Emiliana Scarpa: “il premio speciale al Girotonno al team Italia mi ha riempito di soddisfazione. Dietro il nostro Zin ci sono competenza, cuore e lavoro di squadra”.

Il team Italia si è fatto apprezzare all’ultima edizione del Girotonno, la manifestazione internazionale che negli scorsi giorni ha celebrato il tonno di qualità a Carloforte, nell’isola di San Pietro, Sardegna sud occidentale.

I sardi Emiliana Scarpa, Carlo Biggio e il siciliano Benedetto Di Lorenzo hanno ricevuto il premio speciale “Luigi Biggio”, dedicato alla memoria del rais della tonnara di Carloforte scomparso prematuramente poco tempo fa. Hanno preparato un pietanza dal nome evocativo: “Zin e il gioiello del mare”.

Nella foto: Emiliana Scarpa, Benedetto Di Lorenzo e Carlo Biggio

“Un pietanza equilibrata che segue la tradizione carlofortina e dei tonnarotti nell’utilizzo anche di parti meno conosciute ma sempre preziose del tonno”, ha sottolineato il giornalista e divulgatore Roberto Giacobbo, presidente della giuria tecnica che assieme a quella popolare ha giudicato le proposte culinarie. Lo Zin è stato presentato al Tuna Competition, la gara tra chef vinta dal Giappone, secondo il Brasile, terza la Palestina e alla quale hanno partecipato anche Italia, Grecia e Israele.

Decisamente emozionata, la pluri premiata e innovativa Emiliana Scarpa, pizza chef di Iglesias ci racconta.

“E’ stata una bellissima esperienza e questo premio speciale mi ha riempito di soddisfazione. Il nostro è stato un lavoro di squadra. Abbiamo creato un piatto che parlasse di territorio, anzi di territori. Due isole, Sardegna e Sicilia e un solo cuore. Lo Zin, in tabarchino riccio di mare, diventa scrigno, con le sue sfumature nere, che contiene i tesori del mare. Siamo partiti da Su Mustazzeddu, pane/ focaccia antica tipica del Sulcis- Iglesiente. In questo piatto ci sono i miei ricordi di bambina, l‘odore dell’acqua salmastra, il suono delle onde del mare, i ricci aperti e mangiati freschi con il limone spremuto sopra”.

Nella foto: lo Zin, la pietanza proposta al Tuna Competition dal Team Italia

Emiliana è soprattutto maestra di panificazione. Da qui l’idea di rivisitare una pietanza del suo territorio, su mustazzeddu.

Nella foto: Carlo Biggio, Benedetto Di Lorenzo, Emiliana Scarpa

Emilana ci svela lo Zin. È una pietanza dove ogni differenza diventa ricchezza, un viaggio, un itinerario che unisce l’iglesiente, Carloforte e la città di Palermo. Il gioiello dello Zin è il tonno racchiuso nello scrigno, che viene utilizzato in tutte le sue parti, quelle nobili come la ventresca, ma anche quelle nascoste, ingiustamente poco note, ma altrettanto gustose e pregiate come il lattume e il cuore. Il nostro Zin è una creazione a 6 mani, frutto di estro, competenza e di un pizzico di follia, ma anche di confronto e pazienza, con un unico obiettivo, creare un team capace di raccontare, come un viaggio, la bellezza della nostra terra, l’unicità, la bontà dei nostri prodotti, la tradizione e l’innovazione. Abbiamo quindi unito, esperienze, visioni e competenze, per superare ogni confine. Con due parole chiave, professionalità e amicizia”.