Il raccolto segue i mutamenti climatici: uve di altissima qualità
Ruggero: “Sarà una stagione buona, aspettiamo i nostri vini”
La vendemmia per ripartire dopo il terremoto del Covid-19. Il ritorno alla terra, il lavoro sui campi per dimenticare una pandemia che ha rivoluzionato il mondo. Siddùra non si è mai fermata e la vendemmia del 2020 segue un percorso temporale che ormai non ha più riferimenti precisi. Parlare di vendemmia anticipata, con i primi grappoli raccolti tra fine agosto e l’inizio di settembre, ha poco senso. Parlare di grande qualità invece è più coerente con i primi riscontri, con uve di altissimo livello. La premessa decisiva per avere grandi vini. I mutamenti climatici ormai consolidati fanno sì che le alte temperature nei mesi di maggio e giugno, con piogge sempre meno frequenti, incidano sui tempi di maturazione. Si è iniziato dalle uve di vermentino e si chiuderà con quelle cannonau. Secondo tradizione.
ALTA QUALITA’. “Il tempo svolge la sua funzione sempre nel modo giusto. Nei giorni scorsi c’è stato un abbassamento delle temperature, è salita l’escursione termica tra il giorno e la notte, tutto sembra funzionare in maniera perfetta – spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra -. Alcune parcelle sono già state vendemmiate. Il vermentino ha i suoi tempi e segue i propri ritmi e viene vendemmiato in questi giorni. Un vitigno che mantiene inalterate la sua qualità e la sua identità. La Gallura risponde nel modo consueto. I tempi sono confermati. Sarà una stagione buona. Il miracolo si vedrà durante la fermentazione, nella trasformazione dall’uva in vino. Ma c’è ancora da aspettare”.
L’azienda cresce, ma la filosofia della cantina di Luogosanto non cambia: la cernita delle migliori uve a garanzia di una qualità eccellente è il primo dei passaggi che consegneranno al mercato le nuove annate dei vini Siddùra. La vendemmia del 2020 consentirà di raccogliere la migliore espressione dalle vigne dislocate su 40 ettari di superficie vitata all’interno della tenuta.
UVE SANE. “Questa vendemmia si presenta come leggermente anticipata, a causa delle alte temperature avute nei mesi di maggio, giugno e luglio. Inizialmente appariva come anticipata di 10-15 giorni rispetto alle tempistiche dell’anno scorso, ora invece, con l’abbassamento delle temperature di questi giorni e la pioggia, pensiamo che un leggero rallentamento ci possa stare – sottolinea Luca Vitaletti, agronomo di Siddùra -. Stiamo iniziando con la raccolta delle uve di vermentino e poi passeremo alla fase finale, dove rimarrà il cannonau. La vendemmia quindi dovrebbe terminare intorno alla metà di settembre. Si presenta come una vendemmia buona, anche sotto il profilo aromatico, le uve sono molto sane e le piante stanno bene. Quindi ci aspettiamo un importante riscontro in bottiglia, che sia conseguente alla qualità in campo”.
MICROCLIMA. Diventa sempre più importante per una cantina studiare il proprio microclima, adattare i lavori sui campi alle indicazioni che arrivano dalla tecnologia e giovarsi delle condizioni naturali che caratterizzano quel particolare terroir. Da questo punto di vista Siddùra ha elaborato una strategia di sfruttamento della pianta che nasce dal posizionamento, per valorizzare l’irraggiamento solare in base alla pendenza del suolo. Poi c’è il grande muro naturale costituito dalle montagne, che proteggono le vigne di Siddùra dai venti predominanti, in particolare il maestrale, che vede la sua forza ridotta. Un microclima che ha costruito nel tempo le sue peculiarità, dalle quali si sviluppa la programmazione che consente di affrontare i riflessi negativi dei repentini cambiamenti climatici. Piogge copiose e improvvisa siccità. Gelate e alluvioni. Temperature impazzite. Il vino si costruisce in cantina, grazie a sistemi avanzati, come la stazione meteo creata in casa, capace di mappare e prevedere le variazioni climatiche della settimana sul campo e nei campi, nelle celle specifiche, non più basandosi sui fallaci modelli previsionali dei siti web.
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.