Sei chef raccontano la loro idea di Sardegna attraverso menu inediti che mettono al centro il pescato locale e sostenibile
Primo appuntamento giovedì 1 e venerdì 2 agosto con Nicola Bonora.
Casa Clàt, suite hotel nel cuore di Cagliari, ospita i giovani interpreti della cucina sarda per sei imperdibili serate dedicate alla pesca locale e sostenibile. Nicola Bonora (Motelombroso, Milano), Davide Atzeni (Coxinendi, Sanluri), Danilo e Tonino Delrio (Musciora, Alghero), Mauro Ladu (Abbamele Osteria, Mamoiada), Clelia Bandini (Lucitta, Tortolì) e Roberto Paddeu (Frades Porto Cervo, La Terrazza e Milano) daranno vita a menu inediti per interpretare, ognuno secondo il proprio estro creativo, i prodotti Nieddittas, azienda simbolo della mitilicoltura di qualità in Sardegna.
Il primo appuntamento, giovedì 1 e venerdì 2 agosto, vede protagonista Nicola Bonora, chef nato e cresciuto a Torre Grande (OR), oggi alla guida di Motelombroso, laboratorio sperimentale di cucina contemporanea sul Naviglio Pavese a Milano.
Classe 1990, Nicola lascia presto l’isola per vivere diverse esperienze in Italia e in Europa. Dopo i suoi viaggi, approda a Milano al fianco del pluripremiato Enrico Bartolini, e nel 2020 diventa Executive Chef del ristorante Serica, dove ottiene la prima menzione nella Guida Michelin. Nel 2022 assume la guida del ristorante Motelombroso dove, grazie al supporto di Matteo Mazza e Alessandra Straccamore, e soprattutto grazie alla collaborazione con il suo mentore Nicolò Scaglione, acquisisce maturità e consapevolezza. A Casa Clàt Nicola porta la sua idea di “cucina radicale ma non radicata”, che pone profonda attenzione alla sostenibilità degli alimenti e alla Sardegna, sempre al centro della sua proposta gastronomica, arricchita da un vivace confronto e una costante contaminazione con tecniche provenienti da terre lontane.Il menu inizia con i piatti di benvenuto al centro del tavolo come bao fritto, crudo di gambero, stracciatella e basilico accompagnato da testa di gambero alla brace ripiena; french toast con ricciola, zucchina scabecciu e caviale; pistoccu, pomodoro e arselle alla brace. Si continua tra gli altri con anguria, rucola e cuore di tonno; bottone, Lazzone Sa Marchesa, cicoria e sommacco; cernia alla brace, Vernaccia di Oristano, burro e salvia serviti in porzioni individuali. La cena termina con i dessert in condivisione: tarta de queso con casu axedu e zippola di seppia.
Nicola Bonora
I PROSSIMI APPUNTAMENTI con :
•Davide Atzeni (Coxinendi, Sanluri), 5 settembre.
Dopo una lunga esperienza al Grand Véfour del Palais Royale du Louvre con lo chef Guy Martin, due stelle Michelin, Davide Atzeni torna in Sardegna e sceglie Sanluri, un piccolo paese del Medio Campidano, per dare vita a Coxinendi (“cucinando” in lingua sarda campidanese), che in breve tempo diventa una delle mete gastronomiche più interessanti dell’isola. La filosofia di Davide si basa su un pensiero profondo: tornare alle origini della sua vita e delle sue esperienze. Nei suoi piatti si riflette la tradizione, con ingredienti sempre locali e ricercati, ravvivati da tecniche moderne di cottura.
Davide Atzeni
•Danilo e Tonino Delrio (Musciora, Alghero), 26 settembre.
Dietro il nome Musciora si cela una storia di famiglia. Tutto parte da un soprannome, Musciora, tramandato di generazione in generazione fino al nonno e al papà di Danilo, fondatore del ristorante. Danilo si occupa della sala, mentre in cucina regna suo padre Tonino. Le idee, l’estro e la creatività sono il tratto distintivo del più giovane, mentre le tecniche e l’esperienza sono il contributo prezioso di Tonino. Grazie a questa sinergia, Musciora è rapidamente diventato uno dei punti di riferimento della cittadina sardo- catalana.
Danilo e Tonino Delrio
•Mauro Ladu (Abbamele Osteria, Mamoiada), 9 ottobre
L’Osteria Abbamele è la scommessa dello chef-patron Mauro Laudu, che nel 2019 decide l’azzardo: tornare a Mamoiada, il piccolo paese al centro della Sardegna da cui era partito tanti anni prima, per dare vita a una “trattoria moderna”, rinunciando al fine dining in favore di qualcosa capace di convincere, più che stupire. La sua è una cucina che esalta prodotti “sinceri” in piatti minimali e pieni di gusto, dove l’ingrediente principale è protagonista, privo di sovrastrutture, ma carico di sapore e sfumature d’autore.
Mauro Ladu
•Clelia Bandini (Lucitta, Tortolì), 17 ottobre.
Clelia è l’artefice di una cucina dolce ma dai tratti decisi, pienamente in linea con l’immagine della donna isolana. La sua è una cucina nitida, capace di rappresentare le radici mediterranee del territorio e assumerne i connotati con delicata determinazione. I suoi piatti sono composti da materie prime di pregio e di inequivocabile tipicità, in un’area della Sardegna dove mare e collina si incontrano armoniosamente.
Clelia Bandini
•Roberto Paddeu (Frades Porto Cervo, La Terrazza e Milano), 24 ottobre.
L’avventura di Roberto e i suoi giovani fratelli, Fabio e Valerio, inizia nel 2015 quando, poco più che ventenni, prendono in affitto un locale alla Promenade du Port, nel centro di Porto Cervo: nasce Frades. Due anni più tardi aprono La Terrazza, sempre in Costa Smeralda, davanti alla baia del Cala di Volpe. Nel 2020, con grande determinazione e intraprendenza, aprono il loro terzo locale, questa volta a Milano, a pochi passi dal Duomo. La cucina proposta da Roberto Paddeu è sarda non tradizionale: ingredienti e prodotti di altissima qualità sono selezionati tra i piccoli produttori dell’isola e reinterpretati da Roberto con gusto contemporaneo.“I giovani talenti della cucina sarda interpretano Nieddittas” è uno dei tanti eventi aperti anche agli ospiti esterni che hanno fatto di Casa Clàt e del suo giardino uno degli spazi più frequentati della città.
Roberto Paddeu
Scopriamo qualcosa in più su Casa Clàt.
A Cagliari, tra il bastione di Saint Remy e la Marina, si trova Casa Clàt, suite hotel dall’anima eclettica con ristorante e lounge bar, naturale estensione del centro città e della sua movida. L’albergo ospita nove suite dallo stile contemporaneo, divertenti e diverse fra loro, realizzate da artisti e designer ispirati dal mare e dalle sue meraviglie. Un indovinato progetto di design che regala nuova vita all’antico Palazzo Frau in viale Regina Margherita, una delle vie più vivaci del capoluogo sardo. Casa Clàt è ora un luogo accogliente dove soggiornare, ritrovarsi a tavola o per un drink e godersi le belle giornate che a Cagliari non si fanno mai attendere.
Casa Clàt e Nieddittas:
Il nome Casa Clàt nasce dall’unione dei nomi dei due proprietari, Caterina e Claudio Murgia, fratelli e già amministratori di Nieddittas, azienda simbolo della mitilicoltura di qualità in Sardegna. Una realtà che in oltre 50 anni è cresciuta fino a trasformare una piccola cooperativa di pescatori in una delle più note aziende italiane del settore.Sinonimo di qualità certificata e di filiera corta dal produttore al consumatore, i prodotti Nieddittas sono al centro del menu di Casa Clàt, nuovo imperdibile indirizzo gourmet nel cuore di Cagliari.
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