
di Leonardo Felician
Garden Inn è un marchio che appartiene al gruppo Hilton, ma si distingue per un’identità precisa: hotel di fascia media progettati per viaggiatori business e leisure che cercano funzionalità, comfort e prezzi accessibili. Le strutture Garden Inn offrono solitamente spazi moderni e accoglienti, connessione wi-fi veloce gratuita, aree comuni pensate per lavorare o rilassarsi e servizi di ristorazione disponibili tutto il giorno. L’atmosfera è informale, con attenzione alla prima colazione e alla qualità del sonno, grazie ai letti regolabili e alle camere insonorizzate. Il modello combina l’affidabilità e l’ampia diffusione del marchio Hilton con una dimensione più raccolta, adatta a chi preferisce soggiornare fuori dai grandi alberghi o dalle catene di lusso, ma non vuole rinunciare agli standard internazionali del gruppo.

In Virginia, nel cuore degli Statii Uniti, l’Hilton Garden Inn Manassas, inaugurato nel 2021, è un edificio moderno di cinque piani che ospita 108 camere luminose e funzionali. Un ampio ingresso accoglie gli ospiti. Sulla sinistra dell’entrata, la reception accoglie gli ospiti con un design essenziale e un’atmosfera rilassata; a destra si trova invece la sala colazione-ristorante, spaziosa e ben illuminata. L’hotel dispone di una piscina coperta, una sala fitness aperta 24 ore su 24 per chi ha bisogno di tenersi in forma e di una piacevole terrazza posteriore dove rilassarsi nelle giornate miti di sole. Davanti all’albergo si estende un ampio parcheggio gratuito, comodo per chi viaggia in auto. La posizione è strategica: a breve distanza dall’autostrada che collega il Washington Dulles International Airport, a nord, con Richmond, capitale della Virginia, a sud. È un punto di partenza ideale per esplorare la regione, per una sosta intermedia in un viaggio tra le due città, ma anche per chi arriva tardi o parte presto dall’aeroporto di Washington e anziché soggiornare una notte nella capitale sceglie di trascorrerla a poco più di una ventina di chilometri nella tranquillità di una piccola località vicina.
La cittadina di Manassas, nella Virginia settentrionale, unisce la quiete di un centro storico ben conservato a una profonda eredità storica. Il cuore urbano, tra Church Street e Center Street, è un insieme armonioso di case di legno in stile coloniale, negozi indipendenti e piccoli ristoranti. L’atmosfera è rilassata, quasi sospesa, con strade ordinate, lampioni antichi e piazze dove si tengono mercatini e manifestazioni locali. A pochi passi dalla stazione ferroviaria si trova il Manassas Museum, che racconta la storia della città e delle due battaglie che la resero famosa durante la Guerra Civile americana. Oggi Manassas è una comunità residenziale curata, che conserva l’identità della Virginia storica pur essendo assai vicina all’area metropolitana di Washington, al punto che nelle belle giornate festive non è raro vedere famiglie che escono dalla capitale per godersi qui gli spazi e l’aria aperta che mancano in città.
Molti sono gli americani anche provenienti da stati lontani che visitano questa località per ragioni storiche. La prima battaglia di Manassas, conosciuta anche come la battaglia di Bull Run, fu combattuta il 21 luglio 1861 e segnò il primo grande scontro campale della Guerra Civile americana. Proveniente da Washington, l’esercito unionista, inesperto ma numeroso, tentò di marciare verso Richmond, capitale dei confederati, per porre fine rapidamente al conflitto; le truppe confederate, guidate da Beauregard e rinforzate da Johnston, riuscirono invece a respingere l’attacco. Fu in questa occasione che il generale Thomas “Stonewall” Jackson guadagnò il suo soprannome, rimanendo saldo con i suoi uomini come un muro di pietra contro l’assalto nordista. Il Manassas National Battlefield Park, oggi area protetta e dotata di un bel Visitor Center, conserva campi, boschi e alture che furono teatro di questo epico scontro. Sentieri segnalati e pannelli informativi guidano i visitatori tra i luoghi principali: Henry Hill, dove si combatté più duramente, il ponte sul fiumiciattolo Bull Run e l’edificio che servì da ospedale da campo. Statue e monumenti commemorano gli ufficiali caduti e le migliaia di soldati che persero la vita in quella triste giornata. Il parco, silenzioso e curato, restituisce un senso di rispetto e riflessione, rendendo la visita non solo storica ma anche emotivamente molto intensa per chi ama e rispetta la storia.
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Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.
