Una storia veneziana di charme
Venezia è ricca di tesori nascosti e tra questi c’è un albergo da scoprire, bell’esempio di architettura veneziana del XVI secolo che ebbe il suo massimo splendore nel ‘700 e venne trasformato in lussuosa struttura di accoglienza nella categoria quattro stelle super una quindicina di anni fa. In uno dei punti in cui in cui Canal Grande il più largo, nel sestiere di Santa Croce a pochi metri dalla fermata di vaporetto di San Stae, Palazzo Foscarini Giovanelli è un piccolo boutique hotel di sole 36 camere su quattro piani diretto da Nicolino Grigio. Ha un passato prestigioso e di charme di cui restano ancora oggi ampie tracce, perfettamente conservate in tutta la loro bellezza e restaurate sotto la supervisione della Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia: soffitti originali con travi a vista, rosoni murali affrescati con figure mitologiche ad opera di Giovanni Battista Zelotti, stucchi e numerose decorazioni cinquecentesche.
Il palazzo fu costruito alla metà del Cinquecento su commessa della ricca famiglia Coccina, che commerciava in gioielli all’epoca del Rinascimento. Questi contatti favorirono la vendita nel 1581 alla famiglia fiorentina di Luca Antonio Giunta, di cui due discendenti sposarono i fratelli Nicolò e Renier Foscarini: il palazzo entrò così nell’asse ereditario della famiglia Foscarini, uno dei più nobili antichi casati di Venezia, che diede alla città anche il suo 117-esimo doge, Marco Foscarini che dimorò per qualche tempo in questo edificio: è ricordato nella suite esclusiva che prende il suo nome al piano nobile. Negli stessi anni e per la precisione nel 1709 il palazzo accolse come ospite il Re di Danimarca Federico Cristiano IV; qualche decennio più tardi, nel 1771 la famiglia del Leopold Mozart in viaggio a Venezia soggiornò qui con figlio Wolfgang Amadeus, allora quindicenne. Al suo nome è dedicata l’altra grande suite dell’hotel.
Le camere, tutte diverse, sono calde e accoglienti, con ampi bagni in marmo con doccia e anche vasca, broccato alle pareti, quadri con illuminazione singola, abat-jour, tendaggi: tutto contribuisce a creare un’atmosfera rarefatta e sospesa che ben s’intona con la città lagunare. Al piano nobile, il secondo, sono le due suite, i loro immensi saloni e una sala per piccole riunioni o board meeting a dare sul Canal Grande, ma ai piani ci sono camere con questo splendido affaccio che permettono di ammirare a tutte le ore del giorno e della notte la bellezza della principale via d’acqua e dei suoi palazzi storici, assistendo al continuo passaggio di gondole e vaporetti che attraversano le acque veneziane.
La posizione centrale rende possibile raggiungere in poco tempo a piedi, se non si vuole approfittare della vicina fermata di vaporetto, le principali attrazioni turistiche della città, come la Basilica di San Marco, il ponte di Rialto, il Teatro La Fenice, i vicini musei comunali d’Arte Moderna e di Storia Naturale, nonché esplorare il fascino delle Venezia meno nota ma più autentica delle piccole calli silenziose, come appunto quella su cui si apre l’ingresso molto poco appariscente dell’hotel, preceduto da un piccolo giardino gradevolissimo nella bella stagione.
Palazzo Giovanelli
Santa Croce 2070/a, Venezia (VE)
Tel. 041 5256040
E-mail [email protected]
www.hotelpalazzogiovannelli.com
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.