
Migliaia di presenze hanno riacceso il borgo romettese vestito a festa, tra loro anche giornalisti, ristoratori, enotecari, famiglie e semplici appassionati. Ecco tutti i premiati del concorso enologico scelti con il voto popolare
ROMETTA (ME) – Una domenica di agosto da ricordare quella che ha riacceso il piccolo borgo di Sant’Andrea a Rometta. Come ormai accade da diversi anni, Wine Not? si conferma un appuntamento che conquista i winelovers e attrae migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia. L’evento organizzato dalla Pro Loco Sabatina Sant’Andrea APS, con il patrocinio del Comune di Rometta e della Città Metropolitana di Messina e la collaborazione di AIS Sicilia, ha visto per la sua quinta edizione anche la partnership con Slow Food Messina APS.
Un mix di cultura, gusto e divertimento si cela dietro il successo di questa manifestazione che, andata in scena il 3 agosto 2025, ha messo al lavoro una macchina organizzativa di centinaia di persone appartenenti alla storica associazione Sabatina. Con Wine Not? il vino diventa condivisione, racconto di storie e territori, di vitigni autoctoni e alloctoni e si trasforma in un momento di festa alla quale prendono parte tanti giovani ma anche famiglie intere che colgono l’occasione per trascorrere una serata in allegria tra la musica, un calice di buon vino e prelibate pietanze di street food.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali di Emanuele e Antonio Borghetti,rispettivamente Presidente e della Pro Loco Sabatina e coordinatore di Wine Not?, della senatrice Barbara Floridia, madrina dell’evento, del sindaco di Rometta Nino Cirino, del presidente del Consiglio comunale Alessandro Nava e del Presidente di Slow Food Messina APS Nino Mostaccio, seguito dall’apertura dei banchi di assaggio e dell’area food. A seguire si è svolto il laboratorio del gusto di Slow Food Messina in cui Emanuele Gregorio, chefdel Ristorante Casa e Putia di Messina,ha presentato i suoi“Involtini di pesce stocco” serviti su una ghiotta di capperi di Salina, olive dell’Etna in salamoia, cipolla bianca, sedano e pomodorini di Pachino. Un piatto che si lega all’identità messinese, in cui lo chef di Alleanza Slow Food ha utilizzato tanti presìdi siciliani, come spiegato dalla ristoratrice Adriana Sirone, che ha dialogato con la giornalista Valeria Zingale.

Slow Food Messina APS ha avuto anche il compito e il merito di selezionare le eccellenti specialità in degustazione nell’area food di Wine Not? 2025, tutte preparate con materie prime locali, stagionali, biologiche, da filiera corta: il pane cunzatu di Canarillo Brillo, gli involtini di pesce spada a ghiotta di Casa e Putia, il bun con parmigiana di pesce spada del panificio Francesco Arena, la pizza in pala con mortadella di suino nero di Frangipane forno e cucina, la brioche cu tuppu mortadella e pistacchio, la brioche cu tuppu vegan e la mini cake al limone di Marmelada – Sweet Bistrot, l’arancino al ragù, il pitone messinese e il pitone prosciutto e formaggio del Panificio Laganà 1968, la pasta con fagioli e provola dei Nebrodi di Non Solo Cibus, l’angusbab di Torre Food, l’hamburger Santana di Tuxedo e il gelato in vari gusti di Miceli Cafè. Il beverage in area food è stato gestito da Spin Off.
Il momento clou della manifestazione è arrivato, poco prima della mezzanotte, con l’attesa premiazione dei vincitori del concorso enologico giunto alla seconda edizione: Wine Not? Experience. Sul podio, premiati dal voto popolare, sono saliti: Cantine Colosi, Conte Luciese, Soprano di Sindaro, Madaudo, Amaro Zen e ‘Marena di Antonella de Domenico.

Di seguito l’elenco di tutti i vincitori per ciascuna categoria.:
Categoria rossi: Nerello Mascalese 2023 IGT Terre Siciliane Cantine Colosi
Categoria bianchi: Mire 2024 Conte Luciese
Categoria rosati: Evolo 2024 IGP Terre Siciliane Soprano di Sindaro
Categoria spumanti: Madaudo metodo classico 2022 – Nerello Mascalese IGT Terre siciliane Cantine Madaudo
Categoria distillati: Grappa Lesina di Amaro Zen
Categoria vini liquorosi, aromatizzati e birre IGA: Malvasia delle Lipari 2024 – Passito DOC NA’JM Cantine Colosi, ex aequo con ‘Marena di Antonella de Domenico
L’evento si è fatto particolarmente apprezzare anche per la presenza dell’artista Domenico Notarnicola che ha presentato la sua mostra fotografica “Sicilia: stati d’animo”, per l’accompagnamento musicale, particolarmente coinvolgente, dei Mizzica di Agrigento e per il dj set del dj Peppe Scionty e dei DP Bros. Adesso si lavora alla sesta edizione di un evento che continua a crescere e rafforzarsi e che conquista tanti consensi. “Un sentito ringraziamento va ai volontari, agli espositori, alle istituzioni, agli sponsor e a tutti i visitatori – ha affermato Emanuele Borghetti, presidente della Pro Loco Sabatina, – che con entusiasmo e partecipazione hanno reso Wine Not 2025 un momento di autentica condivisione. Quest’anno, l’evento ha registrato numeri da record sotto ogni punto di vista (presenze, partecipazione di aziende, varietà di proposte enogastronomiche e iniziative collaterali), confermando il suo ruolo di appuntamento di riferimento per la promozione delle eccellenze locali. Un successo che unisce tradizione, cultura e ospitalità, rafforzando il senso di comunità e l’attrattiva turistica di Rometta“.

Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.