Roma è rinomata per la sua storia millenaria, la sua arte e la sua cultura. Tuttavia, non sono solo i monumenti storici e la “grande bellezza” a catturare l’attenzione delle orde di turisti che visitano la capitale, ma anche la straordinaria cucina italiana: tra i numerosi ristoranti cittadini, in un momento in cui la cucina internazionale tende ad eclissare le tradizioni culinarie locali, Lo Scoglio di Frisio è un punto fermo della tradizione, dove si trovano ancora piatti preparati con cura secondo ricette tramandate di generazione in generazione.
Appena si varca la soglia del ristorante, in via Merulana, al confine dei rioni Esquilino e Monti, si è accolti da un’atmosfera calorosa e accogliente. Si entra in una grande sala che somiglia a una grotta, arredata in stile marinaro, con pareti decorate, quadri tradizionali e ambientazione rustica. Il ristorante porta il nome originale che ebbe a Napoli quando fu fondato: trasferito a Roma nel l 1928 dalla famiglia di imprenditori Polenghi-Lombardo si affermò per la sua cucina di mare napoletana con commistioni di cucina romana.
Trascorsi gli anni difficili della guerra in una Roma “città aperta”, alla fine degli anni ’50 divenne uno dei ristoranti alla moda nel periodo della ‘dolce vita’, grazie alla conduzione di Augusto Rossi, ex ufficiale di Marina, che arrivò ad impiegare 30 persone in un locale ingrandito e arredato in stile Art-Decò. Oggi è diretto dal figlio Eugenio, canottiere, golfista, ma anche grande conoscitore e appassionato di Giappone, dove si recò per la prima volta da giovane dopo la laurea alla fine degli anni ’70.
Non stupisce perciò che alla cucina romana associata alle ricette napoletane di pesce si sia aggiunto qualche tocco fusion. Nonostante le grandi dimensioni del locale che può ospitare fino a 150 coperti ed è adatto anche ai gruppi, la cucina naturalmente è tutta espressa: primi piatti di pasta trafilate a bronzo, zuppe, secondi piatti di carne e di pesce della tradizione culinaria italiana, nonché ottime pizze. Molti degli ingredienti freschi e di stagione, scelti sempre per la loro qualità, dalla carne alle verdure, sono a chilometro zero o quasi: il pesce proviene dai pescatori di Anzio, Fiumicino e del litorale laziale.
Alcune suggestioni prese dalla nutrita lista del menù comprendono tra gli antipasti il carpaccio di tonno in salsa fusion, il prosciutto di San Daniele accompagnato dai formaggi tipici dell’Agro Romano; tra i primi piatti la pasta al pesto e calamari, le linguine al sugo di polipo e la pasta alla Norma; tra le portate principali il filetto di manzo alla griglia al pepe in salsa di lamponi, le scaloppine al Madeira, alla pizzaiola o al limone, i calamari preparati a piacere, il pescato del giorno; infine tra i dessert la crostata di ricotta e visciole, i cantucci alla canapa e il sorbetto agli agrumi. Ampia anche la selezione delle pizze,
Lo Scoglio di Frisio resta una delle ultime testimonianze, da non perdere, della Roma che si è fatta conoscere dal mondo e che sta scomparendo.
Lo Scoglio di Frisio
Via Merulana 256, Roma(RM)
Tel. 06 4872765
E-mail: [email protected]
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.