Nel pieno centro di Venezia, la chiesa di Sant’Aponàl, forma dialettale per Sant’Apollinare, sorge in un piccolo campiello del sestiere di San Polo Fondata nel 1034 fu ricostruita in forme tardo gotiche nel 1450 con l’aggiunta di un campanile in mattoni rossi, ma è sconsacrata e chiusa da tempo. La sua facciata elegante e aggraziata, ornata da un bassorilievo gotico in marmo, sorveglia silenziosa una piazzetta sempre molto trafficata perché è su uno degli itinerari principali per raggiungere piazza San Marco dalla stazione di Santa Lucia attraverso i ponti degli Scalzi e di Rialto.
Di fronte all’alta facciata della chiesa si apre l’Hosteria che porta lo stesso nome, gestita da Vladimir Grigoriev insieme ad altri due ristoranti in sestieri diversi della città lagunare. La ventina di tavoli si trova all’aperto nella piazza, riparati da un gazebo chiuso e riscaldato durante l’inverno, che invitano a fermarsi per la pausa di un aperitivo o per mangiare qualcosaa tutte le ore: solo di sera l’atmosfera si fa più raccolta e più intima, quando il flusso dei turisti di giornata è sparito e i veneziani si riappropriano della loro città ed è il momento di un casual dining più rilassato e senza guardare l’orologio.
La cucina dell’Hostaria Sant’Aponal propone piatti della tradizione veneziana a base di pesce, che non può certo mancare, ma anche i grandi classici della cucina italiana visto il notevole flusso di stranieri di tutti i continenti: in questo periodo dopo Covid mancano naturalmente gli orientali e i russi, ma sono tornati gli americani e soprattutto si vedono tanti europei e italiani per cui l’annata turistica 2022 è veramente da incorniciare e non solo a Venezia. Qualche proposta più originale infine dimostra il talento culinario e l’innovatività degli chef.
Alcuni esempi di piatti da scegliere tra gli antipasti sono la cheesecake salata con tartara di manzo; il carpaccio di manzo marinato con pecorino e crostini tostati; il sautè di cozze della laguna; la tartara di tonno con acciughe, pinoli, sesamo tostato e maionese di ribes; la caprese di burrata con pomodorini e olive taggiasche.
Tra i primi piatti si alternano i ravioli con pesto genovese pomodorini secchi e ricotta affumicata; gli spaghetti alla chitarra con cozze gamberi e calamari: i bigoli in salsa di acciughe e cipolla; il risotto con tartara di gamberi e ricotta fresca.
Tra i secondi piatti c’è spazio per la carne accanto al pesce che non manca mai nella cucina veneziana: filetto di branzino con caponata di verdure, zest di limone e zenzero; parmigiana alla melanzana; tagliata di picanha con melanzana fritta e pomodorini conditi, accompagnati da contorni come spinaci all’aglio, patate al forno, verdure alla griglia o insalata mista. A proposito di insalate i salutisti possono scegliere le insalatone nizzarda, Cesare o blu cheese; viene prestata grande attenzione agli allergeni con una dettagliata lista nell’ultima pagina del menù.
Hostaria Sant’Aponal
Calle del Scaleter 1251, Venezia VE
Tel. 329 3414314
Email [email protected]
www.hostariasantaponal.com
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.