Fabrizio Carrera non è di certo nuovo con l’organizzazione di incontri internazionali. Direttore dal 2007 della testata Cronache di gusto, gestisce e coordina da anni il Taormina Gourmet e molte altri eventi enogastronomici di ampia portata. Il Taormina Gourmet on tour sono 3 giorni di masterclass, incontri, conferenze e visite alle cantine con decide di operatori qualificati stranieri tra cui Ambassadors del Vinitaly, giornalisti, enologi e buyers. Nel novero degli eventi dell’edizione di quest’anno, ho avuto il piacere di presentare il mio libro “Borgogna, storie di grandi vini francesi”, edito da Kellermann, durante la masterclass di Alicia Dorey sui vini della nuova Borgogna. A margine dell’incontro sono riuscito a far quattro chiacchiere con Fabrizio. “Far conoscere la Sicilia e più in generale il Sud Italia. La mia terra non finisce a Messina, il suo valore è immenso e inesplorato.
Fabrizio Lattieri, Alicia Dorey, Fabrizio Carrera, Francesco Piccat
Vorrei trasformare questa terra in un salotto del vino buono, italiano ed internazionale”, la linea programmatica di Carrera è chiara. “Se si facesse un simile evento a Firenze nessuno si porrebbe il problema della presenza di vini non solo toscani, ma ancora oggi se si fa lo stesso evento in Sicilia le critiche possono arrivare”. Un altro punto fondamentale per capire il Taormina Gourmet on tour è che “abbiamo tutti da imparare: noi dagli altri e gli altri da noi”, ricorda Carrera, dato che lo scambio deve essere alla pari, lasciando alle spalle uno dei tanti mali italiani che è proprio l’eccessiva esterofilia, anche nel vino. Sul futuro del vino italiano nel mondo, secondo Carrera “la Cina diventerà il primo produttore di vino, la domanda di vino globale crescerà e l’Italia dovrà trovare il suo posto come guida di questa nuova tendenza, con al suo fianco la Francia” 4 regioni faranno da apripista, Piemonte Toscana, Veneto e Sicilia. Per quanto riguarda prettamente la Sicilia, “oggi l’Etna vive un momento d’oro, è un territorio nuovo e antico, con un vulcano attivo che crea delle condizioni di clima continentale al centro del Mediterraeo. Sull’Etna piove, fa freddo, ci sono grandi escursioni termiche. Sull’Etna 20 anni fa un ettaro valeva 15.000 euro, oggi oltre 200.000. 20 anni fa le aziende erano una decida, oggi sono circa 150” ricorda Carrera, con . Infine, Carrera ci confida che il suo prossimo progetto sarà sull’olio, e si chamerà Reportolio. SI iniverà un questionario a risposta multipla ai produttori di olio siciliani per redigere uno studio che servierà per per dare valore all’olio. Il report che sarà biennale per ogni regione del Sud italia (specialmente Puglia e Calabria) Se oggi il punto più alto nel mondo del vino lo si tocca in Borgogna, secondo Carrera un domani la stessa cosa varrà per l’olio e la Sicilia”.
Francesco Piccat, nato a Saluzzo nel 1991. Vive e lavora a Parigi. È un esperto conoscitore e degustatore dei vini francesi. Ha ottenuto la menzione distinzione al WSET 3.