Quattro medaglie d’oro per il Vermentino di Gallura DOCG Superiore.
Bèru è stato indicato dal Decanter tra le 12 migliori etichette italiane
Siddùra lancerà sul mercato nei prossimi giorni l’ultima annata di Bèru, Vermentino di Gallura DOCG Superiore 2022: un vino che, prima ancora di essere messo in commercio, ha già saputo conquistare i giurati di prestigiosi concorsi internazionali come il Frankfurt International Trophy, il Vinalies International, il Concours mondial des Féminalise e il Challenge International du Vin. Una conferma dell’eccellenza di un Vermentino che nella sua storia vanta medaglie di platino e l’inserimento nella classifica stilata dalla prestigiosa rivista Decanter dei “Super-Italians”, con i 12 migliori vini d’Italia. Bèru 2022 nasce sotto la stella più propizia.
La Cantina sarda ha accolto con grande soddisfazione la vittoria delle quattro medaglie d’oro internazionali: il Bèru 2022 è sicuramente una delle annate più attese di sempre tra i vini Siddùra e i riconoscimenti ottenuti dalle giurie di quattro concorsi tra i più prestigiosi nel panorama internazionale sanciscono l’ottimo lavoro svolto dalla Cantina.
Veduta dei vigneti di Siddura
Produzione limitata. Bèru conferma la ricerca dell’eccellenza, vessillo di qualità già premiata da una pioggia di medaglie d’oro. “Si tratta di una produzione limitata – spiega Mattia Piludu, direttore tecnico di Siddùra – e viste le numerose richieste certamente si renderà necessario contingentarne le quantità”.
Bèru 2022 “Limited edition” conferma, una volta di più, la volontà dell’azienda della Sardegna di voler sempre operare mantenendo gli standard qualitativi elevati: si tratta di un vero e proprio comandamento che indirizza l’intera attività produttiva di Siddùra, dal lavoro nei campi a quello in Cantina, passando per il marketing e la commercializzazione. “Bèru 2022 rappresenta una nuova interpretazione di questo vino, prossimo al lancio sul mercato. È stato cambiato lo stile della vinificazione per adeguarlo all’evoluzione del gusto del consumatore” sottolinea Raffaele Cani, direttore commerciale di Siddùra.
Genesi di un Vermentino speciale. La coltivazione del vitigno Vermentino rappresenta il cuore pulsante di Siddùra: oltre a coprire la maggiore superficie vitata aziendale, si diversifica in base alla composizione del suolo, all’esposizione degli appezzamenti e all’altitudine in cui viene coltivato. In queste diverse condizioni pedoclimatiche, l’uva è quindi in grado di esprimere caratteristiche uniche, che si adattano a diversi stili di vinificazione.
“Si potrebbe tranquillamente asserire che con Bèru non è la barrique a nobilitare il vino, bensì il Vermentino di Siddùra a nobilitare questi piccoli contenitori” sottolinea Dino Dini, enologo della Cantina di Luogosanto.
Nasce così Bèru, un Vermentino di Gallura DOCG Superiore vinificato in piccoli fusti di rovere, in cui l’influenza del legno gioca un ruolo cruciale nel definire la complessità e la struttura del vino. Il Vermentino destinato a Bèru, una volta completata la fermentazione in barrique, è in grado di esprimere una complessità sorprendente. L’affinamento sui lieviti e il bâtonnage contribuiscono a donare al vino aromi terziari, ad arrotondare la struttura e integrare l’acidità.
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