DI Leonardo Felician
A San Diego la raffinatezza è arrivata sul lungomare del centro, unendo il meglio della città e della baia. L’InterContinental San Diego, il marchio di punta del gruppo IHG, fa vivere un’esperienza di lusso moderno con un arredamento costiero contemporaneo nelle 400 camere spaziose su 18 piani, tutte con vista aperta sull’acqua. Offre una sistemazione elegante con tutto il fascino della California meridionale a pochi minuti dal grande Convention Center, frequentatissimo per convegni internazionali di tecnologia, scienza e medicina, a pochissima distanza dall’aeroporto internazionale di San Diego che si raggiunge in 10 minuti anche in autobus, e praticamente attaccato alla stazione di Santa Fe, il punto nevralgico di arrivo dei treni da Los Angeles e di smistamento dei tram del servizio di trasporto pubblico locale. A San Diego con il pratico sistema ProntoCard, disponibile anche online sullo smartphone, si possono acquistare biglietti per tram e autobus a tariffe convenienti e per di più con massimo giornaliero automatico, scontato del 50% per i senior.
Il ristorante e il bar dal grande bancone con happy hour dalle 4 alle 6 del pomeriggio si trovano al terzo piano, cui si sale con ascensori dalla strada. Si chiama Vistal ed è specializzato nella cucina di pesce californiano, con una terrazza con piena vista della baia e una sala subito di fronte alla reception dell’albergo, anch’essa posta al terzo piano. Vistal si presenta quest’anno con un nuovo menu di cocktail ispirati alla baia e alle acque locali di San Diego. Sono sette cocktail che fanno riferimento ai mitici sette mari dai nomi fascinosi come Lime nella noce di cocco; l’uccello attraversa la baia, fumo sull’acqua, il leone di mare di La Jolla, che è il nome di una località balneare vicino alla città.
Tra i cocktail più interessanti vi è il 50 Degree Migration Aviation, preparato con Gray Whale Gin, Luxardo, Blue Lagoon Apertif, Eureka Lemon e Egg White, che si riferisce alla migrazione delle balene grigie tra l’Artico e Baja, che avviene a 50 gradi di latitudine passando ogni anno proprio da Point Loma in periferia di San Diego, dove la baia si unisce all’Oceano Pacifico; Big Bay Old Fashioned, realizzato con Pacific Oak Rye Whiskey, Old Fashioned Bitters, Demerara Cane Sugar, Asin Tibuok Smoked Sea Salt, per una rivisitazione in chiave nautica di un vecchio cocktaio che utilizza sale marino artigianale e whisky distillato localmente; c’è poi The Sand Dollar, agitato, non shakerato, preparato con Don Julio 70th Anniversary Cristalino Tequila, Flamingo Riviera Mango Chili Liqueur, Stirred Mango Syrup and Lime Crystals, Orange Bitters e un sand dollar garnish, che richiama i preziosi dollari di sabbia che si trovano lungo le spiagge di San Diego.
Venendo alla carta dei cibi, tutti ispirati al pescato locale a chilometro zero, per antipasto si trovano ostriche fresche, cocktail di scampi, la tartara di tonno giallo, il toast di granchio blu arrosto, alcuni piatti vegetariani come bietole locali saltate, formaggi californiani e salumi, polpettine di salsiccia, insalata calda con formaggio di capra e la famosa insalata di Cesare che non manca mai nei ristoranti americani.
I piatti sono quasi tutti di ispirazione prevalentemente marina, dalla terra per chi non ama il pesce viene soltanto un mezzo pollo arrosto caramellato con patate al formaggio di capra e anche una imponente costata di manzo.
Le portate principali di pesce sono: terrine di tonno giallo appena scottato con avocado; Baja cioppino, una zuppa di pesce alla maniera messicana della vicina Tijuana; pesce spada grigliato con burro di ananas; capesante del sommergibile U12 e infine il merluzzo nero al miso locale. Per concludere con un dessert si sceglie tra il dolce dei tre tipi di latte con fragole fresche; la torta di cioccolato in salsa di cioccolato kalhua; il flan al caramello al rum guernito con amarene.
InterContinental San Diego
Bayfront Court, 901, San Diego(USA)
Tel. 001619 5019400
Email: [email protected]
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.