Arriva ad Iglesias la prima edizione della Rassegna Internazionale dei Vitigni Autoctoni

La prima «Rassegna internazionale dei Vitigni autoctoni» si terrà ad Iglesias i prossimi 6 e 7 maggio 2023 presso la Villa Associazione Mineraria Sarda.

Il progetto coinvolgerà la Coldiretti Sardegna, la Fondazione Distretto Bio, l’Associazione APS Promo Eventi, la Coop. Bentuestu, Cadossene, la Georgian Wine Guilt ed Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale.

L’evento coinvolgerà alcuni rappresentanti delle produzioni vitivinicole autoctone delle zone europee più significative: Spagna, Corsica, Grecia e Georgia.

Lo scopo della rassegna è quello di puntare i riflettori sulla Sardegna, riconoscendole lo status di vero e proprio astro nascente della viticoltura autoctona e centro di domesticazione primaria della vite.

Finora la Sardegna è stata per lo più relegata a poche significative produzioni, come il Cannonau e il Vermentino, che di fatto rappresentano solo numericamente la ricchezza della produzione enologica dell’isola.

Il progetto prevede il coinvolgimento di importanti esperti giornalisti del settore del vino, veri e propri ricercatori al servizio delle realtà autoctone dagli angoli più remoti della geografia vitivinicola.

Gli esperti del settore non si limitano a comunicare un vino o una varietà ma vanno oltre, promuovono i territori dai quali si originano, unico e imprescindibile tratto distintivo dell’autenticità di queste produzioni. Verrà evidenziata inoltre l’opera di salvaguardia dei produttori che resistono a mercati sempre più esigenti in difesa della biodiversità.

La Rassegna alimenterà un turismo alternativo e profondo con ricadute molto positive in termini di impulsi e scambi culturali, significativamente radicato nel territorio d’origine. Questa prima edizione vedrà un gemellaggio con quella che dagli esperti è ritenuta la culla dell’enologia mondiale: la Georgia. In questa area geografica, i ritrovamenti della vite sono i più antichi mai rinvenuti al mondo e possono essere facilmente accostati a quelli altrettanto antichi della Sardegna. Una vera e propria comunione ampelografica che potrà essere portata alla ribalta grazie anche a un convegno organizzato ad hoc durante la manifestazione.