sinonimo di rientro in città e fine delle ferie. Per gli appassionati del buon bere e della cucina d’autore, l’autunno inizia con un evento che è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile: il Vinòforum. Dal 8 al 14 settembre, nella splendida cornice di Piazza di Siena a Villa Borghese, andrà in scena l’edizione 2025 di questo festival enogastronomico che promette di far brillare le papille gustative dei visitatori.
Con oltre 800 cantine presenti e ben 3.200 etichette in degustazione, Vinòforum 2025 si preannuncia come un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso l’Italia del vino. Un tour che parte dalle Alpi e arriva fino alle coste siciliane, passando per colline, vulcani, vitigni autoctoni e territori che raccontano secoli di cultura e tradizione enologica. E non è solo questione di numeri: ogni bottiglia presente è il frutto del lavoro, della passione e della visione di uomini e donne che vivono per il vino.
Non solo assaggi: le esperienze immersive di Vinòforum
“Anche quest’anno Vinòforum rappresenterà il palcoscenico ideale per raccontare la ricchezza e la varietà del patrimonio vitivinicolo italiano” – afferma Emiliano De Venuti, CEO e mente dietro l’evento. Il suo obiettivo è chiaro: costruire un ponte tra chi il vino lo produce e chi lo ama. E per farlo non bastano semplici assaggi.
Entrano allora in gioco le Wine Top Tasting, masterclass guidate dai sommelier dell’AIS Lazio, veri e propri percorsi formativi per chi vuole scoprire non solo cosa c’è nel calice, ma anche il territorio, la storia e la filosofia che quel vino rappresenta. Si va dai grandi rossi della Valpolicella alle bollicine italiane e francesi, passando per incursioni nei mondi aromatici del rum caraibico o nei rossi complessi del Bordeaux, del Borgogna e del Rhône.
E per chi vuole spingersi ancora oltre l’esperienza delle masterclass, c’è Casa Barolo: un angolo delle Langhe portato a Roma grazie a La Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa. Ogni sera il programma prevede due momenti imperdibili: alle 20:00 si parte con Barolo Essential, un viaggio alla scoperta delle mille sfumature del Nebbiolo e dei suoi Cru; dalle 21:30, invece, spazio a degustazioni sempre diverse, ogni volta dedicate a un tema nuovo e coinvolgente.. E nel weekend, spazio alle verticali e alle degustazioni alla cieca – perché no, magari ci scappa pure una bottiglia in omaggio.
Vino ma anche food: cene d’autore e pizza gourmet
Vinòforum non è solo vino. A rendere l’esperienza davvero completa c’è anche una proposta gastronomica di altissimo livello. Chef stellati, giovani talenti della cucina italiana, maestri pizzaioli: tutti si alterneranno per proporre piatti e menu pensati per esaltare i vini in degustazione. Le cene d’autore sono tra i momenti più attesi di ogni edizione, non solo per la qualità del cibo, ma anche per l’atmosfera conviviale e rilassata che permette ai partecipanti di dialogare con i protagonisti della cucina contemporanea.
E poi, diciamolo: un bicchiere di Barolo con una pizza fatta a regola d’arte, in mezzo al verde di Villa Borghese, sotto il cielo di settembre… è una di quelle esperienze che fanno bene all’anima.
Un evento da non perdere
Vinòforum 2025 è un’occasione imperdibile per chi ama il vino, per chi lavora nel settore, ma anche per chi vuole semplicemente scoprire qualcosa di nuovo, magari iniziando proprio da un calice.
Appuntamento quindi da lunedì 8 a domenica 14 settembre, ogni sera dalle 19:00 (fino all’1:00 il venerdì e sabato), per brindare alla bellezza, al gusto e alla cultura che solo il vino italiano sa raccontare così bene.




Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.