La start up innovativa che promuove la filiera corta ha compiuto un anno, durante il quale ha sostenuto la rete di produttori artigianali a Km 0
Firenze : Genuino Zero compie un anno. In questi mesi l’idea di Chiara Brandi, una delle vincitrici della call della Murate Idea Park, è cresciuta nella convinzione originaria che un altro modo di fare spesa è possibile grazie anche ai mezzi che tecnologia e logistica offrono oggi.
Da queste premesse Genuino.Zero offre oggi la possibilità al consumatore di fare spesa con pochi click, ordinando i prodotti direttamente dai suoi agricoltori o dalle piccole botteghe attraverso una filiera rigorosamente corta.
I principi ispiratori oggi più che mai attuali restano gli stessi: diffondere il più possibile la cultura del buon cibo, delle materie prime coltivate nel rispetto dell’ambiente, nel sostegno delle piccole realtà produttive o di commercio al dettaglio schiacciate dalle moderne logiche distributive.
Principi che hanno trovato un’immediata risposta in un pubblico sempre più consapevole e responsabile, come dimostrano i numeri di questo primo anno di Genuino. Zero: da gennaio 2020 a oggi circa 1600 spese consegnate per 3000 iscritti. Il Sito ha raggiunto 480.000 pagine viste e 44.100 consumatori per una durata media di visita di 3,20 min. I dati più importanti però sono quelli relativi ai produttori scelti da genuino zero: 30 aziende agricole con un’età media dei produttori di 40 anni e una distanza media rispetto alla città 33Km.
Ma la startup non si è limitata a supporto l’incontro di utenti e piccole aziende nel quotidiano rito della spesa, ha provato a sviluppare una comunità sensibile attraverso una serie di attività collaterali accomunate dal filo conduttore dell’alimentazione e dei consumi sani ed a basso impatto. Per questo, al di là della vendita dei prodotti “genuini”, offre compatibilmente con la attuale pandemia in corso e le relative restrizioni, corsi, laboratori e visite nelle attività agricole del network.
Nuovi sviluppi. Le ricorrenze hanno senso se ci si guarda indietro per continuare a costruire avanti. Già da qualche mese Genuino zero sta valutando soluzioni per la mobilità leggera e sostenibile in città con altri attori presenti sul territorio e si sta facendo promotore di una rete a livello nazionale delle realtà che propongono soluzioni alternative di distribuzione.
In questo ambito si inseriscono gli sforzi della start up nel potenziare sempre di più la logistica attraverso nuovi partner per il delivery, già cresciuta in modo rapido durante i primi mesi di vita, in pieno lock down.
Considerando la difficile situazione, la spesa per gli over 65 sarà ancora più leggera, grazie a scontistiche dedicate per la consegna a casa, e il raggio di consegna a domicilio si è ampliato a tutta la cintura intorno alla città ed i comuni limitrofi di Fiesole, Settignano, Bagno a Ripoli, Scandicci, Galluzzo, Lastra a Signa, Signa, Campi, Calenzano, Prato più tutta l’area di Valdarno e Valdisieve. Non solo, sono allo studio anche partnership con e a supporto dei ristoranti del territorio che condividono l’attenzione e la scelta di materie prime principalmente locali
“Quest’anno è stato per noi un anno difficile, che ci ha messo a dura prova” afferma l’ideatrice Chiara Brandi.“Come qualsiasi start-up, il momento più critico è quello dell’accellerazione: se avviene troppo in fretta, rischia di farti implodere, se troppo lentamente, di non farti decollare. Noi abbiamo attraversato questa delicata fase di sviluppo nel pieno del lockdown. E’ stata una dura prova ma anche fondamentale per metterci alla prova, e oggi siamo qui a parlarne, per cui l’abbiamo superata! Per noi i mesi da Marzo a Giugno sono stati una vera e propria prova del fuoco che ci ha permesso si convalidare il nostro modello ed anche di capire quali siano al momento i nostri limiti ed i passi necessari da fare per poter crescere ancora. Siamo anche molto felici di aver potuto contare sulla piena collaborazione dei nostri produttori che non sono meri fornitori ma veri a propri partner che contribuiscono alla crescita del progetto e questa è una differenza fondamentale rispetto alla distribuzione tradizionale.
Press Release
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Ufficio Stampa
Valentina Paolini
3398434196
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.