di Leonardo Felician
Usciti dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, accolti dallo splendore di colori e del paesaggio di una città unica al mondo, chi imbocca l’alto ponte degli Scalzi per attraversare il Canal Grande non può far a meno di notare sulla sinistra un’animata terrazza-ristorante in posizione strategica proprio sull’acqua, soleggiata e animata tutto il giorno. E’ la Trattoria Povoledo, che porta ancora il nome degli antichi fondatori friulani, nata nel 1950 dove una volta i veneziani si ritrovavano per chiacchierare, sorseggiare un’ombra, come in Veneto viene chiamato il bicchiere di vino, tipicamente bianco, o per assaggiare la freschezza dei prodotti locali.
La proposta gastronomica di questo ristorante non piccolo, con circa 200 coperti, conserva ancora oggi i sapori tipici della cucina veneziana. La terrazza esterna si estende per venti metri e gode di una spettacolare vista sul Canal Grande e sul continuo traffico di barche, motoscafi e vaporetti di linea. Rappresenta uno spazio suggestivo dove pranzare e cenare in compagnia tutti i giorni dalle11:30 alle 23:00 con l’impressione di essere totalmente immersi nella laguna.
Un menù in cinque lingue davvero ricco di portate offre cucina di carne e di pesce, ma anche pizzeria a tutte le ore. Secondo i canoni della cucina veneziana, in evidenza è il pesce a partire dagli antipasti: insalata di molluschi, cocktail di gamberoni; fantasia di saòr e polenta; baccalà mantecato con polenta al nero di seppia; insalata di piovra con patate, olive e pomodorini; scampi in guazzetto con spuma di patate novelle; capesante ai ferri con salsa guacamole e maionese di corallo; cruditè mista di pesce con tonno, branzino, gambero rosso siciliano, pesce spada e scampo; tartara di tonno al pompelmo rosa; antipasto misto di pesce composto nello stile dei tipici cicchetti veneziani.
I primi piatti di pesce presentano anch’essi un’ampia scelta: spaghetti alla busara con scampi; tagliolini al nero di seppia; spaghetti alle vongole veraci con timo, datterini e bottarga; bigoli in salsa; spaghetti ai frutti di mare; gnocchetti con granchio al profumo di rosmarino; risotto di pesce oppure risotto al nero di seppia per due persone; fettuccine con mezzo astice o con l’astice intero e infine una zuppetta di pesce. Continuando col pesce anche come portata principale, si possono scegliere le seppie alla veneziana con polenta morbida; il fritto misto di paranza accompagnato da verdurine e polenta ai ferri; la sogliola alla mugnaia con verdure al vapore; il tonno in crosta di papavero su crema di zucchine; un hamburger di branzino con pomodoro confit; l’insalata con maionese di vongole e lime; un curioso accostamento di saltimbocca di orata con pancetta, asparagi e misti; il superclassico branzino, o sogliola oppure orata ai ferri con verdure; l’astice gratinato con verdurine fritte e salsa al curry e infine una trionfale grigliata mista di pesce con verdure ai ferri.
Il ristorante, con servizio attento e veloce, è aperto tutto l’anno, sette giorni su sette, con chiusura soltanto nel mese di gennaio dopo l’Epifania, l’unico momento in cui Venezia, città magnifica, fragile e malata di eccessivo turismo, “sembra” essere in bassa stagione e si riesce a camminare sui grandi itinerari senza code e senza sgomitare.
Trattoria Povoledo
Lista di Spagna 122, Sestiere di Cannaregio, Venezia(VE)
Tel. 041 716038
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.